sabato 27 luglio 2024

Recensione: GENOVA 2224 di MASSIMO ANSALDO

 


GENOVA 2224

Racconto di Massimo Ansaldo

Primo classificato come miglior racconto inedito al Concorso Letterario "Un libro per l'estate"




 
Massimo Ansaldo - foto personale -

CONOSCIAMO L'AUTORE


Massimo Ansaldo nato a Varazze ( Sv ) il 21 marzo 1959 è residente a La Spezia. Esercita la professione di avvocato libero professionista.

Iscritto all’Ordine degli Avvocati di Genova, è abilitato al patrocinio presso le Magistrature Superiori. Lavora negli studi di Genova e La Spezia

Attività letteraria:

Nel 2014 ha pubblicato il noir Macerie edito dalla Casa Editrice

Leucotea di Sanremo https://m.facebook.com/macerienoir/

Nel 2016 ha pubblicato il noir Il segno del Sale edito dalla Casa

Editrice Leucotea di Sanremo https://www.facebook.com/AnsaldoMassimo/

Nel 2019 il racconto Il coltello del cuoco è pubblicato

nella raccolta Tutti i sapori del noir, Frilli Editore Macerie :

INCONTRI DI PRESENTAZIONE,

PARTECIPAZIONI A RASSEGNE LETTERARIE E

PREMI CONSEGUITI

Bordighera 4 settembre 2014 Bordighera Book Festival;

Pisa 8 novembre 2014 Pisa Book Festival;

Genova 5 dicembre 2014 Ordine degli Avvocati Genova, seminario di Formazione Professionale;

Massa 9 gennaio 2015 Teatro Guglielmi, rassegna letteraria;

Il Caffè Letterario, La Spezia, Lunigiana dantesca 7 febbraio 2015, rassegna 50 Sfumature di Giallo;

Chiavari, 5 giugno 2015 ore 21 libreria Zafra;

Levanto, 16 maggio 2015 Biblioteca comunale ore 17,30, rassegna letteraria;

Genova villa Bombrini sabato 30 maggio 2015 ore 10;

Manifestazione Genova calibro 9, rassegna letteraria e

cinematografica;

La Spezia, Festa della Marineria 30 agosto 2015 ore 10,30 Nave

Scirocco, manifestazione culturale Ferrera;

Erbognone, Lomellina in Giallo, 3 ottobre 2015, rassegna letteraria Savona;

Libreria Feltrinelli, 27 novembre 2015, ore 18,30;

Loano, Libreria Mondadori, 28 novembre 2015, ore 18,30;

Serra Riccò, Biblioteca comunale, 14 maggio 2015 ore 17,30;

Le Grazie, Portovenere, Premio Internazionale Poesia e Narrativa;

4^ Edizione 2/10/2016 Premio Speciale Romanzo Giallo;

Premio Internazionale di Poesia e Narrativa - Percorsi

Letterari "Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara"

3^ edizione 2015-2016, terzo classificato categoria romanzo;

XXIII Festival del Libro di Budapest 21-24 aprile 2016;

Il segno del sale : INCONTRI DI PRESENTAZIONE;

PARTECIPAZIONI A RASSEGNE LETTERARIE E PREMI CONSEGUITI

Pisa, 22 luglio 2016, Libreria Pellegrini ore 18,30;

Manarola, 25 AGOSTO 2016, rassegna letteraria;

Castè, Riccò del Golfo (La Spezia) 26 Agosto 2016 ore 21,30;

3 settembre 2016, BORDIGHERA BOOK FESTIVAL, ore 16,30

9 ottobre 2016 LOMELLINA BOOK FESTIVAL, Lomello, Oratorio

18,30, finalista del Premio letterario;

15 ottobre 2016 LA SPEZIA, Libreria Liberitutti, ore 18,30;

19 novembre2016 LOANO, libreria Mondadori ore 17,30;

25 novembre 2016 SAVONA Libreria Feltrinelli, ore 18;

2 dicembre 2016 LEVANTO Biblioteca comunale ore 17,30 rassegna letteraria Reading Winter;

7 dicembre 2016 LA SPEZIA Istituto Fossati ore 11,40, seminario di formazione;

16 dicembre 2016 GENOVA Ordine degli Avvocati ore 16,30 Seminario di Formazione Professionale;

18 febbraio 2017 SERRA RICCÒ Biblioteca comunale ore 17,30;

8 aprile 2017, ASTI Casa degli amici, 17,30, rassegna letteraria;

