martedì 20 ottobre 2020

Recensione NELLE PROFONDITÀ DEL LAGO di S.K. Tremayne Ed. Garzanti

NELLE PROFONDITÀ DEL LAGO




S.K. Tremayne

Ed. Garzanti

Uscita 15 ottobre 2020

Pag.336

Collana Narrativa straniera

Serie Novità in Libreria

Traduzione Claudia Marseguerra

€ 17,90 Cartonato

Ebook disponibile


CONOSCIAMO L'AUTORE

S.K. Tremayne . foto dal sito https://sktremayne.com/about/

S.k. Tremayne nasce nel Devon ma vive insieme alle due figlie a Londra. 

Scrive per giornali e riviste internazionali.

Tra le sue opere il thriller pubblicato da Garzanti nel 2015 La gemella silenziosa, suo romanzo d'esordio che ha ricevuto i favori del pubblico e della critica. Sull'onda del successo dell' sfavillante esordio, nel 2016 sempre per Garzanti pubblica Il bambino bugiardo, thriller psicologico che ne consacra il successo.

Il 15 ottobre 2020, per Garzanti, esce la sua nuova fatica, Nelle profondità del lago, un thriller psicologico che lascia col fiato sospeso sino alla fine. 

TRAMA


Kath, si risveglia in ospedale in una glaciale giornata d’inverno. È miracolosamente scampata ad un orribile incidente del quale non ricorda nulla. Lei vuole solo tornare a casa dal marito Adam e dalla figlia Lyla, le persone che più ama al mondo. Una volta tornata nella sua casa immersa nel silenzio della brughiera del Dartmoor, nulla è più come prima dell’incidente. La tranquillità del passato è scomparsa. Adam è distaccato e sfuggente, chiunque la conosca continua a ripeterle che il suo non è stato un incidente ma un tentato suicidio.
Per Kath è impossibile crederci: non avrebbe mai potuto abbandonare la figlia, così dipendente dal suo affetto e dalle sue cure. Ma anche Lyla sembra essere cambiata, è diventata indecifrabile e continua a chiederle “perché lo hai fatto mamma, non mi vuoi più bene?”, continuando a ripetere di vedere la sagoma di uomo nella brughiera che le sta osservando ed è identico ad Adam.
Kat inizia così a dubitare di tutto e tutti, anche di sé stessa, in balia di una memoria che continua a confondere i suoi ricordi e a tradirla. Ma la donna sa bene che non deve lasciarsi sopraffare dalla paura e deve combattere per trovare la verità su quello che é realmente accaduto la notte del suo incidente.
È l’unico modo per uscire dall’incubo che ha risucchiato la sua vita senza che lei ne fosse consapevole.
S.K. Treyman grazie a La gemella silenziosa e Il bambino bugiardo è diventato un fenomeno internazionale. I suoi romanzi, grazie ad un portentoso passaparola hanno scalato le classifiche più importanti e sono stati tradotti con alta percentuale di gradimento in tutto il mondo.
Col suo nuovo romanzo, inquietante e suggestivo, attraverso mezze verità e sorprendenti colpi di scena, l’autore fa crollare qualsiasi certezza convincendoci che, certe volte, è meglio non fidarsi di nessuno.
Nemmeno di noi stessi.

 



 

IMPRESSIONI

Qualche giorno fa, grazie a Linda di Garzanti, che ringrazio per la copia inviatami, ho avuto l'opportunità di leggere l'ultimo romanzo, di quello che è diventato uno dei miei autori stranieri preferiti: S.K. Tremayne. 

Dopo essersi confermato nel firmamento dei maggiori autori internazionali con La gemella silenziosa e Il bambino bugiardo, il 15 ottobre 2020 esce Nelle profondità del lago, un thriller psicologico con interessanti velature horror. 

