mercoledì 22 gennaio 2025

Recensione IL BARBIERE ZOPPO 1969 - Una ragazza e la scoperta della resistenza di Gino Marchitelli- Ed. RedDuck - Nuova edizione

 


IL BARBIERE ZOPPO
1969 - Una ragazza e la scoperta della resistenza

Autore: Gino Marchitelli
Ed. RedDuck
Anno di pubblicazione: nuova edizione 2022
Formato: Cartaceo. Brossura con alette
Pag. 288
Ebook presente negli store digitali



CONOSCIAMO L'AUTORE

Gino Marchitelli - foto su gentile concessione dell'autore -



Gino  Marchitelli ha passato molti dei suoi anni lavorando come tecnico elettronico sulle piattaforme petrolifere.  

Attivista della CGIL e Democrazia Proletaria, è membro del direttivo A.N.P.I. di San Giuliano Milanese e presidente dell'associazione culturale '' Il Picchio ''.

Autore di romanzi noir e progetti sociali molto apprezzati, nel 2020 ha pubblicato Panico a Milano, la terza indagine del professor Palermo.

Con Jaca Book ha pubblicato:

Campi fascisti;

Una vergogna italiana,  saggio vincitore del Premio Mario Luzi.


TRAMA

Marche 1969.

Lidia ha appena intrapreso un viaggio misterioso dalla Puglia fino al cuore delle Marche, alla ricerca delle proprie origini.

Arrivata a Braccano, piccola frazione in provincia di Macerata, viene in possesso di un diario del 1937, scritto da un'adolescente dell'epoca. Nel diario viene raccontata la grande storia d'amore tra la ragazzina e un giovane, ferito e rimasto invalido in Abissinia, appena rientrato dalla guerra in Africa.

Il ragazzo apre una barberia, mettendosi contro i fascisti locali che cominceranno a infastidirlo pesantemente perché in paese non vuole comportarsi da reduce eroe.

A Braccano Lidia incontra il vecchio Aurelio e un gruppetto di giovani bit che hanno occupato la scuola.

Il gruppo di ragazzi ama trascorrere il proprio tempo ascoltando musica, discutendo dei valori della libertà e ribellione, di Woodstock e i movimenti pacifisti e dei movimenti politici e sociali del 1968-69.

Leggendo il diario, Lidia scopre la Resistenza e la lotta contro in nazifascismo portata avanti da un gruppo multietnico di partigiani impegnati sulle montagne tra Braccano e Matelica.

Aurelio fa scoprire a Lidia l'orrore dei campi di sterminio nazisti e dei focolai di un fascismo con l'Italia non ha mai voluto fare i conti.

L'anziano Aurelio traghetterà Lidia verso la consapevolezza di una nuova maturità che la spingerà a prendere decisioni importanti che cambieranno per sempre e profondamente la sua vita.

Questo romanzo è nato dall'incrocio di più memorie. Storie vere che raccontano due generazioni impegnate a lottare per i propri diritti: i partigiani del 1943-45 e i giovani dei movimenti operai del 1968.



IMPRESSIONI


La scorsa estate nella cassetta della posta trovai un piego libri, gentilmente inviato da un autore conosciuto da poco, tramite amici in comune.

La busta conteneva la nuova edizione de Il barbiere zoppo 1969 - una ragazza e la scoperta della Resistenza, un romanzo storico ambientato tra le montagne marchigiane, a Braccano, frazione di Matelica, dove la Resistenza si è scontrata con la dittatura infida e infame dei nazifascisti.

Marchitelli ha ripercorso la storia dell'eccidio di Braccano, macabramente avvenuto durante il massacro delle Fosse Ardeatine, il 24 marzo 1944.

Durante l'eccidio persero la vita il parroco partigiano di cui si parla nel romanzo e altri partigiani che fecero la storia della Resistenza italiana.

Desiderio dell'autore è quello di far conoscere e divulgare la nostra storia, ciò che oggi siamo grazie al sacrificio dei nostri cari.

