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venerdì 20 settembre 2019

Recensione de GLI ACCOPPIATI di Jennifer Miller e Jason Feifer ed Longanesi







GLI ACCOPPIATI

Jennifer Miller e Jason Feifer
Ed. Longanesi 2019
Pag. 448
Cartonato
Collana La Gaia Scienza
€ 19,00
Ebook disponibile


CONOSCIAMO GLI AUTORI

Jennifer Miller e Jason Feifer - foto dal web -


JENNIFER MILLER
Moglie di Jason Feifer, è una giornalista e scrittrice. Collabora nella Styles selection del New York Times ed è autrice di romanzi di successo, tra i quali The year of Geadfly e Gli accoppiati, scritto a quattro mani insieme al marito e pubblicato nel 2019 da Longanesi. 
(Fonte: dal web)

JASON FEIFER
Nel 2019, per Longanesi pubblica Gli accoppiati, scritto insieme alla moglie Jennifer Miller. 
Collaboratore di riviste di successo come The New York Times, Mean's Healt, The Washington Post, dirige la rivista Entrepreneur. 
(Fonte: dal web)

TRAMA

Lucas Callahan è giovane, ma ha già trovato il suo amore con la A maiuscola: il giornalismo. C'è da vedere se questo amore è ricambiato. Lui le idee le ha chiare: prossimo alla laurea, lascia la facoltà di giurisprudenza, la promessa sposa sull'altare e la prospettiva di un futuro in una città di provincia, per inseguire il suo sogno di una carriera come giornalista, tuffandosi nell'anima della Grande Mela. Riesce ad ottenere un impiego alla rivista Empire, con la convinzione che presto avrebbe sfondato e scalato il successo. Ma una notte, in un bar del centro, una splendida donna lo invita a casa sua...
Carmen Kelly, bella e scaltra, avrebbe desiderato diventare una giornalista di successo ma, a causa della <<mentalità da club di soli uomini>> del giornalismo di Manhattan, si ritrova invischiata, senza possibilità di fuga, a scrivere articoli come opinionista sessuale proprio per la rivista Empire. Nel suo ultimo articolo racconta una notte di sesso con giovane  bel ragazzo incontrato in un bar del centro. Il ritratto che ne evince è di un ragazzo più giovane di lei, bello ma goffo, inesperto,  imbarazzante a tal punto da rasentare il ridicolo. Solamente dopo aver letto il crudele articolo Lucas si rende conto che la splendida donna della notte di passione è la famosa Carmen Kelly, opinionista sessuale della sua stessa rivista. Umiliato e furioso, Lucas, risponde all'articolo raccontando la sua esperienza con Carmen, firmandosi <<Mr. Bravo Ragazzo>>. Inaspettatamente, l'articolo di Lucas, pubblicato da Empire diventa virale, tanto da catturare l'attenzione del pubblico, assetato di conoscere altri dettagli. La redazione di Empire cogliendo la palla al balzo, per aumentare la tiratura delle copie, decide che Carmen e Mr. Bravo ragazzo, la cui identità è conosciuta solo a Carmen, una volta a settimana dovranno andare a letto insieme e scrivere l'esperienza in una sorta di botta e risposta. Il successo, col rovescio della medaglia, non tarda ad arrivare. I due ragazzi si ritrovano nel mezzo di un seducente gioco alla fama da parte dei ricchi e potenti della città, sino ad arrivare a scoprire molto di più di una forte attrazione l'una per l'altro. Alla fine dei giochi però c'è un bivio che li metterà davanti ad una scelta: fama e successo personale o l'onestà del cuore?

IMPRESSIONI

Poco tempo fa mi innamorai senza un preciso perché della copertina de Gli accoppiati, un nuovo romanzo edito da Longanesi. Lessi frettolosamente la trama, cosa assai insolita per me, ma la grafica semplice, moderna e al tempo stesso vintage di quei palazzoni di N.Y. era troppo attraente. Ne feci richiesta a Francesca & Francesca e le simpatiche ragazze di Longanesi, sempre disponibili, mi inviarono l'ebook. 
Mi aspettavo tutt'altro genere, la fretta ahimè, mi aveva dato la falsa convinzione di un intrigante thriller dal retrogusto rosa e piccante. Ho quindi iniziato a leggerlo con l'attenzione che si pone  solitamente ad un romanzo ad alta tensione. Man mano che leggevo, sotto l'ombrellone, mi ritrovavo invece con le lacrime agli occhi, cercando di soffocare attacchi di risate inconsulte che mi avrebbero fatto passare per pazza agli occhi dei placidi vicini spiaggiati a sonnecchiare nei loro lettini. Avevo tra le mani un romanzo esilarante, deliziosamente spiritoso e con quel pizzico di piccante che spesso si ritrova a scatenare sane risate nel lettore.

Empire
Dipinte di fronte alla zona degli ascensori in massicci caratteri scuri, quelle sei lettere erano l'equivalente di un megafono di un pugno in faccia. Quindi non c'era da stupirtsi se il semplice fatto di scendere al ventinovesimo piano tendesse a intimidire chiunque.

Questo è il pensiero che passa per la testa a Lucas, un giovane giornalista, ogni volta che si recava alla sua postazione di lavoro per l'Empire, sede della rivista nella quale riponeva il sogno ambizioso di fare carriera e diventare un giornalista famoso. Per quel lavoro, anche se doveva passare per la "gavetta", aveva rinunciato al matrimonio lasciando la fidanzata quasi sull'altare e la prospettiva di una vita tranquilla e monotona in provincia, ma soprattutto aveva rinunciato alla specializzazione in giurisprudenza, non potendo più permettersela vista la sua scarsa disponibilità finanziaria. Il lavoro all'Empire è tutto per lui ed è pronto anche a fare il "lecchino" del direttore pur di guadagnarsi un posto fisso e di successo. Era disposto anche a rinunciare alle sue dozzinali cravatte anonime in cambio di prestigiose e costose cravatte di seta di un noto stilista di grido. Seguendo la pista del compiacimento si ritrova coinvolto in assurde serate di sesso, droga e champagne, delle quali al mattino avrà solo   ricordi confusi. 

Tentare e fallire è sempre meglio di non fare nulla.

Dopo un anno quasi da asceta nella Grande Mela, Lucas decide di vivere la città notturna e si reca in un bar dove rimane folgorato dalla vista di una bella ragazza, un po' più grande di lui, ma con un magnetismo irresistibile. 

