venerdì 21 giugno 2019

Recensione di CHIEDI ALLA NOTTE di Antonella Boralevi - Ed. Baldini+Castoldi




CHIEDI ALLA NOTTE

Antonella Boralevi
Ed. Baldini+Castoldi aprile 2019
Copertina flessibile
Pag. 552
Genere: Thriller/Noir
€ 21,00
Ebook disponibile


CONOSCIAMO L'AUTRICE

Antonella Boralevi - Foto dal web -


Antonella Boralevi, stella del firmamento letterario italiano, ha conseguito la laurea in Filosofia del linguaggio. Ha fatto della scrittura la sua ragione di vita, essendo nella sua natura raccontare storie. Al suo attivo ha la pubblicazione di 21 tra romanzi, racconti e saggi. 
Chiedi alla notte è una nuova avventura della coppia Alfio ed Emma, protagonisti del best seller La bambina nel buio. 
Per chi volesse approfondire la conoscenza dell'autrice, lascio il link dei suoi siti e il suo indirizzo mail, in caso voleste scriverle.


TRAMA

Ciascuno di noi può diventare un altro. Un altro che fa paura.

E' il 29 agosto 2018. Venezia è splendente, avvolta nell'eleganza della Serata di Gala della Mostra del Cinema. 
Red Carpet, Star, limousine e champagne, fotografi. E poi lei, la protagonista indiscussa e ammaliatrice del Film di Apertura: Vivi Wilson. 
Ma un'ombra nera e inquietante avvolge nelle sue spire la serata, vibrando con una melodia di ansia in crescendo, pagina dopo pagina.
Verità inaccessibili nascoste nell'ombra stanno per essere violate.
La stella Vivi, luminosa e brillante, sta per spegnere la sua luce proprio quella sera. Il giorno dopo, sull'elegante spiaggia del Lido, saranno ritrovati i poveri resti ridotti ad un mucchietto di stracci laceri.
La sua morte si fa mistero.
A seguire le indagini Alfio, l'affascinante commissario  siciliano sciupafemmine. Sarà un'indagine al cardiopalma per il bel commissario: il suo cuore ha appena perso un colpo. Il colpo perso ha un nome e un volto: Emma. L'inglesina che gli ha rubato il cuore impossessandosi della sua anima è tornata in veste di avvocato di Netflix, produttore del film. 
Emma è ospite nella meravigliosa Villa di una affascinante e misteriosa Contessa.
Emma e Alfio sono due anime che si cercano . Due vite sospese,
Le trame del destino giocano con loro e col marcio che impasta le vite dei ricchi.
Saltare nel buio è un'emozione che vivranno insieme.
Tre indiziati, tre confessioni che fanno spavento.
Ma per arrivare alla verità manca una riga.
Quella nascosta nella voce sopita di un Passato che sprigiona le sue urla.


IMPRESSIONI

Conosco Antonella Boralevi da anni, ed è sempre stata, per me, sinonimo di classe, grinta e umiltà. Una donna delicata che sa arrivare al punto senza mai cadere nel volgare o nel kitch. Quando contattai Baldini+Castoldi, candidandomi per collaborare con le mie recensioni, l'addetta all'Ufficio Stampa mi propose subito, vista l'imminente uscita, Chiedi alla notte della Boralevi. Accettai entusiasta, forte della pubblicità che avevo letto qua e la sul web e incuriosita dalla trama che ha per protagonisti una coppia nota a chi segue l'autrice: Alfio e Emma, i protagonisti de La bambina nel buio. Ho atteso un pochino prima di averlo, poi la grandissima Giulia , addetta di Baldini+Castoldi, come sempre disponibile e gentile, me lo inviò. Dopo una full immersion tra le Calle, i ponti e i misteri di Venezia, l'ho recensito per voi, sperando di invogliarvi alla lettura.

"La musica è cessata. Non ci sono più né la viola né il pianoforte. Sono svaniti. Come il paradiso dove ho abitato per un giorno e una notte soltanto, qui, a Venezia. Un anno fa. Un secolo fa."

E' passato un anno dal caso della piccola Moreschina, conosciuta in La bambina nel buio. E' il 29 agosto 2018 e Venezia rinnova il suo look vestendosi a festa per la Serata di Gala della Mostra del Cinema. Tutto splende, luccica e irradia luminosità. Numerose star sfilano lungo il Red Carpet per il loro attimo di celebrità. Tra tutte c'è lei, la rivelazione del momento. La Star con la S maiuscola che stampa, tv e cinema si contendono: Vivi Wilson.

"Sola, circonfusa dalla aureola sfolgorante del riflettore puntato su di lei, apparve una creatura fatata. Sembrava svanire dentro la luce. E scintillava. E successe qualcosa di imprevedibile."