L'ho letto in una notte, rapita dall'atmosfera suggestiva che traspira da ogni pagina, complice un tempo freddo e incerto e la luce tremolante del mio e-reader. Incollata alle pagine quasi fino all'alba, trattenendo il respiro capitolo dopo capitolo, ad alta tensione.

Mai avrei pensato mi potesse coinvolgere così tanto da sentire il vento della brughiera  sulla pelle e il crepitio dei fuochi programmati del Dartmor a riscaldarmi dopo qualche colpo di scena.

Mai avrei pensato che un romanzo del genere potesse trattare un argomento come l'autismo in maniera tanto profonda e delicata. 

Veramente curato e approfondito sotto ogni aspetto, questo nuova opera di Tremayne,  mi ha piacevolmente sorpresa.

Il romanzo è suddiviso in capitoli, alternati dalla narrazione in prima persona dalla voce di Kath e dell'autore, legati dall'avvicendarsi dei ricordi frastagliati riemersi dalla memoria della donna, all'isolamento sempre più serrato di Lyla e alle bugie del fratello Dan e di Adam.

Un linguaggio semplice e scorrevole, dialoghi brevi e intensi, intervallati da accurate e suggestive descrizioni paesaggistiche e da piccoli brividi lungo la schiena, fanno si che le 336 pagine scorrano via veloci arrivando  con nostalgia ai ringraziamenti finali.

<<Sono sopravvissuta a un incidente potenzialmente mortale e sono decisa a elencare le mie benedizioni, come fossi una bimba che conta sulle dita.>>

Kath è una giovane madre e moglie, reduce da un brutto incidente che l'ha fatta finire con l'auto nel lago Burrator  dal quale ne è uscita salva ma con un lieve trauma cranico che le ha comportato un'amnesia temporanea. 

All'apparenza felice, Kath vive in affitto in un cottage isolato nel mezzo della splendida brughiera del Dartmor.

La scelta di vivere isolati in mezzo alla natura è in parte dovuta al fatto che la madre di Kath,  morta di cancro, nella follia degli ultimi giorni di vita lasciò la casa e tutti i suoi averi più importanti a Dan, il figlio prediletto e a Kath solo inquietanti statuette e bamboline rituali provenienti dai suoi viaggi in paesi mistici. 

Adam, il marito ha speso tutto ciò che aveva per pagarsi le cure di una lunga malattia ma, essendo un ranger, come tale, deve vivere in brughiera, così la famiglia ha dovuto ripiegare su quel piccolo e accogliente cottage in mezzo ai boschi, l'unico alla loro portata finanziaria. Ma c'è un motivo ben più importante che ha costretto la famiglia ad isolarsi in mezzo ai lunghi inverni di gelo e nebbia: Lyla.

<< Non vuoi che passi il tempo a mettere in fila gli uccelli morti? Mi stai dicendo che non è un comportamento appropriato?>>

La loro amata figlia di nove anni, bellissima con quegli occhi azzurri e i folti capelli scuri del padre e dalla delicata pelle diafana, è una bambina che soffre di un autismo ancora non diagnosticato per scelta dei genitori, soprattutto di Adam, ma identificato come Asperger. 

È una bambina speciale, che ama la natura tanto da viverla sulla pelle, ama le leggende che ruotano attorno alla brughiera e ama anche la solitudine nella quale i coetanei l'hanno confinata, additandola come la bambina  ''strana che fa versi strani come le scimmie''. 

I suoi migliori amici sono i suoi cani, i suoi angeli custodi che la seguono in ogni sua escursione nella brughiera e vegliano il suo sonno.

Lyla è anche molto sensibile e, ogni emozione forte, la manifesta con una gestualità delle mani molto marcata, simile al battito d'ali di un uccello, un movimento definito ''stimming''. 

L'anomala manifestazione delle sue emozioni non fa altro che isolarla e chiuderla sempre più in se stessa,, nel suo mondo fatto di lunghe passeggiate nella brughiera alla ricerca di insetti rari o fiori particolari.