Doveva imparare a nuotare molto in fretta, se non voleva annegare nel gelido mare newyorkese.

Facendosi coraggio Lucas si fa avanti con la misteriosa ragazza e tra timidezza, impacci e impicci,  i due finiscono a letto insieme a casa della donna. 
Per Lucas è una notte diversa da quelle passate con la sua ex, una notte di fuoco e passione che va oltre la routine di una coppia navigata. La camera della donna è come un nido voluttuoso, le lenzuola costose di cotone puro e preziosi fanno si di sembrare avvolti da una morbida nuvola. Lui, abituato a biancheria dozzinale e rustica!
L'idillio di Luca però ha fine ben presto. Carmen Kelly, opinionista della rubrica hot di Empire, pubblica un articolo sulla sua recente notte passata con un ragazzo conosciuto in un bar. Il ragazzo è bello, scrive Carmen, ma talmente goffo e inesperto da rasentare il ridicolo! Senza pietà, questa è la versione che Carmen rilascia nel suo articolo. Inutile dire che Lucas, scoperta l'identità di Carmen leggendo l'articolo, ne sia rimasto profondamente umiliato e offeso. L'ira che gli pervade l'anima lo spinge a scrivere una risposta alla sua compagna di quella notte brava, inviando un articolo a Empire. L'articolo di risposta, dolce, quasi romantico, viene pubblicato a firma di Bravo Ragazzo. La querelle tra Carmen e Bravo ragazzo diventando virale, fa aumentare le vendite della rivista tanto da spingere il direttore a proporre una richiesta insolita a Carmen e di conseguenza a Bravo Ragazzo, dall'identità a lui sconosciuta.
Carmen è da sempre innamorata e amante del direttore J.J., divenendone nel tempo il giocattolo personale da usare a suo piacimento. Facendo leva sul sentimento che lo lega a Carmen, il direttore le chiederà un incontro sessuale a settimana con Bravo Ragazzo. La povera Carmen, credendo fermamente che quello potesse essere il trampolino di lancio per la celebrità e quindi di poter avere una rubrica di spessore, accetta la sfida. La coppia avrebbe dovuto incontrarsi a casa di lei e sperimentare tutto quello che passava loro per la mente, la parte passionale di Carmen e quella più romantica e razionale di Bravo Ragazzo e, alla fine dell'incontro, avrebbero dovuto scrivere i loro articoli. Ritrovarsi nell'intimità accogliente della casa di Carmen è per Lucas un sogno, come un bambino al luna park. Ma come tutti i bei sogni, la routine sembra spegnere la passione che lega i due ragazzi. Mentre Carmen continua a scrivere articoli taglienti sulle imbarazzanti performance di Lucas, il ragazzo risponde mantenendo alto il profilo delicato e romantico del suo essere. Ma più di li non si va. Il pubblico vuole di più... ed ecco l'idea brillante di Jay Jay: la coppia, per risvegliare la vitalità ormai spenta, avrebbe dovuto giocare col fuoco. Avere rapporti in Hotel, dai quelli di basso rango sino ai più lussuosi, sperimentare improbabili giocattoli e travestimenti, partecipare a improbabili festini vip dove scorrono fontane di dollari, champagne e droga, in un turbinio di vergogna, sfrontatezza, paura e indifferenza.
Il gioco di J.J. sembra funzionare, la tiratura della rivista lievita giorno dopo giorno e come un leone, è pronto a buttarsi sulle sue prede facendone un lauto pasto. 
Non ha però fatto i conti con i sentimenti dei ragazzi, andando avanti, il gioco si tramuta in qualcosa di più. Dopo qualche botta e risposta velenoso e un tiro poco etico di Carmen, Lucas rivela l'identità di bravo ragazzo, mettendoci la faccia. Il pubblico va in visibilio, ma la magia di un sentimento pulito e tenero che sembra sbocciare tra Carmen e Lucas finisce separando la vita privata e professionale dei due amanti. 
Arriva così il momento della trionfale entrata in scena di Miranda Kelly, la nonna di Carmen.
Chi è Miranda, e cosa ha in serbo per Carmen? ...

Tra gag esilaranti, imbarazzanti equivoci e bizzarre situazioni, lo potrete scoprire. Ovviamente se leggerete questo romanzo fresco e divertente. 
Mentre leggevo, tra una risata e l'altra, mi è stato facile catalogarlo come un "Cinquanta sfumature di un coppia scoppiata" , una sorta di esilarante e romantica parodia della famosa serie. Un po' alla Sex and the City e Mr. Gray a ruoli invertiti. Certo, la trama non ha clamorosi colpi di scena e potrebbe risultare un "déjà lu", ma potrebbe invece rivelarsi un serio  spunto di riflessione sul mondo del lavoro e sul punto sino al quale una persona è  disposta a spingersi  per ottenere il lavoro il lavoro dei suoi sogni. 
Un romanzo attuale, che mette in luce il pericoloso gioco delle relazioni virtuali e di favore. 

Se vi è piaciuta la recensione, non vi resta che leggere il libro.

Buona lettura,

Tania C.




mercoledì 11 settembre 2019

Recensione de IL DONO DI RACHEL di Cuss Hunter Ed. LONGSNESI




IL DONO DI RACHEL

Cuss Hunter
Ed. Longanesi 2019
Pag. 384
€ 18,60
Copertina rigida
Ebook disponibile


Cuss Hunter - foto dal web -

CONOSCIAMO L'AUTRICE

Cass Hunter, dai natali sudafricani, nel 2000 si trasferisce in Gran Bretagna, dove risiede attualmente. Vive a Londra col marito e i figli e lavora all'Università.


TRAMA

Cosa potrebbe desiderare di più dalla vita Rachel Porter? Ha tutto: è bella, ha un marito che ama tantissimo, ricambiata. Una figlia adolescente che è tutto e il lavoro perfetto a coronare la sua mente geniale. Ma un terribile segreto la logora: è una bomba ad orologeria pronta ad esplodere all'improvviso, segnando la sua fine. Probabilmente è questo il motivo che la spinge a dedicare tutta se stessa al progetto scientifico avanguardista al quale sta lavorando. Un esperimento segreto e costoso nel quale investe letteralmente tutta se stessa. Ben conscia del fatto che tutto potrebbe finire da un giorno all'altro, Rachel fa della sua mente il suo cuore, programmando tutto nei minimi particolari. Ma il giorno fatale arriva: Rachel non c'è più, Aidan e Chloe sono rimasti soli con un dolore che li ha spezzati, forse in modo irreparabile. Ma Rachel aveva pensato anche a questo, lasciando un'eredità folle, impossibile e straordinariamente umana.
Qualcosa... o forse qualcuno.L'ultimo regalo, un dono di nome iRachel. 

