lunedì 8 febbraio 2021

Recensione L'ICKABOG di J.K. Rowling - ADRIANO SALANI EDITORE -

 



L'ICKABOG

J.K. Rowling

Ed. Adriano Salani Editore 

Traduzione Valentina Daniele

Illustrazioni a cura dei vincitori del Torneo per le illustrazioni dell'Ickabog

Anno di pubblicazione 2020

Pag. 320

Formato Cartonato con sovraccoperta

Collana Fuori collana

Genere Narrativa straniera bambini, ragazzi

€ 19,80

Ebook presente nei maggiori store online


CONOSCIAMO L'AUTRICE

J.K. Rowling - foto dal sito https://www.salani.it/autori/j-k-rowling 


J.K. Rowling è l'autrice della storica saga Harry Potter. I libri pubblicati tra il 1998 e il 2008 sono sette e sono stati tradotti in più di 70 lingue, vendendo più di 500 milioni di copie in tutto il mondo e trasposte in otto film di successo.

Grazie al suo prezioso contributo alla letteratura per ragazzi le è stata conferita l'onorificenza all'ordine dell'Impero Britannico (OBE) tra le quali il Premio Principe delle Asturie, la Legion d'onore francese, il Premio Hans Christian Andersen.

La Rowling è sostenitrice di molte cause benefiche tramite la sua fondazione Volant. Fondatrice e presidente dell'ente di beneficenza internazionale per l'infanzia Lumos, si batte per un mondo privo di orfanotrofi e per fare i modo che tutti i bambini crescano al sicuro.


TRAMA

<< Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L'Ickabog sta arrivando... >>

C’era una volta il minuscolo regno ricco e prosperoso di Cornucopia, famoso per gli ottimi vini, i golosi dolci, le salsicce succulente e i suoi formaggi.

A regnare sul trono vi è un cordiale sovrano, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono oziose dilettandosi tra banchetti sontuosi e battute di caccia, sempre in  compagnia dei suoi fidati  lord Scaracchino e Flappone.

Tutto è perfetto… O quasi.

Una leggenda narra, infatti, che  un terribile mostro è nascosto nelle Paludi del Nord. Chiunque abbia un po’ buonsenso sa che l’Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma è risaputo che  le leggende sono strane e a volte si animano di vita propria…

Quando la leggenda diventa realtà, saranno i due piccoli amici, Robi e Margherita ad imbarcarsi in un’incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero Ickabog. 

È l’unico modo per riportare  felicità  e speranza a Cornucopia.

Una fiaba fantastica,  scaturita dalla magica mente di  una delle più grandi narratrici di sempre, sul potere della speranza, dell’amicizia e della verità e il loro trionfo a dispetto di ogni sventura. Una storia che piccoli e grandi lettori vorranno leggere e rileggere in una preziosa edizione regalo, arricchita dalle bellissime illustrazioni a colori dei giovani vincitori del Torneo per le illustrazioni dell’Ickabog.


IMPRESSIONI

Quando uno dei tuoi autori preferiti sta per uscire con una nuova pubblicazione inizia lo stillicidio del conto alla rovescia fino al giorno della messa in vendita. Se poi sei uno dei migliaia di ''nipoti'' di zia J. Ro' l'attesa prende tutto un altro sapore, soprattutto se prossima al Natale.

Quest'anno la Rowling ci ha fatto un bel regalo pubblicando L'Ickabog, edito da Adriano Salani Editore, una favola magica, solo all'apparenza per bambini. 

Inutile dire che in prossimità dell'uscita ho chiesto subito a Riccardo di Salani di poterlo recensire e, grazie anche alla gentilezza di Chiara, ho ricevuto una bellissima copia omaggio che ho letteralmente divorato durante il Natale. Dedico loro un grazie immenso e tutta la mia riconoscenza per questa opportunità.