Dopo l'incidente di Kath, la piccola Lyla sembra essere peggiorata, ancor più chiusa in se stessa, passando intere giornate a disegnare strani simboli satanistici con uccelli morti a causa del gelo della brughiera. 

Dove avrà visto e quei simboli così inquietanti? E perché continua a cantare la canzoncina su una morte prossima, associata al suicidio di Kitty Jay, la giovane suicidatasi molti anni prima, dopo aver scoperto una gravidanza inattesa. 

Sul principio Adam e Kath sembrano non preoccuparsi più di tanto, ma quando la bambina comincia a chiedere alla madre il perché quella notte si è gettata nel lago, la madre comincia a preoccuparsi. 

Il suo è stato un incidente, lei non si è gettata nel lago. Perché sua figlia ha questa idea in testa? Perché crede che lei, sua madre, non la ami più e soprattutto perché ha cominciato ad avere un atteggiamento ostile verso il padre che la ama più della sua stessa vita?

Kath, su insistenza del marito che le chiede di farsi aiutare per conoscere finalmente cosa veramente accadde la notte maledetta, viene a sapere dalla cognata Tessa,  psicologa, che la notte dell'incidente, in realtà lei ha tentato di uccidersi gettandosi con l'auto nel lago. 

Nessuno riusciva ancora a spiegarsi il perché e questo aveva infierito non poco sull'emotività fragile di Lyla.

Da quel momento per Kath inizia un calvario ancora più doloroso dell'incidente. Lei non è pazza come vogliono farle credere. È vero, sua madre era una donna molto eccentrica, amante della stregoneria e delle antiche leggende sulla brughiera, faceva uso di stupefacenti e alcol,  amava sedurre gli uomini,  ma lei non è sua madre e mai si sarebbe suicidata, a meno che non fosse stata costretta da qualcosa o qualcuno. E non avrebbe, per nessuna ragione dipendente dalla sua volontà, lasciato sola Lyla. 

Anche Adam, nel frattempo,  iniziò a tenere  un atteggiamento strano, schivo, ambiguo e Lyla, pur amando il padre, accortasi del cambiamento, sembrava essergli ostile, quasi covasse del rancore.

Sempre più spesso raccontava di vedere un uomo identico al padre, anzi era proprio lui, che osservava lei e la madre, nascosto nella nebbia della brughiera o nel buio, dietro le finestre di casa. Succedeva sempre quando Adam diceva di essere al suo lavoro, tra i tor e i menhir del Dartmor. 

Brughiera del Dartmor e in lontananza il Tor. Foto dal web

L'accurata e dettagliata descrizione dei luoghi e dell'atmosfera sono talmente realistici che, mentre stavo leggendo, mi sembrava di sentire l'umidità della nebbia entrarmi nelle ossa mente calava la cappa scura della notte. Tremayne ha ricreato un'atmosfera perfetta, talmente palpabile al punto di farmi sentire i brividi scaturiti dalla tensione ad ogni capitolo. 

È stato facile immedesimarsi nel dolore e nelle paure di Kath, nella sofferenza di Lyla, quasi una forza magnetica mi avesse risucchiata lungo ad ''Hobajob'', la foresta dei pony selvatici dove Lyla amava trascorrere le sue giornate.

Pony Dartmor - foto dal web -

Con l'aggravarsi dei sintomi dell'Asperger, che spinge la figlia ad isolarsi nel suo mutismo e ad odiare il padre e con le accuse da parte del marito sul suo tentato suicidio, Kath è sempre più decisa a far luce su quanto avvenne quella notte.


Lago Burrator

Kath inizia così a far luce nel buio della sua amnesia grazie all'aiuto di Tessa, la quale, con delle tecniche psicologiche mirate, riuscirà a far aprire qualche piccola fessura tra i suoi ricordi confusi.