                IMPRESSIONI

Quando vidi la pubblicità di questo romanzo contattai Casa Editrice Longanesi e grazie alla disponibilità di Francesca, mi inviarono subito l'ebook. La trama alquanto misteriosa mi aveva incuriosita a tal punto da farne richiesta pur non essendo particolarmente amante dei fantasy e fantascienza. C'era quel certo non so che ad attrarmi come l'ape sul miele. Non mi sbagliavo, dopo aver divorato le quattrocento pagine ho capito che quel ''qualcosa'' era proprio l'originalità che l'autrice ha saputo imprimere alla storia senza farla risultare banale o seriale. Un romanzo unico nel suo genere che grazie alla sua semplicità, spalanca una finestra sul futuro dell'umanità. No, nessun Mazinga Z o Daitarn III  pronti a salvare la terra da un attacco alieno e nemmeno Conan Ragazzo del futuro alla salvaguardia del pianeta caduto in mano a malintenzionati guerrafondai, tra le mie mani avevo un romanzo che  si potrebbe quasi definire corale, dal sapore vagamente vintage e futuristico allo stesso tempo, con quel tocco di mistero e rosa che non stona. Ed è intrigante il mix di di fantascienza, rosa e mistery che l'autrice ha saputo amalgamare delicatamente sino a dare forma ad un piccolo gioiello, semplice da leggere ma che incuriosisce e sprona  il lettore all'introspezione e ad una riflessione in ambito sociale, al punto di non voler arrivare ai ringraziamenti finali e attendere un seguito, anche se sembrerebbe  un romanzo autoconclusivo. Ma chissà, la scintilla è ancora attiva...

C'erano così tante sfumature di verde e lei non era in grado di dare un nome a tutte. Sapeva di dover girare il volante, di dover spostare il piede sul freno, ma per qualche motivo quegli impulsi non raggiungevano il suo corpo.

Rachel è una scienziata, bella, intelligente e devota al suo lavoro quanto alla sua famiglia. Ma il progetto avveneristico al quale si sta dedicando letteralmente anima e corpo ha un qualcosa in più. Un qualcosa che la sprona ad investire ogni sua energia e la sua stessa vita per portarlo a termine.
Una terribile segreto riveste la sua anima, come una spada di Damocle, pronta a distruggerla quando meno se l'aspetta. Un grave problema di salute potrebbe, nel migliore dei casi, invalidarla gravemente, nel peggiore stroncare la sua giovane vita. Rachel ama troppo la sua famiglia e il suo lavoro per rischiare un'invalidità permanente e decide di giocare alla roulette russa con la vita. Ma il colpo vincente è del destino. Un giorno Rachel ha un incidente in auto, finisce fuori strada, in mezzo al verde di una foresta, mettendo tragicamente la parola fine alla sua vita. Per Aidan e Chloe è un duro colpo, come un fulmine a ciel sereno, accettare la scomparsa dell'amata Rachel.

<<... C'è un messaggio per te, da parte di Rachel. È un messaggio privato, e le farei un torto se non te lo comunicassi.>>      

Ma la donna ha pensato a tutto. Tutto programmato nei minimi dettagli. Il giorno del funerale il collaboratore di Rachel Luke, si presenta al cospetto di Aidan, il quale lo ha sempre ritenuto una persona strana e poco loquace, avvisandolo di avere un importantissimo messaggio per lui da parte di Rachel. Non può dirgli di più, per sapere cosa la moglie avesse di così urgente da comunicare post mortem, avrebbe dovuto recarsi urgentemente in laboratorio. Non una parola di più uscì dalla bocca dell'enigmatico Luke.
Aidan è sconvolto, non sa che fare. Non riesce a capire il gesto della moglie e tutta questa segretezza. Dopo giorni di insistenza da parte di Luke e dopo aver riflettuto, l'uomo si reca nel laboratorio della Telos, dove lavorava la moglie.

<<È una donna identica a mia moglie.>>
Luke scrollò le spalle. <<Sentiti libero di parlargli come se fosse un essere umano, se preferisci. Tecnicamente si tratta di un modello Mark 4, numero di serie 787775, ma nei nostri appunti la chiamiamo iRachel.>>

Il messaggio sta per essere rivelato. Lasciato solo  in laboratorio, silenziosamente,  gli si para davanti  un robot ginoide, identico alla moglie in tutto e per tutto. Il progetto al quale Rachel e Luke stavano lavorando con fervore e segretamente ora è davanti a lui, in carne e ossa... No, in ingranaggi, chip e schede elettroniche. Ma ad una prima vista non si nota, è Rachel ad essere davanti a lui,  a parlargli. 
Il robot dalle sembianze così verosimilmente umane e somigliante alla moglie spiega con la voce di Rachel, ad un allibito Aidan, di essere un prototipo di robot ginoide empatico, in grado di interagire con gli umani quasi come un un umano. Si chiama iRachel, e la moglie lo ha voluto così proprio per aiutare la sua famiglia il giorno in cui sarebbe mancata. Il progetto iRachel è segreto, alla Telos, la società ingegneristica di robotica ne è a conoscenza, ma non sa sino a che punto lo abbiano sviluppato Luke e Rachel. Compito di iRachel è quello di sperimentare l'impiego con persone diversamente abili, non autosufficienti o malati di Alzheimer, aiutarle nella quotidianità e nei compiti più difficili. Spiega di essere empatico perché è in grado di interagire come un essere umano, rilevando i parametri vitali della persona con la quale sta interagendo, elaborarne i dati e di conseguenza offrire aiuto materiale e supporto psicologico quasi come se provasse dei sentimenti propri.

"Il robot giusto non ti deluderà mai." Devo proporlo come slogan all'ufficio marketing."

