venerdì 13 marzo 2020

Recensione LA CAMPANA IN FONDO AL LAGO di Lars Mytting - Ed. DeA Planeta -



LA CAMPANA IN FONDO AL LAGO
Lars Mytting
Ed. DeA Planeta
Traduzione Luca Vaccari
Pag. 480
Genere giallo-mistero
Formato brossura
Pag. 480
Cartaceo € 18,00
Ebook € 9,90

CONOSCIAMO L'AUTORE

Lars Mytting - foto dal web -

Lars Mytting, giornalista e scrittore, ha pubblicato tre romanzi di grande successo in Norvegia, ma è con Norwegian Wood, edito in Italia da UTET e tradotto in 10 paesi, che è diventato una vera celebrità: ha venduto più di 500.000 copie, ha vinto il Bookseller Industry Award 2016 nella categoria Non-Fiction, ha ispirato libri da colorare, programmi televisivi e contest fotografici a tema, mentre sui social network è esplosa la #NorwegianWood mania. Con DeA Planeta ha pubblicato Sedici alberi, altro grande successo internazionale da oltre centocinquantamila copie nella sola Norvegia.

TRAMA






È il 1879. Nel piccolo villaggio norvegese di Butangen sorge una meravigliosa ed austera chiesa, l'antica stavkirke, costruita interamente in legno, scrigno di un'antica memoria, di leggende e magia.
Dai suoi banchi imbiancati dalla neve e spazzati dal freddo che congela il midollo, un tempo si poteva ammirare l'ultimo arazzo che le dita delle instancabili gemelle  siamesi unite dalla vita in giù, Gunhild e Halfrid Hekne, avevano intessuto.
E proprio in quella chiesa, le campane costruite dal padre in loro memoria, continuano a rintoccare negli anni, animate da vita propria, misteriosamente, tutte le volte che una minaccia incombe sulla vallata...
Ma un giorno il nuovo pastore decide, seguendo le proprie ambizioni, che il villaggio ha bisogno di progresso e deve disfarsi delle campane.
Il pastore, però, non ha fatto i conti con Astrid Hekne, coraggiosa pronipote delle gemelle, disposta a tutto, anche all'inganno, pur di difendere le "sue" amate campane e non soccombere ad un futuro che sembra essere già scritto. 
Mirabolante intreccio di storie, destini ed epoche, La campana in fondo al lago è l'ultimo, celebrato romanzo di uno degli scrittori scandinavi più amati e talentuosi.
Un accorato omaggio allo "stupore dei tempi andati" e al fascino di una terra rude e bellissima.

IMPRESSIONI

In questo ultimo mese sono stata travolta dagli spiacevoli eventi tutt'ora attuali che mi hanno scombussolato una delicata situazione famigliare rallentandomi un po' le recensioni. Ora che il peggio è passato, il tempo libero forzato mi è di grande aiuto, sperando che il mio lavoro possa essere uno spunto per invogliarvi alla lettura.
La recensione che vi propongo oggi, per la Valigia è l'inizio di una nuova collaborazione con la Casa Editrice De Agostini Planeta, DeA, che ringrazio per l'invio della copia ebook del romanzo che ora vi racconterò.

<<Le ragazze furono seppellite sotto il pavimento della chiesa e, a ringraziamento del fatto che era stato concesso loro di morire insieme, Erik Hekne fece fondere due campane, Furono chiamate le Campane sorelle e producevano un suono d'intensità e profondità ineguagliabili, che si propagava in tutta la valle e risaliva le montagne echeggiando contro le pareti rocciose.>>

Il romanzo si intitola La campana in fondo al lago, di Lars Mytting, noto ai lettori per il cult Norwegian Wood, è un avvincente giallo storico ambientato nella Norvegia del 1800, a Butangen, un piccolo villaggio incastonato tra le sponde di un lago dal fascino magnetico e misterioso.
Il mistero è legato alle gemelle siamesi Halfrid e Gunhild, orfane di madre durante il parto. Le gemelle, cresciute in una fattoria col padre, nel tempo diventano abili tessitrici di meravigliosi arazzi, ma vengono prematuramente a mancare a poche l'una dall'altra. 


Stavkirke, tipica chiesa scandinava -foto dal web -

In ricordo delle figlie, il padre fa costruire due campane gemelle da donare alla stavkirke, l'antica chiesa di legno del villaggio. Sulle campane aleggia un mistero: il loro suono argentino è talmente potente da spingersi alla distanza di tre villaggi e squillare come se fossero le campane del luogo. Ma la cosa più curiosa era che le campane sembravano animate da vita propria, quando si mettevano a squillare improvvisamente da sole, poco prima che qualche sciagura incombesse nel villaggio.