Il romanzo si presenta in una veste elegantissima, in formato cartonato con una sovraccoperta che sembra ''gommata''. 

Immersi in un vellutato color del mare e del cielo, titolo e autore, nel loro font  fiabesco color oro, spiccano tra  piccoli Occhi di Fatima e oggetti che identificano i personaggi della storia.

Già da sola la copertina vale un dieci, ma è aprendo le pagine di carta candida che è celata una delle meraviglie: le fantastiche illustrazioni a colori dei bambini vincitori del Torneo per le illustrazioni dell'Ickabog. Tra tutti i bambini, artisti provetti, che hanno partecipato coi loro capolavori al concorso, tra le prime pagine c'è anche quella del piccolo Alessandro Sanguinetti di La Spezia, la mia città, e questo mi rende veramente orgogliosa. 

Sono rimasta piacevolmente stupita e ammiro l'abilità artistica di questi bambini. Hanno fatto dei disegni che sono vere opere d'arte, mai avrei immaginato che fossero così bravi a cogliere l'anima di ogni personaggio e di ogni ambientazione descritti nel libro. 

Come ho già detto, l'Ickabog è una lunga fiaba, di quelle da leggere insieme ai bambini, davanti al camino nelle serate ventose e fredde, o nelle calde notti estive sotto le stelle, ma con un significato che serve a far riflettere gli adulti. 

Nato tra un romanzo e l'altro di Harry Potter, la Rowling ne leggeva qualche pagina ogni sera ai figli, per poi archiviarlo, incompleto, in soffitta in attesa di tempi migliori. 

Il tempo di riprendere la penna in mano e dare un finale alla storia arrivò durante lockdown,.  

Pubblicato dapprima online ad uso delle scuole, pochi giorno dopo l'uscita in libreria in contemporanea mondiale, finì  ai primi posti nella classifica dei libri più venduti a Natale.

La storia mi ha talmente coinvolta che io stessa, come i personaggi che vi presenterò tra poco, mi sono messa sulle tracce dell'Ickabog, documentando ogni mio passo.

C'era una volta, nel Regno di Utopia...

No, quella è un'altra storia, ma nemmeno tanto diversa!

C'era una volta, nel perfetto Regno di Cornucopia, Re Teo il Temerario. Vanitoso e credulone, amante degli agi e del bel vivere, Re Teo era un povero burattino bonaccione manovrato dai fili dei suoi perfidi consiglieri: i Lord Scaracchino e Flappone.

Come in tutte le sue opere, la Rowling ha plasmato nei nomi dei personaggi il tratto dominante del loro essere, enfatizzandoli o ridicolizzandoli a seconda dell'aspetto fisico.

Re Teo il Temerario in realtà, altro non era che uno sciocco  piagnucolone narciso, impaurito dalla sua stessa ombra. Dall'aspetto impeccabile, sembrava un figurino inguainato negli splendidi abiti cuciti appositamente per lui dalla sarta personale, la signora Di Maggio. Amava deliziarsi delle paste più soffici e leggere di tutta Cornucopia, sfornate dalla pasticcera di corte, la signora Raggianti, moglie di una delle sue guardie reali.

Lord Scaracchino, alto magro, con una lunga appendice nasale, egocentrico, bugiardo e furfante, era ben rappresentato dal suo nome,  che rimanda ad uno scarabocchio. Fedele solo a se stesso e al vil denaro, cercava di approfittare della benevolenza del Re e dei cittadini per arricchirsi, impoverendo la città. 

Flappone: 

<<  Rubicondo e molto grasso; meno intelligente di Scaracchio ma comunque più del Re >>

Una delle qualità di Flappone era quella di essere un abile manipolatore, capace di manovrare il Re per ottenere per i suoi scopi personali.

Nelle paludi, seguendo le tracce dell'Ickabog - foto personale -

Nel regno felice di Cornucopia però da un po' di tempo stavano succedendo cose atroci. Un contadino portò all'attenzione di Re Teo e dei due fedeli Lord che lassù a nord, nelle Paludi, l'Ickabog si era appena divorato le pecore e il suo cane.