Il robot è pronto, ora che Rachel non c'è più, ad uscire segretamente dal laboratorio ed essere sperimentato sul campo, per volere di Rachel proprio a casa sua, con la sua famiglia. E in questo momento Dio solo sa quanto bisogno ce ne sia. C'è solo una condizione: iRachel deve rimanere segreto e non essere visto da nessuno al di fuori delle persone autorizzate ad interagire. A queste persone verrà fornito un braccialetto elettronico mediante il quale iRachel rileverà i parametri vitali e le emozioni elaborandoli e trasformandoli in azioni, pensieri, dialoghi ed aiuto fisico. Sempre più sconvolto, Aidan non riesce a capacitarsi di tutto ciò, mille pensieri lo schiacciano. Primo tra tutti Chloe. Come può spiegare alla figlia adolescente con tutti i problemi inerenti all'età e adesso in lutto per la madre, faro e ancora della famiglia? No, non lo vuole quel robot. Per quanto sia fatto e parli come Rachel non è lei. Rachel è morta. 

È così che si chiama: iRachel, quindi, come un iPod o un iPhone. Solo che io non chiamavo Rachel, quindi come dovrei chiamarlo? iMamma?

Dopo aver parlato con Rachel tramite iRachel, se pur riluttante, Aidan acconsente alle volontà della moglie e si organizza per portare a casa il robot. Ma prima bisogna preparare Chloe, che si è chiusa in se stessa senza voglia alcuna di reagire. Come avrebbe reagito la ragazza alla vista di una "macchina" dalle sembianze umane identica alla madre? l'avrebbe accettata di buon grado o si sarebbe chiusa ancor di più in se stessa? Era tutto così assurdo e futuristico, quasi irreale.
Una volta a casa iRachel, iniziò ad elaborare tutti i dati inseriti da Rachel sulla casa e ad ambientarsi. Ogni giorno i suoi dati si sarebbero aggiornati specchiandosi nello specchio appeso in corridoio e avrebbe dovuto ricaricarsi in media una volta al giorno nella postazione scelta, in cucina. 

Quando leggerai questa lettera saprai già del mio attuale progetto, il robot umanoide empatico. Spero che, se non ci sarò più, il robot vi aiuterà quandone avrete più bisogno.

L'arrivo di iRachel a casa trova una Chloe reticente e perplessa. La ragazza non accetta il robot, anche a causa del suo nuovo stato di isolamento. È vero, iRachel assomiglia in maniera impressionante alla madre, parla con la sua voce, è in grado di fare tutto ciò che faceva la madre, ma non è lei e, soprattutto, vista la segretezza della situazione, ha messo Chloe davanti al fatto compiuto: la ragazza dovrà rinunciare ai social, alle visite degli amici a casa e tenere la bocca chiusa con tutti. Un peso troppo grande per un'adolescente che ha appena perso la madre.
Chloe, con un carattere chiuso di suo, si ritrova a combattere una battaglia intestina con se stessa e contro iRachel, sentendosi ancora più sola. Ma col passare dei giorni e con la pazienza di iRachel, programmata dalla dolcezza di Rachel, Chloe riuscirà ad accettare il robot come membro della famiglia e ad interagire con lei, aprendosi al futuro e dedicandosi ad una delle passioni della madre, il giardinaggio, facendolo diventare il suo percorso di studi negli anni a venire. Il giardinaggio  la avvicinerà  anche ad iRachel, grazie ad un episodio che potrebbe anche essere esilarante, in un altro contesto, ma mette in luce quanto la robotica, se pur ben congegnata e tecnicamente perfetta, empatica e somigliante all'uomo, non potrà mai sostituire l'essere umano. 
La vita di Aidan e iRachel è nuovamente attraversata da una disgrazia, la severa ed impeccabile madre di Aidan si ammala di Alzheimer ed è costretta ad andare a vivere col figlio e la nipote. E con iRachel. Sembrerebbe però la situazione perfetta per sperimentare su campo il robot e le funzioni per le quali era stato concepito: sostituire la figura umana nelle situazioni sanitarie gravi dell'anziano e delle persone diversamente abili. In un susseguirsi di giornate divertenti ed amare, scandite in prima persona dalla voce di iRachel e dalla penna dell'autore che in terza persona da voce a Chloe e Aidan, il robot sembra rivestire perfettamente il suo ruolo di assistente sanitario, ma non solo. 
Rachel aveva veramente pensato a tutto! Il prototipo iRachel è stato congegnato per sostituirsi in tutto e per tutto all'essere umano, essendo in grado di decidere autonomamente se avere o no rapporti sessuali. 
Aidan ne è al corrente, iRachel, in un momento di sconforto dell'uomo, ne ha parlato con lui...

Cosa succederà adesso nella vita di Chloe e Aidan? Quale sarà veramente il ruolo di iRachel. Il robot è veramente l'ultimo dono che Rachel ha voluto lasciare alla sua famiglia per aiutarli a superare il lutto e i problemi della quotidianità?
Con un linguaggio accattivante e leggero se pur tecnico, Cass Hunter, rende piacevole e commovente la lettura. Le pagine sono circa quattrocento, ma il lettore non ha modo di accorgersene, talmente sarà concentrato nelle vicende. Molti sono gli spunti per riflettere, dalla perdita di un famigliare alla fiducia verso gli amici, sino a quello che per me è più importante: è davvero utile e giusto sostituire l'essere umano con la robotica, per quanto "empatica" e simile? Alla fine l'empatia del robot è solo una questione di chip, file e input inseriti dal costruttore. 
Fino a dove può spingersi la scienza? 
Gli esseri viventi sono unici nel loro genere proprio perché sono in grado di pensare e provare emozioni.

Un robot è solo l'involucro di una scheda elettronica e per quanto possa alleviare la fatica umana, svolgere i compiti più difficili e pesanti, per quanto possano classificarlo "empatico" non sarà mai in grado di compiere il miracolo che ogni giorno compiono gli esseri viventi: donare la vita!

Leggendo sono incappata spesso in questo pensiero, mi ha tenuto compagnia sino alla fine e sono giunta alla conclusione che, per quanto utile possa essere la robotica in certi campi, deve rimanere limitata a quello!
Il romanzo rimanda spesso alle scene de L'uomo centenario e Super Vicky, forse l'autore ha preso spunto da quello. Chissà. So per certo, invece, che se leggerete questo romanzo non potrete non innamorarvi della storia, commuovervi ed infine gioire di ogni pagina. È una lettura che mi permetto di consigliare a tutti, per passare qualche ora in relax o per riflettere un po' sulla vita e sul futuro.