<<Ovviamente Astrid era troppo rude. Era fatta così adesso, ma doveva essere possibile raddrizzarla.>>

Con un balzo temporale di qualche anno, precisamente nel 1879, l'autore ci fa conoscere Astrid, il personaggio chiave della storia, una giovane donna controcorrente, autonoma e ribelle, pronta a difendere i suoi valori e i suoi cari senza badare a mezzi e maniere.
La donna, dal carattere fiero e indipendente è discendente delle gemelle Hekne e combatterà con tutte le sue forze affinché la chiesa con tutta la sua storia e la memoria delle gemelle, fiere e grintose come lei, non venga distrutta. La vita la metterà a dura prova, gli ostacoli da superare sembreranno enormi, ma Astrid saprà affrontarli a testa alta, con la sua semplicità e la sua grinta.
A scompigliare la perpetua pace lenta e tranquilla del villaggio arriverà, Kai, il nuovo pastore della chiesa, con idee innovative e il progetto di demolire la vecchia e pericolante chiesa. Il pastore non arriverà solo, sarà  accompagnato da un architetto che dovrà occuparsi di fare il disegno  della vecchia stavkirke, l'antica Chiesa di legno, che verrà presto distrutta per poi essere ricostruita in un altro luogo, a Dresda, identica nell'aspetto ma più moderna e soprattutto più sicura, viste le condizioni fatiscenti di quella attuale. 
Il rischio di vedersi crollare addosso il soffitto per il peso della neve era concreto, dalle travi logore soffiava un vento di ghiaccio e neve che rendeva la funzione impossibile al pastore e ai fedeli. Il villaggio doveva assolutamente adeguarsi ai tempi, soccombere alla modernità che in Europa stava avanzando inesorabile. Un sacrificio, per migliorare il futuro della comunità.
Astrid, come tutto il villaggio poco incline ai cambiamenti, cercando di difendere la storia della sua famiglia e le amate campane, si ritroverà a frequentare il pastore Kai, lasciando che un sentimento all'inizio ostico, si trasformi in qualcosa di più intenso dell'amicizia, invadendole il cuore.
Astrid sa che non può lasciarsi andare ai sentimentalismi, deve difendere la sua causa, per se stessa e per il villaggio molto legato alle Campane sorelle. Si narra addirittura che le campane, al loro interno, contenessero una ''medicina'' speciale, la "rogna", in grado di curare tutti i mali.
I rischi che si corrono durante una battaglia sono tanti e diversi, e la battaglia contro l'architetto Schonauer se all'inizio era una guerra aperta, col tempo si trasformerà in  un sentimento troppo, molto simile, a quello per il pastore, mescolando le carte in tavola e scompigliando i principi di Astrid. 
In ballo ci sono troppe cose:
la storia  della Chiesa e delle Campane da preservare;
la storia della famiglia di Astrid, le gemelle coi loro arazzi tessuti con amore e passione;
i suoi sentimenti per il pastore che a sua volta combatte una lotta interiore molto più feroce, quella con se stesso e col voto che ha fatto;
i sentimenti di Gerhard Schonauer per Astrid e il suo compito da portare avanti per il bene del villaggio, troppo ancorato a superstizioni e leggende ataviche.
La battaglia di Astrid sarà difficile, metterà a dura prova la sua essenza di donna indomita e salda ad antichi principi.
Sarà il cuore a prevalere sulla razionalità o Astrid lascerà che il passato affondi sempre di più le sue radici nella storia di un villaggio ancora addormentato dall'incantesimo delle antiche leggende scandinave?
Se volete scoprire come Astrid uscirà da questa situazione difficile, non vi resta che lasciarvi cullare dalla vostra poltrona preferita e immergervi tra le pagine, cartacee o virtuali è indifferente, di questo romanzo fiabesco, lasciandovi trasportare in quelle incantate lande battute dal vento e dal gelo , minuziosamente descritte dall'autore, al punto che sembra di sentire la neve gelata che ci sferza il viso. 
Le  pagine sono tante, la lettura scorre lenta, come la vita a Butangen, ma con la sua pacata lentezza vi coinvolgerà al punto di trasportarvi a Butangen, a combattere la battaglia del cuore insieme ad Astrid. 
Questo romanzo è il primo di una trilogia, che sono sicura vi appassionerà così come ha appassionato me. 
In questi giorni così strani e così lenti, potrebbe essere la lettura giusta per capire chi siamo e cosa veramente conta nella vita e un modo per viaggiare restando seduti al caldo.
Buona lettura,
Tania C.





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