Se il Re non avesse preso provvedimenti, l'Ickabog, un orribile drago gigantesco dagli occhi gialli, assetato di sangue, sarebbe presto arrivato a Chouxville, la loro città, per divorare animali e abitanti!

<< Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L’Ickabog sta arrivando… >>

Tutti conoscevano la leggenda e la canzone dell'Ickabog, ma nessuno lo aveva mai visto anche se sapevano di quanto aggressivo e pericoloso fosse.

Ovviamente Lord Scaracchino e Flappone non credettero ad una parola del contadino ma, approfittando dell'occasione di poter manipolare a loro interesse il Re, decisero che sarebbero partiti alla ricerca dell'Ickabog e lo avrebbero ucciso. Ovviamente i piani erano ben diversi, ma questo non potevano certo raccontarlo al Re!

Lungo la strada che porta alle Paludi si scorgono le prime tracce dell'Ickabog - foto personale -

Diviso tra la codardia e il miraggio di fama e gloria, Re Teo, istigato dai suoi consiglieri, decise di partire per le Paludi insieme ai suoi fidati e ad un gruppo di guardie reali.

Naturalmente tutta la città si prese burla di quel Re credulone. Solo i bambini vivevano nel terrore che un giorno l'Ickabog potesse rapirli per mangiarseli, se non si fossero comportati bene.

Tra questi bambini spiccano Margherita Di Maggio, figlia della sarta privata del Re e del falegname e Robi Raggianti, figlio della pasticcera di corte e della coraggiosa guardia reale. 

Dovete sapere che Robi e Margherita erano grandi amici. Il falegname Di Maggio intagliò pure un piccolo Ickabog di legno per Robi, proprio per esorcizzare la paura infondata di un mostro inesistente. La signora Raggianti, invece, deliziava la piccola Margherita, nel frattempo rimasta orfana di madre  a causa dell'avidità di Re Teo, con le sue divine Celie celesti, dolce prelibatezza riservata al Re e ai suoi perfidi scagnozzi o ai più abbienti.

Quando Lord Scaracchino convinse il Re a partire per le Paludi alla ricerca dell'Ickabog, fu allestita una squadra di guardie forti e coraggiose, pronte a difendere Cornucopia. Tra loro c'era anche Raggianti,  il padre di Robi.

Chi si nasconde dietro al fosco della macchia paludosa? Sarà forse l'Icabog? - foto personale -

Arrivati nelle Paludi, avvolte in una densa nebbia salmastra, la spedizione si trovò davanti a spaventosi grugniti provenienti da una folta macchia scura. Mentre tutti cercavano di nascondersi in preda alla paura, pensando all'Ickabog, lo scaltro Scaracchino e il goffo Flappone capirono all'istante che quei lamenti provenivano dal cane del pastore rimasto impigliato per giorni nel fosco della palude. Ma dopo che l'ebbero liberato successe che ''l'indomito'' Re Teo si incagliò nelle sabbie mobili, a tu per tu con l'Ickabog!


 
Sono sulla pista giusta, ecco l'impronta fresca dell'Icabog - foto personale -

Tanta fu la paura di Re Teo, che perse gli stivali e la spada dalla preziosa elsa costellata di rare gemme, rovinandosi irrimediabilmente il nuovo vestito da caccia, cucito per l'occasione. 

Lord Flappone, nel trambusto, fece partire un colpo dal suo fucile, uccidendo la guardia Raggianti.

<< La palude era il posto più inquietante che avessero mai visto, selvaggio, deserto e desolato. >>
J.K. Rowling - foto personale -

Tra le urla di Re Teo e il fuggi fuggi generale, Scaracchino non si lasciò sfuggire l'occasione per trarre vantaggio dalla disgrazia dell'omicidio, se pur ''involontario'', della guardia.