17 Maggio 2017, GENOVA Premio Poesia e Narrativa Ordine

Avvocati di Genova, Primo classificato ex aequo;

18/22 maggio 2017 Salone Internazionale del Libro di TORINO;

27/29 giugno 2017 Pratolungo di Gavi (Al), Centro La Locomotiva;

Genova, Seminario di Formazione;

8 luglio 2017 Andora, Festival AG Noir, rassegna letteraria;

15/16 Luglio 2017, Sarzana: Premio Letterario Città di Sarzana, Primo classificato categoria Gialli;

Premio Letterario internazionale Santa Margherita Ligure Franco

Delpino, 41esima Edizione 2018: Primo classificato, categoria Gialli;

3/11/2017 La Spezia, Officine Superbi, Booklet La Spezia,

ore 21, rassegna letteraria Libri nel Golfo 2018;

26/5/2018 Chiavari, Società Economica, ore 17, Chiavari

in Giallo, rassegna letteraria;

29/6/2018, Palazzo del Comune di Savona, Ordine degli Avvocati

di Savova, Associazione Donne Giuriste, seminario di Letteratura e Diritto, corso di Formazione Professionale;

13/6/2019 Concorso Letterario di Poesia e Narrativa ‘Gianni Di

Benedetto e Piero Franzosa" Primo classificato, sezione Racconti con La salvezza viene dalle acciughe;

19/7/2019 La Spezia, Biblioteca Civica di Pitelli e Proloco di Pitelli, presentazione de Il segno del sale;

15/9/2019 Portovenere, Le Grazie, Valedettaro Fest, presentazione de Il segno del sale;

Genova, 31 ottobre 2019, Libreria Feltrinelli via Ceccardi,

Presentazione del volume di racconti Tutti i sapori del noir

( all’interno il racconto Il coltello del cuoco di Massimo Ansaldo)

Partecipazione alla raccolta I luoghi del noir, 2020 Fratelli Frilli Editore, con il racconto I cattivi sono buoni;

2020, pubblica per la Fratelli Frilli Editore QUALCOSA DA TACERE, romanzo noir ambientato a Genova;

2022 pubblica per la Fratelli Frilli Editore I DELITTI DI GENOVA.


( Fonte Amazon Libri )

 


IMPRESSIONI


Buon pomeriggio amici della Valigia, ben ritrovati.

Per questo rovente fine settimana voglio parlarvi del racconto inedito di un un autore, Massimo Ansaldo, che già avevo conosciuto a giugno alla presentazione della raccolta di racconti "Giallo come il golfo" e ritrovato, con mio gran piacere, vincitore del Primo Premio, categoria racconti inediti, al Premio Letterario "Un libro per l'estate", tenutosi il 25 luglio al Circolo Sottufficiali di La Spezia.

GENOVA 2224 è un racconto che tratta il tema scottante dell'eutanasia, ma non solo.

In poche pagine, la cui lettura scorre piacevolmente, l'autore ha aperto un "vaso di Pandora" di argomenti importanti e sempre attuali, sui quali riflettere.

La paura, l'amore, il coraggio, la rassegnazione, la manipolazione, la speranza.

Tutti quei sentimenti e stati d'animo che caratterizzano l'essere umano e lo rendono "umano e vivo".


“I legami più stretti sono quelli creati dalla sofferenza, la comunione più profonda è quella basata sul dolore”

Cormac McCarthy


Ci troviamo a Genova, anno 2224.

Ambientazione distopica, soffocante e cupa, bagnata da una pioggia cupa e infetta che, invece di "lavare via", imprigiona la vita in una bolla ermetica di tossicità.

Già da cinquant'anni la popolazione occidentale, in particolare quella europea, sta subendo un'importante decimazione a causa della partica diffusa di una "morte dolce", spesso senza un reale bisogno, praticata liberamente in qualsiasi fascia d'età.

Il Governo Europeo, non riuscendo ad arginare queste morti indotte, incontrollabili e sempre più in crescita, decide di proibire l'eutanasia, con la promessa di liberare il popolo da qualsiasi forma di dolore.

Che male c'è, vi chiederete?

La chiave di lettura del racconto sta proprio in questa domanda: "Che male c'è a desiderare un mondo privo di ogni forma di dolore?".

Se dovessi rispondere, a bruciapelo e senza soffermarmi troppo a pensare, direi sicuramente che non c'è nessun male, anzi!

Ma il piacere della lettura è proprio il poter prendersi tutto il tempo per riflettere e ragionare, per cercare una risposta senza giri di parole o scomode verità celate dietro a un velo di false promesse.