Pur essendo un romanzo, le vicende narrate sono il frutto di accurate  ricerche storiche condotte da Gino: racconti e memorie di chi ha vissuto quell'epoca buia e difficile, riuscendo a sopravvivere agli orrori che imperversavano, all'epoca, in tutto il mondo.

Si sta avvicinando la Giornata della Memoria e quest'anno, con questo romanzo, ho deciso di contribuire parlandovi di questo ferino spaccato di storia nazionale che riconduce agli orrori della Shoah.

Protagonista è Lidia, una giovane donna di fine anni '60, orfana di padre, che dalla Puglia, spinta dalla madre e dalle zie, si ritroverà a compiere un viaggio nelle Marche, con lo scopo di conoscere e comprendere le proprie origini.


<< Lidia non riusciva a staccare gli occhi dal finestrino. La littorina procedeva molto lentamente e per percorrere quei sessanta chilometri avrebbe impiegato almeno due ore. >>


Lidia, bella, giovane e di buona cultura, fin troppo emancipata per il periodo, se pur con qualche dubbio a riguardo del misterioso viaggio, decide di partire. 

Treno, autobus, gambe e la curiosità negli occhi, la conducono a Braccano, nel piccolo borgo incastonato tra le smeraldine montagne marchigiane.

Ad attenderla trova il vecchio Aurelio, sopravvissuto a un passato doloroso dei campi di concentramento e diventato un enigmatico contadino dall'aspetto burbero ma che la metterà subito a proprio agio, aprendole le porte di casa.

Al limitare di un borgo che sembra si stia risvegliando dopo un lungo inverno, la casa di Aurelio è una cascina che conserva, tra le proprie mura, i profumi e il calore di tempi ormai lontani. 

Un po' come le case dei nostri nonni, dove il tempo sembra essersi fermato, nella staticità degli anni, ma la ragazza si ambienta subito, come fosse se quelle mura facessero parte di lei. 

Aurelio, costretto ad assentarsi per alcuni giorni, lascia a Lidia una scatola molto vecchia. Il suo compito sarà quello di aprirla e fare luce sul proprio passato.

Cosa nasconde quella misteriosa scatola?

Alcune fotografie, risalenti alla fine degli anni '30, che ritraggono una giovane coppia sorridente e un quadernetto logoro, dalle pagine consunte: un diario, appartenenti alla donna della foto, Lidia.

Lidia. Lidia.

Strana coincidenza che quella donna si chiami proprio come lei.


<< Titubante, sciolse lentamente il piccolo involucro dallo spago e aprì il quaderno; un forte odore di antico le penetrò nelle narici giù fin nella parte più nascosta dei polmoni, un qualcosa di vecchio e allo stesso tempo familiare invase la piccola cucina scaldata dal focherello del camino. >>


Per Lidia la curiosità di saperne di più sulla giovane omonima la spinge a immergersi subito in quelle pagine dalla calligrafia fitta e le si apre una sorta di portale che la conduce indietro di trent'anni, tra le mura di quella casa, a fare la conoscenza di una coppia, Lidia e Primo. 

Lidia, moglie innamorata e combattiva, Primo giovane soldato che, servendo la patria in Africa, era rimasto offeso a una gamba e costretto a claudicare pesantemente. Non per questo disposto a piegarsi alla dittatura fascista.

Spinta dalla curiosità e dai racconti della sua omonima, la ragazza sente il bisogno di uscire, di integrarsi con gli abitanti del borgo, in modo da riuscire a saperne di più su quella donna che porta il suo nome e del legame con Aurelio.

Coi bambini e i giovani del paese è stato facile fare amicizia e ottenere fiducia fin da subito, coi paesani ci vuole più tempo. Don Franco sembra esserle amico, ma molto evasivo sull'improvvisa partenza e assenza di Aurelio.

È bello camminare per i vicoli di Braccano, catturare volti e sorrisi degli abitanti con la sua macchina fotografica, giocare coi bambini, ma soprattutto è bello conoscere ragazzi della sua età.