Tornato a Chouxville, avrebbe annunciato al popolo che l'Ickabog, dopo un duro scontro con Re Teo, aveva dilaniato e ucciso il povero Raggianti, il quale perì da eroe in difesa del Re e del suo popolo.

La salma, prontamente coperta per non far scoprire l'ignobile inganno, sarebbe stata esposta nella sala azzurra del Castello e il figlio di Raggianti sarebbe stato insignito di una medaglia al valore in memoria del padre. 

Un piano perfetto! E avrebbe pure avuto un bel risvolto economico per le sue tasche.

Lord Scaracchino, con la complicità di Lord Flappone tesse tutte le trame di questo piano macchiavellico per arrivare a spillare soldi al popolo imponendo tasse per la difesa dall'Ickabog, ingrassando invece le proprie casse e raggirando pure l'allocco Re Teo, compiaciuto e ancora impaurito per aver combattuto una battaglia ''immaginaria'' con l'Ickabog.

<< Bugie su bugie su bugie. Quando cominci a mentire non puoi più smettere, e poi è come essere il capitano di una nave che fa acqua da tutte le parti, sempre a tappare buchi per non affondare. >>

Da quel giorno la reazione a catena di un circolo vizioso di piccole e grandi bugie innescato dal consigliere del Re, iniziò a ripercuotersi con nefaste conseguenze su tutta Cornucopia, dalle Paludi fino a Chouxville, ridotte in povertà a causa delle ingenti tasse anti Ickabog pretese. L'unica isola ancora felice e apparentemente prospera era il castello, dove un ignaro Re Teo, sempre più manipolato, continuava a  compiacersi della bontà d'animo dei suoi Lord e di se stesso.

Se non fosse stato per la morte ingiusta di persone innocenti, avrei trovato la situazione alquanto comica. 

Un compiaciuto Re Teo, un babbeo inguainato in calzamaglia di seta e vesti di broccato, davanti allo specchio ad impomatarsi i baffi, decantando le sue doti di abile guerriero, mentre Scaracchino e Flappone ingrassano alle sue ignare spalle! Uno spasso come nei migliori film di Totò.

È incisiva l'abilità della Rowling  di raccontare, invogliando alla   riflessione bambini e adulti sul male, pur mantenendo toni lievi e spesso esilaranti.

Il piano di Scaracchino era quello di soggiogare il popolo facendo leva sulla paura dell'Ickabog, che fino ad allora nessuno aveva mai visto.

Sulle tracce fresche dell'Ickabog, verso la sua tana, riuscirò a scovarlo? - foto personale -



Ogni giorno inventava nuovi avvistamenti del mostro e nuove tasse da spillare con l'inganno al popolo ridotto allo stremo. Il fiorente regno di Cornucopia era diventato l'ombra di sé stesso, ma dell'Ickabog nessuna traccia. 

Rimasti soli a causa della tirannia dei perfidi Consiglieri, saranno Robi e Margherita, aiutati di Marta e Bernardo, a partire per le Paludi con l'intento di smascherare definitivamente gli intrighi di corte sull'esistenza dell'Ickabog e vendicare la morte ingiusta del padre di Robi e di Bernardo Blatta.

Legati da una profonda amicizia e dall'amore per la propria terra, il quartetto, si troverà presto ad affrontare mille difficoltà che metteranno in pericolo la loro vita. 

La strada da percorrere è dura e impervia, non lascia scampo, se poi ci si mette anche l'Ickabog che li vuole mangiare, ai ragazzini resta poca scelta: arrendersi e morire dopo aver tentato di salvare il regno o provare a diventare amici dell'Icker...