Buona lettura,
Tania C.








martedì 28 maggio 2019

Recensione de IL VIAGGIO DI JENNY KARROL di Tatiana Zuccaro






IL VIAGGIO DI JENNY KARROL

Tatiana Zuccaro
AltroMondo Editore
Pag. 106
Copertina brossura
Genere: Narrativa per ragazzi - young adult
€ 10,00
Ebook disponibile



CONOSCIAMO L'AUTRICE

Tatiana Zuccaro - foto dal web -

Tatiana Zuccaro, nata a Sassuolo, classe 1980, tutti la chiamano Taty ma in famiglia abbreviano in Ta' , per non sprecare lettere. Bella, sorridente, con la battuta sempre pronta e impegnata nel sociale sin da ragazzina.
"Il viaggio di Jenny Karrol", edito da AltroMondo Editore,è il suo racconto di esordio. La passione per la scrittura la porta a pubblicare altri due romanzi: "Io, acrofobica", dal sapore fortemente autobiografico e "Il respiro di Eric", una storia d'amore tormentata e stravolegente. Comincia a lavorare prestissimo, attualmente è una giornalista freelance e il suo desiderio è quello di fare carriera. Già da bambina la fantasia la porta a scrivere tutto ciò che le passava per la testa, ma col tempo molte di quelle cose, a causa della vita in continua evoluzione, sono andate "perdute". Un giorno, però, ecco che un'illuminazione la porta a riaprire i cassetti dell'intelletto dove aveva riposto tutti i suoi sogni e tutto ciò che credeva perduto, facendo riaffiorare il desiderio a lei più caro: "la scrittura". Con una forza prorompente ha ripreso a scrivere tutto quello che la mente e il cuore le dettavano, portando in luce i suoi sogni di bambina e riempendo di passione la vita attuale. 
(cit. dal web)





   


   TRAMA



Jenny Karrol vive in un mondo di favola nel quale affronta un "viaggio" tra difficoltà intricate e fantastici, improbabili personaggi. Il viaggio avrà un finale che nemmeno io mi aspetterei.
Un abbraccio, Ta'. (Tatiana Zuccaro)


IMPRESSIONI



                                  

Ringrazio AltroMondo Editore e la gentilissima Alice che mi hanno omaggiato di questo ebook. 
Oggi vi racconto una favola, un viaggio fantastico che ci riporta vagamente al magico mondo di Alice e le sue meraviglie.
Tatiana Zuccaro, con questa sua prima favola fantastica, vuole riportare alla luce quel mondo fatto di magia e meraviglie che solo i bambini sanno creare, vedere e capire coi loro cuori puri e intrepidi. 
Per arrivare a meravigliarci, dobbiamo partire da molto prima dell'inizio del viaggio fantastico, cominciato  con un altro viaggio  avventuroso: quello di un giovane , Jason  che lasciata la casa dei genitori, incontrerà l'amore della sua vita. La donna lo renderà padre di una bella bambina: Jenny, indiscussa protagonista di un misterioso e fantastico viaggio compiuto verso la metà del XIX secolo. 
Jason, venuto a sapere brutte notizie riguardanti la madre si vedrà ad affrontare il ritorno nella terra e casa natia del padre, dopo aver intrapreso uno strano e lungo viaggio insieme alla moglie e a Jenny.

"Il viaggio li portò in un luogo dove accaddero avvenimenti surreali e inimmaginabili. Jenny così si ritrova a fare una scoperta sconvolgente sull'avvenimento riguardante la nonna paterna, si trova a dover affrontare alcune difficili prove e a fare i conti con inimmaginabili creature surrealistiche che cercheranno di confonderla e rendere il suo percorso tortuoso e si può quasi dire inaffrontabile."

Nella misteriosa avventura, la bambina sarà accompagnata da due piccoli amici,  peloso a 4 zampe il primo, pennuto e alato l'altro, ai quali Jenny da lo stesso nomignolo.
La scelta di usare nomi identici per identificare i compagni di viaggio di Jenny, è stata usata dall'autrice per creare una sorta di accomunamento e intimità condivisa tra due creature così diverse. 

"Si dice fosse un luogo dove non ci furono mai le fredde stagioni, un posto misterioso, un luogo senza tempo, ove lo spazio faceva da guanto attorno a chi si addentrasse."

Inghilterra, nei pressi periferici di Oxford. Si narra che al riparo tra ciliegi sempre fioriti, ci fosse una casetta bianca disabitata con le finestre profilate di color oro, capaci di illuminare oltre le fronde dei ciliegi durante gli infuocati tramonti.
Poco importa l'ubicazione della casetta, si narra che mai nessuno che si fosse, anche per sbaglio, avventurato nei pressi di quello strano luogo, fu in grado di ricordare dettagliatamente quando avvenuto. Solo pochi e confusi ricordi, destinati a dissolversi come neve al sole, lasciando un alone di foschia atto a distorcere la realtà di quanto vissuto in quel luogo.
La bianca villetta apparteneva al signor Karrol, padre di Jason, rinomato psichiatra oramai in pensione. Uomo completamente dedito alla famiglia, perse la moglie poco tempo prima della sua morte. La coppia ebbe un figlio:Jason, del quale si fecero una passione quando il ragazzo decise di sposare Sandy giovanissimo e di andare a vivere lontano, in un altro paese, lasciandoli soli e con poche possibilità di vedersi e sentirsi.
Il signo Karrol, dopo la scomparsa della moglie, cadde in profonda depressione sino a perdere la ragione, tanto da aver bisogno di aiuto. 

"Si mise a cercarla ovunque, a gridare, chiamando il nome di Beatrice e aggirandosi per tutta quella grande casa, sia esternamente che internamente e gridava, gridava, gridava a squarciagola il suo nome invano, ma purtroppo non ricevette mai una risposta."

