La segretaria
Renée Knight – autrice de La vita perfetta –
Edizioni PIEMME € 19.50
pag.305
Uscita novembre 2018
Trama
La persona più pericolosa in
questa stanza è lei, la segretaria.
Christine Butcher è una madre di
famiglia, ma ancor prima è una segretaria. La tua segretaria o personal
assistant, usando termini moderni. E di lei ci si può fidare, le si può
affidare a piene mani la propria vita. Ti osserva. Ti ascolta. Sa tutto di te.
Mina Appleton è la sua datrice di
lavoro. Una donna che affida se stessa e la catena di supermercati più etica
del Paese, nelle mani sicure e sapienti di Christine. D’altronde, come farebbe
senza di lei? Christine è insostituibile, l’ombra che la seguiva fedelmente
mentre si stava insediando a capo dell’impero familiare, senza scrupolo alcuno
per l’estromissione del padre, Lord Appleton, da sempre alla presidenza dell’azienda.
Christine, assunta in principio
come segretaria condivisa dall’anziano padre di Mina e dalla donna stessa,
giorno dopo giorno, manovrata dall’invisibile fil rouge della manipolatrice
Mina, finirà per diventarne devota seguace, mettendosi a sua completa dedizione
in primis e al conseguente lavoro poi, annientandosi come madre e donna. Ma a
quale prezzo tutta questa devozione? Quanto durerà e, soprattutto, dove
arriverà la lealtà di Christine? Quanto saranno al sicuro i torbidi segreti
aziendali e personali affidati all’efficiente e devota segretaria?
La troppa sicurezza di Mina
Appleton comincerà a vacillare e i ruoli si invertiranno, da burattinaia
diventerà burattino nelle mani di Christine, quella segretaria insostituibile
ma sottovalutata, quasi un’amica, anche
se non nel senso puro della parola, nella quale aveva riposto tutta la sua
fiducia e vita. Come riuscirà, Mina, ad affrontarla, a fare in modo che nulla
trapeli dalla bocca di Christine.
---------
Un thriller psicologico, questo di Renè Knight, narrato in
prima persona dalla voce di Christine Butcher, la segretaria affidabile e
devota, pronta a rinnegare il suo vissuto per compiacere, in cerca di
approvazione e di ’’un posto al sole’’, la sua datrice di lavoro, Mina.
Christine, giovane madre di famiglia, non particolarmente bella ne
affascinante, ma intelligente e scaltra, donna in carriera che crede di sapere
ciò che vuole.
Mina 15 anni più di Christine, donna minuta, affascinante,
sempre elegante, ricca e senza scrupoli. All’apparenza una sorta di ‘’Iron
lady’’, ma fragile e vuota se lasciata a se stessa.
Due donne, quasi due amiche,
affidano la propria vita l’una nella mani dell’altra.Due personalità
narcisistiche. Da una parte Christine, n.p. (narcisista patologica) covert, sempre
assertiva, remissiva e completamente votata al compiacimento della overt Mina,
ma soprattutto in cerca della propria standing ovation.
Due donne che si usano, si manipolano, si amano e si odiano,
pronte a difendersi reciprocamente per poi sputare fango una sull’altra. Sarà
una dura lotta quella tra Christine e Mina. Chi soccomberà a chi? Lo scoprirete
solo leggendo …
Non conoscevo Renè Knight, ma non appena ho visto La
Segretaria in libreria, a pelle, ne ho sentito il richiamo alla lettura. Acquistato
dopo uno sguardo veloce della quarta di copertina, consapevole che non sarebbe
stato un buco nell’acqua, appena arrivata a casa mi sono immersa nella lettura
finendolo in una notte. L’autrice sceglie la narrazione in prima persona, dando
voce alla protagonista, appunto la segretaria. Ambienta il romanzo in uno
spazio temporale di 18 anni, partendo dal 1995. Gli scenari spaziano dagli
uffici moderni e asettici di uno skyline londinese, alla campagna verde e dolce della
periferia. Il lettore non ha modo di annoiarsi grazie alla freschezza e alla
semplice ricchezza delle parti descrittive, avvolte da un incalzante alone di
mistero che incatena alle pagine sino a notte fonda pur di scoprire i torbidi
retroscena di due vite all’apparenza perfette.
Capitolo dopo capitolo si arriva
all’ultimo, quello decisivo, che lascia orfani di personaggi che hanno saputo
insediarsi nel quotidiano del lettore.
Un romanzo autoconclusivo che, se mi chiedessero di
descriverlo come una pietanza, lo definirei Miele di castagno, dal sapore forte,
deciso, dolce quanto basta ma con un leggero retrogusto amaro…
Cosa aspettate, mettete a bollire l’acqua per una buona
tazza di te o tirate fuori il ghiaccio per un whisky on the rock, sprofondate
nella vostra poltrona preferita e immergetevi tra le pagine di questo thriller
dove nulla è come appare …
Tania
#giallo #thriller #segretaria #amaro #cellulare #computer #campagna #londra #viaggi
Nessun commento:
Posta un commento