venerdì 5 marzo 2021

Recensione PREMIATA IMPRESA PARADISO di Giovanni Pietro Nimis - Ed. KAPPA VU -

 





PREMIATA IMPRESA PARADISO

Giovanni Pietro Nimis

Ed. Kappa Vu

Anno di pubblicazione 2012

Pag. 160

Formato Brossura

€ 14

Link per l'acquisto 

https://shop.kappavu.it/prodotto/premiata-impresa-paradiso/



CONOSCIAMO L'AUTORE

Tra le principali pubblicazioni di saggistica pubblicate da Giovanni Pietro Nimis ricordiamo: edito da Marsilio Editori - Venezia I centri storici di Sauris - Ricerca di identità e ipotesi di sopravvivenza per una comunità emarginata della Carnia ( 1977 ), Friuli dopo il terremoto - Fisica e metafisica di una ricostruzione ( 1978 ), La ricostruzione possibile nel centro storico di Gemona del Friuli dopo il terremoto del 1976 ( introduzione di Francesco Tentori - 1988 - )  e per Donzelli Editore-Roma  Terre mobili - Dal Belice al Friuli, dall'Umbria all'Abruzzo ( 2009 ).

Tra le sue pubblicazioni di narrativa ricordiamo, edite da Nuova Base Editrice - Udine - Il disegno nella parete ( 1994 ), Il giorno delle mongolfiere ( 1997 ), Il monte di Saturno ( 1999 ), Comunicato clandestino ( 2000 ), Racconto friulano ( 2008 ) e per Mobydick-Faenza Il conservatore di paesaggi ( 2004 ), Il tallero di Günzburg ( 2006 ).

Racconto Friulano ha ottenuto menzione particolare al Premio Letterario ''Latisana per il Nord-Est'', edito nel 2008  e la segnalazione al Premio Letterario Biennale ''Caterina Percoto'', edizione 2008 Manzano-Udine, Selezione Narrativa.


TRAMA

La vita di famiglia che continua dopo la vita. 

Tra memoria e fantasia supplenti, troviamo veritieri rimpianti, piaceri virtuali e un perpetuo ménage, più straniato che stravolto.

In un aldilà, non specificato nel tempo, si elucubra sul perché della morte ''stipendium peccati?'' e sugli ultimi accadimenti, il ''maxiprocesso generale'' , ma molto più sentitamente sul prossimo futuro ancora terreno.

Questi sono i progetti della Premiata Impresa Paradiso.

Cosa accadrà al pozzo che ospita i loculi di nonni, figli e nipoti col loro bagaglio di rimorsi, fisime e chimere? Che altro non sono che i i fantasmi di più di un secolo di storia italiana, dall'unità ad oggi: fascismo, guerre, colonie, boom economico e affarismo che non ha risparmiato neppure i morti...

Ancora passionali, i sette personaggi, poi diventati otto con l'aggiunta dell'avo Giovanni e i congiunti ancora vivi, i ''fuorusciti e i foresti'', sintetizzano nel bene e nel male la nostra storia.

Pensieri in chiave critica, in particolar modo al riguardo della modernità e dei suoi malfunzionamenti, cominciando da quelli ambientali e urbanistici.

Ma del mondo lassù nutrono una forte nostalgia, se de profundis lo contemplano e lo replicano, o forse altro non ne conoscono o non c'è.

A meno che il sistema...

Tratto dalle parole di Mario Turello, in seconda di copertina.


IMPRESSIONI



Premiata Impresa Paradiso mi è stato gentilmente offerto, a sorpresa, dalla generosità di Casa Editrice Kappa Vu che ringrazio sentitamente.

Un testo breve ma talmente intenso e unico nel suo genere irriverente e tragicomico dietro ad una facciata di austerità dettata dai caratteri esuberanti degli improbabili inquilini ultraterreni del ''pozzo''.

Pubblicato nel 2012, Premiata Impresa Paradiso, è un romanzo precursore dei tempi, visto l'alto interesse odierno verso la letteratura funebre.

Sette curiosi personaggi dai nomi enfatizzanti, si ritrovano ''nel pozzo'', una sorta di colombario ipogeo che custodisce l'anima delle loro spoglie nelle eterne dimore, quasi fosse un allegro e brulicante condominio a conduzione familiare.

<< Se è giusto lo scopo nessuno può mancare all'appello. >>

Come in un condominio di paese, la piccola società, svolge  un'intensa attività  socio culturale. 

Pittoreschi scambi di vedute sui più disparati argomenti terreni, dall'emigrazione alla necessità di fare guerre al bisogno, ricordando Giolitti e il suo essersi sempre dichiarato contrario a trattative bellicose, argomento definito ''l'asso pigliatutto'' di Mondo.

Personaggio più sanguigno del romanzo, figlio di un fortunato costruttore di botti durante l'ascesa dei Savoia, Mondo passa la sua vita ultra terrena dentro al pozzo, nel quadrilatero,  insieme alla numerosa famiglia ma, sia ben chiaro, ognuno nel suo anello, in modo da non disturbare oltre anche l'eterno riposo. 

