LA VISONE DI CAVALLO DI LUCE
Giovanna Ongaro
Ed. AltroMondo Editore
Anno di pubblicazione 2021
Collana Mondo di fuori
Genere Racconto Fantastico/Visione
Formato Brossura
Pag. 70
€ 10
Link per l'acquisto https://www.cinquantuno.it/shop/altromondo-editore/la-visione-di-cavallo-di-luce/
CONOSCIAMO L'AUTRICE
Giovanna Ongaro nasce a Milano. Dopo aver conseguito la Laurea in lettere moderne, insegna Biodanza e didatta intenazionale IBF di Biodanza.
È l'autrice della lettura teatrale La visione del cavallo di luce, da cui è stato tratto il libro.
TRAMA
Cavallo di Luce è solo un ragazzo quando il padre lo fa incontrare con lo sciamano della tribù, l'Uomo Medicina, che vive lontano, in isolamento, per avere la propria visione, nella tradizione degli antenati.
Ad accompagnarlo, Mahu/Kokopelli, cavalletta-spirito guida, insieme a lui anche durante l'incontro con quattro animali che a loro volta gli racconteranno una storia dalla quale apprendere i valori sacri della propria tradizione, in realtà universali.
IMPRESSIONI
Ringrazio Alice di AltroMondo Editore per questo nuovo romanzo omaggio, fresco di stampa, arrivato a sorpresa qualche tempo fa.
La Visione di Cavallo di Luce, che porta la firma di Giovanna Ongaro, è un racconto fantastico, spirituale ed evolutivo.
Cavallo di Luce, così chiamato dalla madre perché, poco dopo il parto vide un cavallo baciato da un raggio di sole, sta per compiere il viaggio che vedrà il suo trapasso dall'infanzia all'età adulta.
<< La visione è il potenziale del nostro essere, la speranza di vivere in accordo con tutto ciò che ci circonda, crescendo e sentendosi parte del tutto. È csì forte che ci spinge verso la realizzazione voluta dal Grande Spirito, accogliendo qualunque cosa possa accadere nella nostra vita. >>
Per celebrare questo periodo importante della vita di ogni ragazzo, il padre gli fa intraprendere un viaggio in simbiosi con la natura e col suo io più profondo alla ricerca dello sciamano eremita, l'Uomo Medicina che lo inizierà alla consapevolezza dell'essere e al legame spirituale degli antenati, apprendendone anche le ataviche tradizioni.
La primavera è arrivata e Cavallo di Luce è pronto a partire. Ha ricevuto doni che gli serviranno durante il viaggio e cibo. Il padre gli ha tinto il viso di nero per infondere coraggio. La madre, Erba Profumata, lo ha abbracciato con gli occhi lucidi di emozione. Insieme a Cavallo di Luce, il padre invia anche uno spirito guida, la cavalletta Kokopelli, conosciuta come flautista gobbo, che aiuterà il ragazzo a chiarire i dubbi e le insicurezze che la vita gli metterà sul cammino e facendogli prendere coscienza della potenza e generosità di Madre Terra.
<< Improvvisamente sentii un rumore tra i cespugli e subito i miei sensi si acuirono e lo sguardo si volse a sud: vidi un topo. >>
Dopo il primo giorno di cammino, durante il quale la nostalgia pervase l'anima di Cavallo di Luce, ecco all'improvviso l'incontro con il primo dei quattro animali totem che avrebbero incontrato durante il viaggio.
Il primo fu il topo simbolo del sud, luogo del cuore, della sensibilità e dell'amore, l'amore di una persona verso i propri simili.
L'invito del topo era quello di proseguire insieme il viaggio verso sud; gli avrebbe insegnato gli ideali e i preziosi doni del sud: ad aprire il cuore per dialogare liberamente senza però recare offese e turbamenti alla sensibilità altrui.
<< È la paura del salto, del dover andare oltre, il dubbio finale per la scelta da cui non si torna indietro. >>
Cavallo di Luce ascoltò il lungo racconto di fratello topo che, dopo essere diventato cieco per aver donato i suoi occhi ad altri animali incontrati lungo il suo viaggio, nonostante la paura del buio e dell'ignoto, riacquisterà la vista grazie al salto che lo metterà in contatto col Grande Spirito.
La paura del buio, di ciò che non conosciamo o che è diverso dal nostro essere ci può bloccare, lasciandoci nell'oblio in balia della paura stessa. Solo con grande coraggio e forza di volontà potremo spiccare il salto verso la luce e superare gli ostacoli che ci bloccavano.
Forte dell'insegnamento del topo, il ragazzo e il flautista gobbo continuarono il loro viaggio che gli fece incontrare fratello orso.
Grande la sua forza fisica, ma mai potente quanto la forza interiore, paragonabile all'onda energetica che l'autunno porta sulla Terra dall'ovest.
L'orso invitò Cavallo di Luce a seguire il percorso verso ovest, ascoltando la storia che aveva da raccontargli.
Orso gli insegnò l'arte della guarigione da eseguire secondo un preciso cerimoniale, dopo essersi dipinto il volto coi segni sacri.
