mercoledì 30 gennaio 2019

Recensione di 13 ANNI DOPO DI KERRY WILKINSON



TREDICI ANNI DOPO

Kerry Wilkinson
Ed. Newton Compton pag.331
Copertina rigida
Euro 9.90
Ebook disponibile

CONOSCIAMO L’AUTORE

Kerry Wilkinson è uno scrittore di thriller, bestseller dall’Inghilterra a Singapore con un milione di copie vendute in tutto il mondo. Originario di Somerset, passò la maggior parte della sua vita nel nord Inghilterra. Ogni tanto può capitare di essere a corto di idee, in quel caso inforca la sua bici per lunghe passeggiate ispiratrici o, indossato il grembiule, sforna dolci.     
13 anni dopo è il primo romanzo pubblicato in Italia da Newton Compton. 
Per chi volesse approfondire la conoscenza dello scrittore puo’ visitare il suo sito al seguente link http://kerrywilkinson.com/


TRAMA

’ Vorrei rivelarle il mio nome, ma le parole non riescono ad uscirmi di bocca – e comunque non ne ho bisogno ’’

Olivia Adams è una bambina di sei anni quando, dal giardino di casa dove sta giocando, in una tranquilla cittadina della periferia londinese, scompare nel nulla senza lasciare traccia, se non qualche confusa e ambigua testimonianza.
Tredici anni dopo la tragica scomparsa della piccola, una ragazza fa la sua comparsa in città asserendo di essere proprio Olivia Adams, la bambina scomparsa.
Si presenta nel bar dove lavora la madre Sarah, la  quale non ha nemmeno un momento di esitazione nel riconoscere la figlia che non ha mai smesso di cercare. La donna lascia trasparire solo in parte la felicità riguardo al ritorno della figlia,  mantenendo però il  distaccamento di chi, ormai, deve iniziare a rassegnarsi agli eventi della vita e la freddezza di chi non vuole confrontarsi con gli scheletri sepolti in un armadio appartenente al passato.

“I nostri sguardi si incrociano per un attimo: scorgo la sua anima, e capisco che, più di ogni altra cosa, io sono la figlia di mia madre”

Olivia racconta la sua storia alla madre. La storia di un rapimento, celata negli archivi della sua memoria di bambina e che solo da poco è riaffiorata insieme ad altri ricordi del passato.
A prima vista la storia raccontata da Olivia sembra plausibile, se non fosse per alcuni punti oscuri: dove ha vissuto sino ad allora la ragazza, in quale modo? Cosa è realmente accaduto in quel giardino nella canicola del pomeriggio della scomparsa? Cosa nascondono il buco temporale di due anni e alcuni ‘’vuoti’’ della vita di Olivia?
Cercando di far luce sull’alone di mistero che circonda la ragazza che sostiene di essere la bambina scomparsa 13 anni prima, qualcuno non è contento del suo ritorno perché questo significa portare alla luce segreti rimasti sepolti per troppi anni …


IMPRESSIONI

Il mio fidanzato è un lettore vorace, ma abbiamo gusti differenti. Mi passò 13 anni dopo convinto che mi sarebbe piaciuto, in quanto il romanzo si presentava fuori dai canoni del classico thriller ricco di suspense: non sbagliava, anche se non è il genere che preferisco.
Sin dalle prime pagine, narrate dalla voce di Olivia, mi sono ritrovata coinvolta nella sua accattivante e misteriosa storia.
Pagina dopo pagina, con un linguaggio semplice ma intrigante, capace di incuriosire chi legge, prendeva forma la storia della bambina scomparsa, compianta e commemorata dai cittadini in parallelo alla nuova Olivia, la bambina ormai giovane donna con un passato lacunoso su cui fare luce.
Nessun capitolo scontato o prevedibile, conduce il lettore sino alla fine, dove finalmente, vengono svelati i retroscena torbidi di tutto quello che ruota intorno alla vita di Olivia. In ogni capitolo nuovi indizi, nuovi retroscena che sconvolgono la storia rimettendo tutto in gioco.
Come ho detto all’inizio, il romanzo si presenta come thriller, anche se, durante lo snodarsi della storia ricca di dettagli e descrizioni, potrebbe sembrare, forse, un romanzo drammatico. La storia  inizia dalla fine, ovvero dal ritorno di Olivia, sottoforma di un racconto quasi a tinte rosa e drammatiche, ma sarà solo negli ultimi capitoli che l’autore svelerà la vera natura thriller. Anche se potrebbe sembrare uno scivolone dello scrittore, il lettore non ne resterà deluso. L’autore poteva forse mettere un po’ di suspense in più, ma probabilmente è stato volutamente scritto in toni soft, in modo da depistare anche il più bravo dei Sherlock Holmes …

Abbinare questo romanzo ad un cibo mi è un po’ difficile, vista la sua natura multiface. Potrei azzardare a dei tacos messicani, delicati al primo assaggio ma esaltano il loro gusto con l’aggiunta di salsa piccante e queso (formaggio) fuso.
Buona lettura Tania C.


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