Giovani dai capelli lunghi che, dopo aver occupato la scuola, si stanno aprendo agli usi e costumi della beat generation. Tra quei ragazzi c'è Angelo, che sembra far breccia nel cuore di Lidia sin dal primo sguardo.


<< Si sedettero sugli scalini della vecchia casa. Lidia entrò e ritornò fuori poco dopo stringendo il diario. Lo passò ai suoi amici, che lo esaminarono con curiosità. >>


La ragazza integratasi col gruppo fin da subito,  mette gli amici a conoscenza  del diario trovato nella scatola in casa di Aurelio e verrà aiutata a scavare a fondo nella storia, riuscendo a confrontarsi coi paesani.

Una chicca che si cela tra le pagine di questa storia, sono le fotografie raccolte dall'autore. Scatti che ritraggono volti, luoghi e oggetti che hanno dato vita ai vari personaggi presenti lungo il racconto, quasi fossero gli scatti fatti dalla protagonista.

Foto che esprimono il tepore delle case, strumenti da lavoro degli artigiani, momenti di svago collettivo, il piacere di un ballo durante le feste, la voglia di emancipazione e di ricominciare dopo gli anni più bui e duri della storia, durante i quali la vita era stata brutalmente predata di futuro e dignità.

Nel suo "peregrinare" per il villaggio e tra le anime che lo abitano, Lidia, viene a conoscenza della resistenza vissuta da Primo e Lidia, della paura dei bombardamenti, del razionamento del cibo e, soprattutto dei rastrellamenti compiuti dai nazifascisti che avevano occupato il paese. 

Primo, dopo essere rientrato dalla guerra, a causa delle ferite riportate, diventa barbiere del paese, costretto a "offrire" i suoi servizi anche ai nazisti e venendo presto a conoscenza di atti atroci compiuti verso gli abitanti del paese.

Primo e la sua Lidia non ci stanno, si ribellano, lottano con tutte le loro forze per dare un futuro migliore alla figlia piccolissima, ma per loro si apriranno i cancelli dei campi di sterminio. 

Lidia è sempre più sconvolta dagli accadimenti avvenuti in paese e alla coppia durante quel quarto di secolo da poco trascorso, raccontati in quelle pagine.

Prende nuova consapevolezza di un periodo storico che ha segnato profondamente l'umanità e decide di lottare lei stessa per evitare che certi errori possano ripetersi in futuro a scapito della democrazia e libertà umana.

Si apre così, alla luce di importanti scoperte, il nuovo cammino di Lidia che la porterà a Milano, in Piazza Fontana, il 12 dicembre 1969.

I fatti di cronaca nera dell'epoca sono fonte ispiratrice del sequel de Il barbiere zoppo. 1969 - Una ragazza e la scoperta della Resistenza, intitolato Milano tra utopia & rivoluzione edito da RedDuck.

Di questo romanzo ho amato ogni pagina, la scrittura semplice e fluida, la ricchezza accurata di nozioni storiche e geografiche, l'evoluzione del personaggio di Lidia.

È un romanzo che mi sento di consigliare a chi ama la nostra storia e desidera conoscerne i fatti in altri luoghi italiani.

Mai come in questo periodo storico che stiamo vivendo, è importante conoscere e riflettere sulla nostra storia.

Sicura che non ve ne pentirete, vi invito alla lettura. Potete trovare la copia cartacea on line.

Ringraziando ancora Gino Marchitelli per questo dono, vi auguro buona lettura,

Tania C.














Nessun commento:

Posta un commento

IL LIBRO A FUMETTI DELLA STORIA DI LUNI La città romana di Luna dalle origini alla decadenza Palandrani - Guerra - ED. CIRCOLO LEONARDO EDITORE

  IL LIBRO A FUMETTI DELLA STORIA DI LUNI La città romana di Luna dalle origini alla decadenza Autori: Palandrani  Illustrazioni: Guerra Ed....