Come erano soliti fare, il signor Karrol e Beatrice, ogni mattina dopo colazione, si accomodarono in giardino. Beatrice amava dipingere ed era impegnata nel ritrarre la loro casa e il giardino, mentre il marito la guardava estasiato. Il povero signor Karrol si distrasse un attimo e quando tornò a guardare la mogie, questa era scomparsa. Il pover'uomo passava notti insonni e giorni disperati senza pace per l'assurda scomparsa della moglie. I vicini non videro ne seppero mai nulla, in quanto la piccola villetta sembra invisibile agli occhi. In un momento di lucidità il signor Karrol scrisse un telegramma al figlio, raccontando della misteriosa scomparsa della madre e chiedendo un aiuto per ritrovarla, pur sapendo che avrebbe impiegato tempo a riceverlo. Dopo aver spedito il telegramma, decise di riporre gli attrezzi per la pittura della moglie nella sua camera preferita, quella dove era solita rifugiarsi per cercare ispirazione, in compagnia di un piccolo canarino giallo di nome Dd, anche lui depresso per la scomparsa di Beatrice.
Intanto nel Salento, luogo dove era andato a vivere Jason, Jenny era arrivata all'età di 12 anni, bella e solare, amante del disegno e della lettura, proprio come la scomparsa nonna materna. Mentre era presa dai suoi disegni, la piccola Jenny, venne distratta da un flebile miagolio che la spinse a cercarne la provenienza e chi lo stava emettendo. Perlustrando il fianco della casa, dietro ad un vaso di gerani, trovò un cucciolo di gatto, a pelo medio lungo color panna con occhi neri e la coda a punta. Intenerita da quel batuffolo peloso, la bambina chiese ai genitori di poterlo tenere, chiamandolo Dd, proprio come il canarino della nonna, memore dei racconti del padre al riguardo.

"E finalmente il viaggio volse al termine, mancava un altro piccolo percorso ed era fatta, arrivò l'ennesima carrozza, ma questa volta insolita, ove non c'era cocchiere, solo un paio di cavalli neri."

Le giornate di Jenny trascorsero serene, allietate dal suo nuovo amico Dd, sino a che, un giorno, il postino, consegnò un telegramma con la richiesta d'aiuto del nonno.
Così, una mattina, tornando da scuola, trovò davanti casa una carrozza e il padre che stava caricando i loro bagagli. La carrozza li avrebbe portati alla stazione e sarebbero saliti su un treno. Dopo un lungo viaggio, sarebbero arrivati alla casa paterna. Ovviamente Dd avrebbe compiuto il viaggio con loro. 
L'entusiasmo di Jenny durò per tutto lo strano e lungo viaggio, cercando di carpire i sussurri del padre che stava raccontando alla moglie nuovi aneddoti sulla casa dei genitori.
Scesi dal treno c'era una nuova carrozza ad aspettarli, arrivata chissà come e chissà da dove, senza cocchiere e con un paio di cavalli.
Quell'ultimo tratto di strada che li divideva da casa del nonno si rivelò alquanto insolito: sporgendosi dal finestrino, Jenny notò che la carrozza sembrava sospesa da terra, quasi come se stesse galleggiando su una nuvola luminescente. Nonostante tutto era stato un viaggio piacevole.
Arrivati dal nonno, l'emozione fu tanta da far scendere le lacrime alla famiglia riunita. Jenny era emozionata, finalmente poteva entrare in quella casa che conosceva a memoria e sognava spesso. Sperava, altresì, che alcuni suoi sogni non diventassero realtà, proprio come era successo sino a quel momento. Tutto ciò che aveva sognato sino ad allora riguardo ai nonni e alla casa, stava trasformandosi in realtà.
Vista l'ora tarda, Sandy e Jenny si addormentarono subito, affaticate anche dal lungo viaggio.
Nel mezzo del suo sonno, la bambina si svegliò: le era sembrato che una voce la stesse chiamando, ma probabilmente lo aveva solo immaginato. Provò ad addormentarsi, ma di nuovo quella voce, una voce familiare, che cullava i suoi sonni sin da piccola, la chiamava da un luogo non ben definito e lontano. La piccola si alzò, cercando di capirne di più, ma il padre la rispedì a letto, dove si addormentò serenamente sino al mattino.  Jenny, finalmente, si sentiva  a casa.

"Era sempre più vicina al dipinto, quando a un tratto si sentì chiamare da una voce lontana, il canarino cominciò a fischiare e sbatteva le ali, era diventato molto agitato."

La notte dopo Jenny decise di seguire nuovamente quella voce che la chiamava insistentemente. Preso un lume per guidare i suoi passi, arrivò in una stanza che conteneva un dipinto e una gabbietta con il canarino di nonna Beatrice, Dd. 
L'autrice, per distinguere i due animali, chiamerà il gattino Ddg e il canarino Ddc.
Il canarino, felice di vedere Jenny, le volò in mano e si lasciò accarezzare. Ma il sonno ebbe il sopravvento e la bambina tornò a dormire, decisa a continuare le ricerche l'indomani. 
Il mattino seguente, tornata nella stanza verde, ritrovò Ddg insieme a Ddc che cominciò a parlare con lei telepaticamente spigandole che era felice di rivederla e che la stava aspettando.
La bambina fu attratta dal dipinto della nonna che sembrava la stesse chiamando. Più si avvicinava e più la voce si faceva chiara e forte e, quando fu così vicina da distinguere la figura di una donna, capì che si trattava della nonna, intrappolata non si sa come e perché, nel suo dipinto, risucchiata da una forza misteriosa mentre stava dipingendo.
Ddc le disse di stare tranquilla, che la stava aspettando da tempo proprio per aiutare la nonna ad uscire dal quadro, perché solo lei era in grado di farlo. Ma come?
All'improvviso una nuova energia suggerì alla bambina di prendere il suo album da disegno.
Tornata nella stanza verde col suo album, Jenny trovò Ddg circondato da topi giganteschi che lui stesso aveva materializzato, generandoli dalle sue paure intrinseche. Ddc, invece stava cercando di riportare l'ordine sbattendo le sue ali. Con tre battiti provocò un vento di  fuoco che fece sparire i topi dopo averli inceneriti.
Ingrandì quindi Ddg,  in modo da tale da non avere più problemi in futuro se si fossero presentati altri topi o difficoltà da superare. 
Jenny tirò fuori il suo album da disegno e cominciò a ritrarre dettagliatamente la stanza verde e il dipinto incompleto nel quale la nonna era stata risucchiata. Jenny , sapientemente, disegnava prestando molta attenzione ai particolari, quando, improvvisamente il disegno, come animato da vita propria le sfuggì di mano risucchiando lei e i suoi amici Ddc e Ddg, in un mondo parallelo buio e tetro.
Il tutto accadde sotto agli occhi intimoriti della madre, esterrefatta davanti alla scena alla quale aveva appena assistito. Messi al corrente di quanto accaduto il marito e il suocero, il signor Karrol ebbe un malore, ben conscio delle strane cose che stavano succedendo nella stanza verde, in preda a fulmini, lampi e tuoni che facevano tremare il pavimento.