Vivi Wilson, reginetta indiscussa della serata, sta per coronare il suo momento di gloria sul palco, dove le verrà consegnato il premio per il film vincitore del Gala della Mostra del Cinema. Brilla Vivi, di luce propria, capace di catturare e ammaliare, come Medusa, qualsiasi persona  che si trovi al suo cospetto. 
Ma lo sfavillante luccichio, come per molte stelle o moderne Cenerentola, è destinato a durare il tempo di una notte: la mattina dopo il cadavere di Vivi verrà ritrovato sulla spiaggia del Lido, emaciato, grigio, spento, avvolto dal livore post mortem. 
La stella si è spenta, ha smesso di brillare per mano di qualcuno spinto dal desiderio di far calare il sipario sullo splendore della serata appena trascorsa. 
Il caso, all'apparenza sembra semplice: suicidio. 
Ma una brillante Coroner, grazie alla sua scrupolosità, non metterà fine al caso archiviandolo come sucidio. Una seconda autopsia è pronta, ora può consegnare la verità e a far giustizia sulla povera Vivi, uccisa brutalmente e gettata in mare.
Chi odia così tanto Vivi da averla uccisa?
Quella sera Vivi, tra i tanti personaggi che le sono ronzati attorno, ha avuto modo di conoscere Emma, scambiando parole gentili e di ammirazione verso la donna, tornata a Venezia col fidanzato proprio per assistere alla serata.
Emma è cresciuta, sembra essersi lasciata alle spalle le emozioni di un anno fa. Lavora come avvocato per Netflix, produttore del film di Vivi, ha un fidanzato e sembra aver dimenticato il fuoco che ardeva la sua anima per Alfio.

"Stronzo di un inglese stronzo. E' uguale. E' un'altra. l'ho capito quando i nostri sguardi si sono trovati. Sento un rigurgito di rimorso. Perché lo so. Sono io. E' colpa mia tutta la sua tristezza.Una immagine mi lacera il cervello. Siamo due naufraghi dentro la stessa tempesta."

A questo punto Emma potrebbe anche ripartire, ma la misteriosa Contessa Morosini, che la ospita a Villa La Furibonda, la avvolge col suo  mantello protettore convincendola a fermarsi ancora per un po' di tempo.
La decisione di restare metterà Emma sulla strada di Alfio, chiamato ad indagare sul'omicidio di Vivi Wilson. Nonostante sia passato un anno e nonostante Emma sia accompagnata dal fidanzato, non sembra felice. E Alfio lo sa, lo sente bruciare dentro come un fuoco. E' lui la causa della sua infelicità, ma è pronto a farle ritrovare il sorriso, unendosi a lei nelle indagini sull'omicidio.
Nella coralità dei  capitoli che si susseguono narrati dalla voce ora di Emma, ora di Alfio e dell'autrice, i torbidi intrighi del mondo patinato del cinema sembrano svelarsi portando in luce scioccanti, spesso imbarazzanti scoperte. Sospetti e accuse si avvicendano rimbalzando tra il regista del film, un uomo che ha visto tempi migliori, ormai sulla via del declino artistico e umano, una produttrice pronta a scendere a patti col Diavolo pur di fermare l'inesorabile passare del tempo e soddisfare i suoi isterismi, e l'attore giovane ma un po' bonaccione. 
Vivi Wilson è veramente la Casta Dea che tutti ammirano o è solo un personaggio splendidamente recitato ma che rivela un profondo disagio smessi i panni?
Cosa nasconde Villa La Furibonda nelle segrete della sua anima?
Avvolti dal buio della notte, Alfio ed Emma si ritroveranno ad indagare in una sorta di gioco degli specchi, nel quale tutti recitano un ruolo, in fondo Venezia è il Paese delle Maschere, indossate per far credere ciò che non è.

"Ci baceremo. E poi faremo l'amore. Come si fa l'amore, dopo i funerali, per sentirsi vivi. Non so cosa sarà di noi. Ma ora siamo qui, abbracciati nell'oro della sera."

Un passato di menzogne incombe sul presente di apparenze, mescolando le carte, ma dal buio la luce della verità, seppur crudele, sta per rischiarare le indagini di Emma e Alfio, facendo ritrovare ed avvicinare le loro anime inquiete, facendole brillare di una vivida luce che illuminerà il loro amore dopo tanto buio.
Un noir, questo della Boralevi, che non stanca, invoglia a scavare nel marcio sapientemente nascosto nel mondo patinato del Cinema. L'autrice, con una delicatezza quasi poetica, ed uno stile semplice e trascinatore, è riuscita a  non far cadere nello stucchevole un thriller dalle note "rosa".
Un altro trofeo, un piccolo nuovo gioiello per la Boralevi ed un must have della nostra estate, da gustare piacevolmente sotto l'ombrellone o nelle calde notti estive che profumano di gelsomino.
Buona lettura, 
Tania C.

Ringrazio Baldini+Castoldi per la copia omaggio




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