La vita va affrontata con coraggio e con l'energia che possiamo trovare in noi stessi, lottando per gli ideali e le persone che amiamo. A volte può succedere che la stanchezza prenda il sopravvento, facendoci perdere di vista il nostro cammino. Basta fermarsi un po' per riprendere fiato e far luce su quale sia la giusta direzione da prendere, per cosa valga veramente la pena lottare. Conoscendo noi stessi attraverso l'introspezione.
<< Il piccolo mondo ammira il mio volo e il grande cielo tiene con sé i pensieri di immortalità degli uomini. >>
Il viaggio riprese, costeggiando un torrente e meditando sull'insegnamento di orso quando, in un cielo caramellato, scorsero un'aquila che volteggiava libera e leggera.
L'invito dell'aquila fu quello di proseguire il viaggio volando insieme verso est, liberando pensieri e parole puri, rivolti agli antenati.
L'est, simbolo del risveglio, della primavera. Associato al colore rosso, simbolo di vita, di luce, di rinascita.
L'insegnamento dell'aquila invitò Cavallo di Luce a riflettere sulle proprie azioni. Il modo in cui si vive oggi pone le basi per il futuro di chi ci sarà dopo di noi. La vista acuta dell'aquila lo avrebbe aiutato ad evitare di essere accecato dalla paura del domani sconosciuto. Il succedere della vita dell'uomo altro non era che un anello del grande cerchio della vita, del quale tutti facciamo parte e, liberandoci di ogni paura, potremo volare liberi come l'aquila che vola incontro al sole attraversando mondi e cose.
Col cuore libero e capace di grandi respiri, il ragazzo proseguì il cammino verso nord, riflettendo sull'insegnamento dell'aquila, ritrovandosi immerso in una nuova dimensione che gli aveva invaso corpo, mente e spirito.
<< Lasciar andare non vuol dire gettare via. Fai un passo fuori dalla tua ombra e vedrai una luce diversa, metti i piedi nei mocassini dell'altro e potrai capire ciò che egli prova. >>
Passo dopo passo, si ritrovò in una prateria sconfinata, dove un bisonte lo stava aspettando per porlo davanti al quesito che lo avrebbe condotto verso la conoscenza e la ricchezza simbiotiche.
Il sentiero del bisonte rappresenta il nord, l'inverno con la sua neve candida come i capelli degli anziani e si snodava lungo la sacralità energetica delle grandi montagne e dei loro laghi.
Kokopelli spiegò al ragazzo che percorrere il sentiero del nord avrebbe comportato una grande fatica, ma la vista, all'arrivo, avrebbe ripagato il caro prezzo del cammino.
L'insegnamento del bisonte fu chiaro: per poter godere del panorama dopo un ripido e accidentato sentiero, bisognava purificare l'anima, lasciando cadere l'ingombrante zavorra dell'odio, della paura e del desiderio. Ostacoli che avrebbero impedito il cammino, in questo caso il percorso di vita, trattenendolo ancorato al passato.
Dopo aver ascoltato il racconto del bisonte, Cavallo di Luce riprese il cammino: adesso era veramente pronto ad incontrare l'Uomo Medicina...
Il cammino di Cavallo di Luce e Kokopelli non finisce qui, lo Sciamano Uomo Medicina li attende per l'insegnamento finale che lascio a voi scoprire.
Poche pagine, 64, che si leggono in mezz'ora. Il tempo di un tea, comodamente distesi al sole in giardino o appollaiati nel vostro angolo preferito.
Kokopelli, come per magia, sarà pronto ad accompagnarci lungo il nostro personale viaggio introspettivo e, a lettura ultimata, ci sentiremo diversi, più coscienti di noi stessi e del mondo che ci circonda.
Il messaggio che ho tratto da questo breve romanzo che racchiude l'immensità dell'essenza del mondo, è quello di riflettere su quanto sia importante, per la nostra serenità e la nostra crescita interiore, vivere in armonia con Madre Terra, lasciare andare il passato che, proprio perché passato non tornerà più, affrontando le nostre responsabilità con giudizio e coraggio, guardando al futuro con gli occhi liberi e senza confini. Senza paura, ma con prudenza, preparando, passo dopo passo, le basi per la vita che sarà.
Consiglio questo romanzo a chi ha veramente voglia di mettersi in gioco e di ascoltare, dando voce al proprio Kokopelli, interessante simbolo di protezione delle tribù native americane. Ancora oggi lo si può trovare dipinto nei murales sparsi in molti stati americani fino al Canada e, mai come oggi ce ne sarebbe un gran bisogno!
Dopo un anno duro, che non ha risparmiato nessuno, questa lettura potrebbe essere un buon aiuto per fare un po' di luce su quello che conta veramente durante il nostro percorso di vita. L'occasione giusta per fermarci un attimo e riflettere, prendendo coscienza del nostro corpo, del nostro Mahu Kokopelli, della natura che ci circonda e dell'importanza della socializzazione, dell'interazione con le altre persone che fanno parte del nostro ''microcosmo''.
Augurandovi una buona lettura, vi ricordo che potrete trovare questo libretto al link che vi ho lasciato nella scheda tecnica o nei principali store on line.
Tania C.