"Jenny e i suoi amici entrati in quel mondo parallelo vennero avvolti da una fitta foschia che li avvolgeva insistentemente e lasciava poco intravedere cosa ci fosse all'orizzonte."

Avvolti da quella cappa di tenebra,   la      bambina, insieme ai suoi amici, piombarono in uno stato di smarrimento e paura ma, in lontananza, una luce quasi impercettibile, sembrava voler rischiarare il loro cammino. Ma intorno a loro il terreno cominciò a tremare e si ritrovarono circondati da rami spinati.
Salendo in groppa a Ddg, il tre, riuscirono a raggirare l'ostacolo, riprendendo il loro cammino sino a che non gli si parò davanti un portone di ferro e una grossa testa di leone  nel centro. Come Jenny la toccò, gli occhi del leone divennero di fuoco...
Riusciranno Jenny, Ddg e Ddc, ad oltrepassare il leone di fuoco e a liberare la nonna?
La piccola Jenny avrà realmente vissuto questa avventura oppure è stato solo un frutto della sua fervida fantasia, fuori dal comune?
Lo scoprirete solo leggendo, manca poco e il finale vi lascerà veramente stupefatti così come ha meravigliato me.
Un finale che racchiude un forte messaggio sociale, capace di non lasciare indifferente il lettore.
Visto il clima impazzito di questi giorni non mi resta che dirvi di iniziare questa  meravigliosa avventura accoccolati in  una poltrona comoda nel vostro angolo preferito, un plaid morbido e caldo nel caso vi prendesse freddo e con una tazza bollente di buon tea nero al bergamotto. 
Questo breve racconto, da leggere come una fiaba, scorre via in poco più di un'ora. L'autrice, anche se con uno stile ancora acerbo, visto che si tratta della sua prima pubblicazione, ha saputo plasmare una storia con un forte contenuto, rendendola alla portata di grandi e ragazzi, mantenendo quella giusta miscela di suspense e mistero sino alla fine. 
Un libricino che mi sento di consigliare soprattutto ai genitori dei bambini delle fate ...
Buona lettura, 

Tania C.




sabato 11 maggio 2019

Recensione di ATTENTATO di Clive Cussler & Justin Scott








ATTENTATO

Clive Cussler & Justin Scott
Ed Longanesi, aprile 2019
Pag.331
Copertina rigida
Traduzione F. Garlaschelli
€ 18,60
Ebook disponibile 


CONOSCIAMO GLI AUTORI

Clive Cussler - fonte Liguria Nautica -


Clive Cussler, nato in Illinos da padre tedesco e madre americana. Si iscrive al Pasadena City College, ma interromperà gli studi per arruolarsi nell'Aviazione, partecipando con la carica di sergente alla Guerra di Corea. Nel 1955 sposa Barbara Knight, al suo fianco per quasi cinquant'anni. La coppia ha tre figli, uno dei quali chiamato Dirk in onore ad uno dei personaggi di maggior successo nei romanzi di Cussler e diventato a sua volta scrittore, firmando tre romanzi scritti a quattro mani col padre.
Gli fu conferito il dottorato in lettere ad honorem, dopo la pubblicazione di Cacciatori del mare (1997), alla State University of New Maritime College. La carriera di scrittore comincia nel 1965, una notte in cui si ritrova a badare ai figli mentre la moglie era al lavoro. L'esordio arriva otto anni dopo, con la pubblicazione del romanzo Enigma, il secondo della serie dedicato a Dirk Pitt. A coronare la sua fama di scrittore di è la pubblicazione di Recuperate il Titanic, nel 1976.
I romanzi di Cussler sono numerosi e divisi in saghe di vari personaggi come Dirk Pitt, Numa files, Le indagini di Isaac Bell e tantissimi altri, sino ad arrivare ad oggi con Attentato. 
L'Editore di riferimento in Italia è Longanesi, nonostante le opere dei primi anni '70, pubblicate da Rizzoli.
Per 17 volte, consecutive, i suoi romanzi hanno raggiunto il podio nella Hit Parade del <<New York Times>> dedicata ai romanzi di fiction.



Justin Scott - fonte Summer Reading -


Scott Justin è un autore conosciuto anche con gli pseudonomi di Paul Garriso e J.S. Blazer. Nato a Manhattan e cresciuto a Long Island, proviene da una famiglia di scrittori: il padre, la madre e la sorella. Nominato due volte all'Edgar Award per il miglior primo romanzo di autore americano e per il miglior racconto breve. Il suo ultimo romanzo, con Clive Cussler, Attentato.


TRAMA

Due anni dopo l'apprendistato la Van Dorn Detective Agency, nel 1902, un brillante quanto inesperto Isaac Bell ha un messaggio urgente per il suo capo. Infiltrato per scovare sabotatori unionisti nelle miniere di carbone, si trova ad assistere ad un terribile e ambiguo incidente che potrebbe essere il risultato di una complessa macchinazione, molto più grave di quanto i suoi superiori possano pensare. Isaac non immagina davvero quanto possa essere alta la posta in gioco. Con  solo una settimana per dimostrare la validità delle sue ipotesi, Bell si troverà a far fronte a due degli avversari più crudeli mai incontrati. Uomini pronti a tutto in nome dell'ambizione e del potere, i quali non  si lasceranno piegare facilmente da un giovane detective alle prime armi.


IMPRESSIONI

Clive Cussler è uno degli autori più letti e stimati da sempre in casa mia. Inutile dire che, in vista dell'uscita del suo ultimo romanzo, ne ho fatto subito richiesta a Longanesi e, gentilmente, Benedetta mi ha omaggiato di una copia ebook. 
Clive Cussler è un mostro sacro della narrativa americana d'azione/thriller, ed ero certa che non avrei faticato a divorare le 335 pagine della nuova avventura di Bell. 
Con il suo stile incalzante e descrittivo, ricco di dettagliati particolari, Cussler è capace, in ogni suo romanzo di incantare il lettore attirandolo in una nuova avventura da vivere, quasi come fosse un documentario di Alberto Angela, come se le pagine vivessero di vita propria. 
Attentato scorre veloce, sino alla fine, avvincente per la non facile soluzione del caso, visto il continuo cambio di carte in tavola. 

"Bell si premette contro il freddo acciaio per ridurre al minimo la distanza che il suo corpo avrebbe percorso al momento dello schianto. Non poteva mancare molto al giacimento di carbone sul fondo."