<< Una brezza gelida increspa le acque di Burrator, sollevando le pieghe nere che vanno ad infrangersi contro i mattoni. Poi si attenua e la calma immobile ritorna. Come se il mondo stesse aspettando che io sistemi le cose.>>

Ma per Kath ricordare significa anche fare nuove scoperte che potrebbero compromettere la vita di altre persone. Come quella di suo fratello Dan, il primo ad essere accorso da lei dopo l'incidente. 

C'è però qualcosa che non torna. 

Lei quella notte stava scappando da Dan ed aveva paura. 

Lui sta mentendo a tutti, ne è sicura, ma non riesce a ricordare perché.

E anche Adam mente quando dice di non essere lui a spiarle. A rischio di distruggere il matrimonio Kath vuole la verità,  perché Lyla lo ha visto nascosto tra la nebbia davanti a casa, lo ha visto il giorno che erano andate a Hobajob ed avevano fatto quella macabra scoperta e lo ha visto anche la notte in cui lei aveva tentato il suicidio. 

Erano insieme macchina e le stava urlando contro. Suo padre stava facendo qualcosa di brutto a sua madre, qualcosa che poi l'ha spinta a buttarsi nelle acque gelide del Burrator per lasciarla per sempre orfana. E una notte, dopo essere scomparsa misteriosamente per poi essere ritrovata nella brughiera, vicino ai menir addormentata e protetta dai pony selvatici, Lyla lo caccia.



Menir nella brughiera di Dartmor - foto Wikipedia -

Non lo voleva più con loro in casa, doveva andarsene, perché lei  aveva paura di suo padre pur amandolo ancora tanto. 

Per Adam non resta che allontanarsi, pur continuando a vegliare da lontano sulla sua famiglia diventata così ostile. Ama ancora Kath, ma la odia anche per quello che ha fatto col suo tentato suicidio, allontanando da lui la sua adorata figlia. 

Sa anche che probabilmente Kath non è pazza, ma ultimamente  si comporta in modo strano, affermando di aver visto la madre morta da tempo, le cui ceneri sono state sparse sulla tomba di Kitty Jay, alla fermata dell'autobus e di averne sentito la voce in chiesa, davanti alla vetrata dell' "Uomo verde". 

Ma sa anche che lui stesso ha un segreto terribile che non può confessare.

Cosa sta succedendo a Kath, sono veramente le conseguenze del trauma cranico che ha avuto la notte dell'incidente a farle vedere e sentire il fantasma della madre o sta impazzendo? 

Era veramente Adam l'uomo che Lyla ha visto spiarle dalla brughiera e che quella maledetta notte era in auto con lei?  L'ha veramente violentata prima di spingerla a suicidarsi? Perché aveva paura di Dan tanto da scappare via e perché il fratello ha mentito? Che tipo di relazione c'era tra la suicida Kitty Jane e sua madre?

Troppe domande alle quali dare una risposta ragionevole e Kath non si fida più, la sua memoria fa ancora troppa acqua, non può fidarsi nemmeno  di Tessa che sta lottando per il suo matrimonio in crisi a causa delle bugie di Dan.

Solo Lyla sempre rinchiusa nel suo mondo, sembra essere sicura di ciò che ha visto e Kath sa che la figlia non mente. Se vuole scoprire la verità deve fidarsi di Lyla... 

Come ogni thriller che si rispetta, cari lettori, lascio a voi scoprire cosa succederà a Kath e alla sua famiglia. Vi assicuro che sarà un viaggio carico di adrenalina e ricco di colpi di scena che nessuno potrebbe mai immaginare.

Il mio consiglio è di correre in libreria o scaricare dall'apposito store una copia di Nelle profondità del lago e immergervi insieme a Kath e Lyla nella fitta nebbia della brughiera per sciogliere il mistero che aleggia sul lago Burrator.

Se amate il brivido e le atmosfere suggestive, è il romanzo che fa per voi, soprattutto adesso che sta arrivando Halloween.

Sperando di avervi incuriosito, vi lascio in compagnia di Kath e Lyla.

Buona lettura,

Tania C.










 

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