False, come quelle del Governo Europeo che, per arginare l'emorragia incontrollata di esseri umani, promette al popolo la libertà da ogni tipo di sofferenza, privandolo di ogni tribolazione.

L'intento è quello di convincere i cittadini a farsi impiantare volontariamente, sottopelle, un chip capace di inibire ogni forma di emozione, sensazioni e sentimenti, così da poter vivere in uno stato di "felicità inebetita" e più manipolabile.

Il prezzo da pagare è alto: dopo l'impianto del chip la popolazione sarà più sottomessa e facile da controllare.

Per i ribelli all'impianto, è prevista una pena atrocemente invalidante: tutto in nome della "vita libera da ogni sofferenza".

Quello che il Governo Europeo non sa è che, se in molti, attirati dalla promessa di una vita "indolore", si erano lasciati convincere all'impianto, a Genova c'è una piccola scintilla che aveva appena ravvivato un antico fuoco ancora dormiente sotto la cenere, pronto a esplodere in rogo purificatore...

Genova, diventata Zona Portuale Protetta, è perennemente avvolta da una bolla grigia di acidità e incertezza, non vive più da anni l'alternarsi delle stagioni, il piacere di camminare sotto un cielo azzurro, la sensazione fresca di poter respirare aria pulita.

La popolazione "chippata", per libera volontà, sta pagando fisicamente e moralmente le conseguenze delle proprie scelte, venendo così a conoscenza del dolore, nella sua forma più atavica e pura, il dolore provato dall'anima.

Chi ha deciso di non conformarsi alla massa ed essere libero di poter vivere le proprie emozioni, si ritrova, invece, a fare in conti con i carcerieri, lo schieramento armato del Governo che impone, dietro al falso nome della libera scelta, il volere invalidante dei potenti.


"… finché ci sarà un uomo capace di soffrire ci sarà un uomo capace di amare…"


Trovarsi faccia a faccia con la paura di perdere tutto, anche il dolore stesso, è la miccia che ravviva quel fuoco dormiente da troppo tempo, risvegliando le coscienze sopite e manipolate. Provare di nuovo quelle sensazioni inibite dal chip, è l'arma più potente al mondo per sconfiggere l'oppressione, l'intorpidimento al quale il popolo era stato sottoposto, potenti compresi.

Quindi, tornando alla domanda "Che male c'è a voler vivere in un mondo senza dolore?", posso rispondere con certezza che il male c'è, ed è quello che ci precluderebbe la libertà di amare e di essere noi stessi, oltre alla vita stessa.

L'essere umano è fatto di emozioni, positive e negative, e ha bisogno di poterle vivere, elaborarle e liberarle per poter  crescere, per evolversi e sentirvi vivo.

Un uomo privato di ogni tipo di emozione, dolore compreso, non sarà mai in grado di amare e poter vivere libero dalla sofferenza, imploderebbe in sé stesso, risucchiato nella sterilità di un vuoto infinito.

Amore e libertà sono due stati d'animo che mi hanno accompagnato durante la lettura del racconto di Massimo Ansaldo.

Si sono scontrati spesso con la paura di finire nella folle morsa manipolatoria un mondo che sta uscendo dai binari della propria autonomia, ma la speranza li ha fatti prevalere, in nome di un respiro finalmente fresco e pulito, sotto a un cielo terso.

Ho riflettuto tanto su quanto sia importante poter decidere il proprio destino, il modo in cui porre fine alle proprie sofferenze e a quelle di chi ci sta intorno, logorandosi giorno dopo giorno insieme a noi.

La risposta che mi sono data e nella quale credo fermamente la terrò per me, ma ci tengo a puntualizzare che questo racconto non ha fatto altro che rafforzare il valore di ciò in cui credo: l'amore puro che rende liberi.

La lettura, nonostante i temi delicati trattati, scorre limpida, regalando al lettore attimi piacevoli grazie all'accuratezza del linguaggio e alla descrizione dei dettagli che lo rendono profondo e semplice al contempo, pur essendo un racconto breve, ma con tutte le carte in regola per diventare un romanzo distopico interessante.


Il racconto al momento non è ancora stato pubblicato, ma spero possa avvenire presto, magari in una bella raccolta firmata proprio da Ansaldo. Il mio invito è quello di seguire l'autore e cominciare a leggere anche i suoi romanzi e racconti editi.

Sono sicura che non ve ne pentirete.


Buon fine settimana e buone letture,

Tania C.







 

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