Isaac Bell, per chi non lo avesse gia conosciuto in In Mare Aperto, è un giovane ed inesperto investigatore privato, alle dipendenze di un'agenzia investigativa che lo ha ingaggiato per scoprire una banda di sovversivi sabotatori delle miniere di carbone. L'azione si svolge nel 1902 mentre dei sovversivi provano a distruggere i sindacati dei minatori. Per controllare la situazione e cercare di mantenere la calma e la continuità dell'estrazione di carbone nelle miniere, Bell viene mandato sotto copertura ad investigare in miniera a Pitthsburg. 
Isaac si trova nelle viscere della miniera mentre viene fatta esplodere. Il tempo per mettersi in salvo ed aiutare atri minatori è poco, prima che il Grisou, il gas bianco formato da acido carbonico e metano lo soffochi. 
Fortunatamente riesce ad uscirne, mentre la polizia arresta il capocantiere Jim Higgins con l'accusa di omicidio verso tutti i minatori vittime dell'esplosione. 
Mentre arrivano i soccorsi, Isaac decide di aiutarli scendendo nuovamente nelle viscere della miniera in modo da indagare meglio su quanto accaduto.
Proprio mentre sembra aver trovato un indizio lungo i binari dei carrelli che trasportano i minatori si presta a raccoglierlo, ma qualcosa lo colpisce in viso mettendolo a tappeto, gia stordito dalle esalazioni del gas bianco, in circolo a causa del black out dei ventilatori della miniera.
Il risveglio fu doloroso e traumatico, aveva dolori ovunque , ma una misteriosa certezza:

"Sembrava proprio che un sabotatore avesse manomesso la catena con uno scalpello. Ma nel momento in cui la catena si era spezzata, il treno stava salendo verso il punto di scarico sotto lo sguardo di centinaia di minatori. Nessuno di loro, incluso Bell, aveva visto un fabbro avventarsi contro la briglia sul primo vagone armato di martello e scalpello."

Ripresosi dallo shock, Bell si avvia verso l'Hotel di copertura per rimettersi in sesto, dopodichè si ritirerà al Duquense Hotel di Pittsburgh dove, ripulito e vestito di tutto punto incontrerà, per pranzo, il capo dell'Agenzia investigativa per la quale lavora, in modo da esporgli il quadro della situazione. Nel locale, a catturare l'attenzione dell'investigatore, Black Jack, il proprietario privo di scrupoli della Gleason Consolidated Coal & Cocke Company. L'uomo sembrava non essere minimamente toccato "dall'incidente" in miniera e dalla morte dei minatori, anzi stava provocando tutti gli altri magnati coi quali si stava intrattenendo.

"Quando riuscirò a cacciare il sindacato dal West Virginia, le mie miniere venderanno carbone a un prezzo più basso di tutti i presenti. Vi ruberò i clienti!"

A colloquio con Van Dorn, Bell lo informa che la miniera non è stata fatta esplodere da parte di un sabotatore inteso nel senso puro della parola, ma da un sobillatore con lo scopo di provocare un reato maggiore. A prima vista potrebbe essere stato un sindacalista, ma secondo Bell si tratta di altro, appunto un sobillatore spinto da motivazioni diverse.
Da li dovranno partire accurate e pericolose indagini e Bell viene congedato dal capo con la promessa di non compiere atti inconsulti pur agendo nella tutela dei minatori.

"Non farti ammazzare nel tentativo di rovesciare l'ordine naturale delle cose."

Travestitosi di nuovo da minatore, il giovane investigatore è pronto per recarsi al carcere per poter parlare Higgins, arrestato dopo l'esplosione. 
Fuori dal carcere un numeroso gruppo di minatori viene incitato  al linciaggio di Higgins, confermando le teorie di Bell, il quale, poco dopo si adopererà ad aiutare la fuga  di Mary, sorella di Jim Higgins.
Tornato a New York, e messo al corrente Van Dorn sugli ultimi fatti, questi, seppur riluttante gli mette a disposizione alcuni uomini per proseguire le indagini.
Nel frattempo la sorella di Higgins chiede aiuto all'Agenzia investigativa per tutelare il fratello, il quale sta mettendo in atto un piano coi minatori di Pittsburgh. 

"Il riflesso di Mary nel finestrino oscurato dalla notte rivelava i lineamenti di suo padre. Il suo detto preferito era sempre stato: <<L'unica cosa di cui ti pentirai davvero è ciò che non hai mai fatto>>"

Dal canto suo Mary sta invece pianificando una pericolosissima azione ... 
Bell, ormai sicuro che ciò che è accaduto sia per opera di un sobillatore, non riesce a scovarlo. E' sfuggente, quando sembra sul punto di mettere fine alla vicenda, il viscido sobillatore sembra quasi anticipare le mosse degli investigatori scivolando via come un serpente. 
Quello che più indispettisce Isaac è proprio il fatto che questa persona sia a conoscenza di ogni loro azione: come mai? 
Quello che non sa è che l'Agenzia ha covato una serpe in seno. Il sobillatore è proprio un ex investigatore, formatosi grazie agli insegnamenti di Van Dorn, diventato poi un delinquente. 
La settimana a disposizione di Bell sta per scadere e non si vede soluzione del caso, soprattutto per la tutela dei diritti dei minatori.
Nel frattempo il serpente, anticipando ogni azione volta alla sua cattura, circuisce la sorella di Higgins, manipolandola per i suoi loschi traffici, molto probabilmente volti al compimento di una nuova, grande catastrofe.

"Marion portò l'auto sul traghetto, poi salirono sul ponte passeggeri e si affacciarono al parapetto a osservare le luci di Manhattan."

Riuscirà Bell a non far cadere la sua copertura e a salvare i minatori dal pericolo che stanno correndo? Chi è il serpente sobillatore che anticipa tutte le strategie di Bell?
Il mio consiglio è quello di mettervi comodi in poltrona o dove più vi piace ed iniziare l'emozionante lettura della nuova avventura di Isaac Bell, in attesa di nuove oscure trame ordite dalla diabolica mente di Clive Cussler.

Buona lettura,
Tania C.




Recensione: BASTA UN PEZZO DI MARE di LUDOVICA DELLA BOSCA - Ed. CORBACCIO -

  AUTORE Ludovica Della Bosca Ed. Corbaccio GENERE Romanzo COLLANA Narratori Corbaccio FORMATO Brossura con alette PAG. 256 € 16,90 Ebook pr...