LE SOTTIGLIEZZE DELLA VITA
Emilio Fenice
Ed. Cinquantuno.it
Pubblicato il 23/05/2019
Pubblicato il 23/05/2019
Pag.60
Formato Brossura
€ 10,00
€ 10,00
CONOSCIAMO L'AUTORE
Emilio Fenice, classe 1956 dalle umili origini del sud italia, sin da ragazzo è sempre stato attratto dalla saggezza e dalla filosofia antica, moderna, esoterica sino a quella dei giorni nostri.
Le sottigliezze della vita è la sua prima opera letteraria, nella quale incoraggia il lettore ad una sottigliezza unica. "Aprire il palcoscenico in una unicità ai misteri della vita".
TRAMA
Nella vita tutto ha un senso... dipende tutto dal senso che diamo noi alla vita!
IMPRESSIONI
Auguri amici della Valigia, spero abbiate passate un buon Natale e che sotto l'albero abbiate trovato tanti bei libri.
Questo piccolo libricino mi è stato gentilmente inviato da Cinquantuno.it che ringrazio per il pensiero. È la prima opera di Emilio Fenice, un uomo umile, dai forti valori e forgiato dal sole del sud Italia. La sua passione per la filosofia lo ha spinto a mettere su carta i suoi pensieri sulla vita e il suo senso, dando forma ad un piccolo "saggio filosofico" che, nell'umiltà di un uomo che ha contato solo sulle proprie forze ed ha cercato di scavare nel profondo della propria vita, invita il lettore a riflettere su ciò che noi rappresentiamo per noi stessi e nel mondo. Non tanto come persone fisiche, quanto come il frutto di ogni nostra azione seguita da una conseguenza.
Ora io mi domando e dico perché parlare delle sottigliezze della vita? Forse perché non tutti ci arrivano o ci hanno mai riflettuto su questo argomento, di quanto sia importante e fondamentale.
Le sottigliezze della vita mi è arrivato la settimana scorsa, alla Vigilia di Natale; un gradito regalo!
L'ho letto in poco meno di mezz'ora, ma ho aspettato volutamente questi giorni per raccontarvi le mie impressioni.
Siamo alla fine dell'anno, per molti e per me, un altro anno difficile, che spesso ci ha piegati e messi all'angolo, ma contando soprattuto sulla nostra forza siamo riusciti ad andare avanti a testa alta, proprio grazie alle piccole "sottigliezze" che quotidianamente viviamo.
È usanza, in questo periodo, fare bilanci sull'anno che sta per finire e su quello che sta per iniziare, riflettere sui nostri errori e come rimediare, sulle cose buone e belle che ci sono capitate, che abbiamo fatto e che faremo. Questa opera di Fenice mi è quindi sembrata un ottimo spunto per aiutarci a riflettere.
L'ho letto in poco meno di mezz'ora, ma ho aspettato volutamente questi giorni per raccontarvi le mie impressioni.
Siamo alla fine dell'anno, per molti e per me, un altro anno difficile, che spesso ci ha piegati e messi all'angolo, ma contando soprattuto sulla nostra forza siamo riusciti ad andare avanti a testa alta, proprio grazie alle piccole "sottigliezze" che quotidianamente viviamo.
È usanza, in questo periodo, fare bilanci sull'anno che sta per finire e su quello che sta per iniziare, riflettere sui nostri errori e come rimediare, sulle cose buone e belle che ci sono capitate, che abbiamo fatto e che faremo. Questa opera di Fenice mi è quindi sembrata un ottimo spunto per aiutarci a riflettere.
Nella vita frenetica di tutti i giorni ci si distoglie da tutte queste riflessioni si fa davvero fatica a "catturare" l'attimo!
Desiderio dell'autore è quello di invitarci a riflettere su quanto piccoli gesti quotidiani, ai quali spesso non diamo importanza, siano l'innesco di una reazione a catena di azioni che scandiranno le nostre giornate e il senso.
Noi solo noi decidiamo di cambiare la direzione non per apparire più buoni ma per diventare più saggi.
Molto spesso compiamo dei gesti e delle azioni che ci possono sembrare banali, di routine, ma che nel tempo ci si ripresentano sotto forma di ricordi spingendoci a pensare al perché di quella determinata situazione, di quel gesto o di quel pensiero in quel determinato momento. Sono queste le sottigliezze della vita: piccoli momenti all'apparenza insignificanti, ma che giorno dopo giorno hanno costruito il nostro Io, "l'essere" che siamo oggi e che scegliamo di "essere" domani.
Le riflessioni di Fenice fanno pensare ad un testo "lento", quasi flemmatico, ma la lettura si è invece rivelata veloce, scattante. Lo stile dell'autore, strutturato sulla sua personalità, è impetuoso e travolgente. Pensieri su carta, eviscerati direttamente dalla purezza di un'anima in continua evoluzione, forse a scapito della punteggiatura e con qualche piccolo lapsus, ma di grande saggezza e di una consapevolezza conquistata giorno dopo giorno. Perché come dice lui stesso "nessuno nasce maestro", ogni cosa ha il suo tempo e fortunati sono quelli che ci arrivano prima.
Consiglio questo libricino, dalla copertina carismatica, a chi è alla ricerca di se stesso, a chi si è perso durante le difficoltà e a chi vuole capire come apprezzare ogni piccolo istante della vita. Non è un manuale da prendere alla lettera, ma uno spunto alla presa di coscienza di se stessi, un invito ad agire con saggezza in ogni cosa che facciamo.
Augurandovi un buon Anno Nuovo, ricco di tante belle nuove letture, vi lascio per qualche giorno, subito dopo l'Epifania.
A presto e buona lettura
Tania C.