Alla fine, dopo un lungo viaggio nelle Paludi, ho trovato il mio Ickabog, che se se stava comodamente rilassato a leggere... - foto personale -

<< La parola ‘Ickabog’  deriva da ‘Ichablod’ che significa ‘senza gloria’ o ‘la gloria se n’è andata’. Credo capirete perché ho scelto questo titolo quando avrete letto la storia, in cui sono trattati temi che mi hanno sempre interessata… >>

Con queste parole, prefazione della stessa Rowling, finisco il mio personale racconto e viaggio alla ricerca dell'Ickabog.

Questa lunga fiaba è un concentrato di spunti di riflessione che ruotano attorno ai sentimenti: amicizia, lealtà, generosità ma soprattutto la paura, in ogni sua forma.

Quali sono gli effetti che la paura dell'ignoto e del ''diverso'' hanno sulla collettività? 

Leggendo, capitolo dopo capitolo, il concetto verrà messo in luce sotto diversi punti di vista;

quello dei quattro ragazzini, che nonostante le batoste e i maltrattamenti non si arrendono e decidono di vincere la paura per salvare il loro regno;

quello del popolo soggiogato e manovrato da un furfante senza scrupoli;

quello di Re Teo, un povero ignorante senza spina dorsale, venduto per un attimo di gloria.

E poi c'è lui, l'Ickabog, plasmato sulla paura e sull'odio, ma capace anche  di donare amore in cambio di comprensione e gentilezza.

L'Ickabog vive dentro ognuno di noi e siamo noi a deciderne la natura.

Per noi ''nipoti'' di zia Ro' e figli di Harry Potter è facile cercare analogie e similitudini con la saga del maghetto, io ho trovato le mie.

Ebbene, se pur diversa, la storia ne presenta molte, dal quartetto di amici che ricorda il Golden trio e Luna, al manipolatore Lord Scaracchino che rimanda alla cattiveria della Umbridge. 

L'allocco Re Teo, come non ritrovarlo nelle curate vesti del narciso Gilderoy Allock?

E l'Ickabog, direte voi? 

Ho già spoilerato troppo, non vi resta che partire per Cornucopia e scoprirlo, deliziandovi della dolce friabilità dei ''sogni di fanciulla'' e della leggerezza delle ''celie celesti'' appena sfornate dalla scaltra signora Raggianti...

Un viaggio che percorrerete piacevolmente cullati dalla scorrevolezza del testo. La storia, narrata dalla voce di zia Ro' è suddivisa in 64 capitoli,  formati da poche pagine ciascuno, permettendo una lettura più fluida e veloce, agevolata anche da interventi in prima persona dell'autrice, riguardanti opinioni personali e intime sui personaggi. 

Ad intervallare i capitoli, le splendide illustrazioni dei bambini vincitori del concorso. 

Un libro che racchiude tutti i generi in uno: 

giallo/thriller/mistery, che scatenerà le indagini sul terribile mostro assassino Ickabog; 

psicologico, che ci farà riflettere su molti temi sociali;

evolutivo, che ci mostrerà, evidenziandola, la crescita interiore di Margherita,  Robi e dei loro amici;

storico, vista l'ambientazione verosimilmente medievale;

rosa, perché come in tutti i castelli che si rispettano, c'è una ''principessa rinchiusa nella torre'' che aspetta il suo principe salvatore;

attualità, celata nelle truffaldine spoglie dei Lord consiglieri, i quali, manipolando la paura collettiva ''dell'ignoto'', creeranno odio ed emarginazione in un popolo che un tempo era stato unito dall'amore e dal rispetto.

Un genere che saprà catturare l'attenzione di molti lettori, non solo dei Potteriani.

Augurandovi una buona lettura, vi invito alla lettura del libro per regalarvi o regalare un sogno, ma anche per aiutare tutte le vittime del tremendo ''Ickaboggolo sanitario'' che sta attanagliando il mondo.

J.K. Rowling devolverà i diritti d'autore dell'Ickabog per aiutare tutte le persone colpite dal Covid19 in Inghilterra e nel mondo.

Buona lettura,

Tania C.
















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