Tal è che non ci si poteva avvicinare alla dimora del Colonnello Valdo senza parola d'ordine. 

Ognuno aveva il dovere di rispettare la privacy dell'altro, pur essendo il quadrilatero un circolo di vecchie comari che tagliavano e cucivano cappotti per laqualunque. 

La  privacy era importante e violarla era considerato un grave affronto. Soprattutto cominciò uno strano tramestìo al di fuori del pozzo. 

Gli operai continuavano a costruire pozzi confinanti.

Alcuni di loro osarono addirittura infilare la testa dentro al loro condominio!

Il fatto provocò scalpore nel pozzo di Mondo, anche se non tutti  trovarono di vivo interesse la vicenda edilizia. 

Mentre Fiore, ad esempio, era incuriosito dalle nuove costruzioni, il Colonnello Valdo si di chiarò disinteressato alla faccenda. 

Libia invece si prodigò nel sistemare le sue armi di seduzione.

Miranda viveva l'offesa inferta da Mondo riguardo al suo generoso intervento sulla spinosa questione dei visitatori che avevano infilato la testa nel pozzo, scombussolandone la quiete eterna coi loro inopportuni ''turpiloqui''.

Le voci raccontavano di un prossimo rifacimento del quadrilatero ma in realtà cosa avrebbero fatto il Sistema? Aveva intenzione di sconvolgere ulteriormente la loro vita già abbastanza scombussolata?

- Addio sopraelevazione.

- Addio riunificazione familiare.

- Addio baci e abbracci.

Tra le varie congetture, quella di Mondo prevedeva un ampliamento del quadrilatero. 

Certo!  Tutti quei campi intorno al condominio ipogeo, altro non avrebbero potuto diventare.

Il vecchio Tam pensava invece ad un immenso ampliamento del condominio, circondato da un ventaglio di aiuole, vialetti e aree pedonale cosparse di lastre marmoree sopraelevate.

Tutto molto plausibile, a meno che il Sistema non avesse deciso di appoggiare la  congettura di Celso.

Il ''progetto'' di Celso prevedeva invece l'innalzamento di un nuovo quadrilatero, dieci, venti, trenta volte più grande, uniformato alla continua urbanizzazione del mondo fuori dal pozzo.

Celso era l'ultimo ad aver preso dimora nel pozzo. Parlava con cognizione di causa. Sapeva bene come funzionava il mondo la fuori in quel momento, quindi la sua previsione era la più attendibile e discosta da quella antica e rinsecchita di Mondo. 

<< - E non siamo noi a star qui da una vita? - domandò. >>

Miranda invece dal canto suo, già fantasticava e tuonava su un rinnovamento del pozzo: alla fine non avrebbero avuto diritto ad un rinnovamento per il solo fatto di essere i più antichi residenti del pozzo?

Cosa avrà deciso, alla fine il Sistema? Avrà trovato un accordo coi recalcitranti condomini o tutto sarà stato fatto senza tenere conto della loro pregiatissima opinione?

Non vi resta che immergervi nel pozzo, in punta di piedi e senza fare rumore, per indagare tra le scorribande della grande famiglia allargata di Mondo. 

L'invito alla riflessione sul senso della vita terrena e nell'aldilà viene spontaneo, senza forzature, accompagnato da una scrittura incalzante e scevra di ogni superfluo. 

Botta e risposta secchi, senza divagazioni, conducono il lettore in  un ''mondo'' etereo ma reale, in cui non conta più il materiale ma l'essenza. 

La memoria storica dell'epopea di una grande famiglia che continua a vivere oltre il terreno, in un ''pozzo'' diventato condomino, circolo ricreativo e focolare domestico, vi accompagnerà tra loculi e vialetti, con un sorriso stampato in faccia e una risposta tagliente da aggiungere alle elucubrazioni di Mondo. 

Senza rendervene conto sarete traghettati soavemente alla fine del romanzo e vi sembrerà di far parte di quello strampalato assembramento di anime in tempesta, che solo post mortem, hanno saputo ricrearsi un mondo meno sterile di quello umano, pur restando attaccati, senza esserne padroni, ai valori e ai sentimenti terreni.

Premiata Impresa Paradiso, se pur scorrevole e divertente, non è un romanzo facile da metabolizzare e da recensire, proprio per la sua intensità concentrata in pochi capitoli. 

Lo stile irriverente è schietto e veloce, accattivante, sempre un passo avanti al lettore, ma lo spirito orgoglioso di ogni personaggio saprà catturare gli animi più esigenti e alla ricerca di una lettura piacevole e innovativa pur nella sua brevità, punto forte della storia.

Sperando che la storia vi abbia incuriosito, lascio a voi scoprire di più, ricordandovi che potete acquistare il romanzo al link che vi ho lasciato nella scheda tecnica.

Buona lettura,


Tania C.



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