venerdì 25 dicembre 2020

Recensione IL VIAGGIO PIÙ BELLO Alex Bellini - Ed. Chiarelettere -





IL VIAGGIO PIÙ BELLO

Alex Bellini

Ed. Chiarelettere

Anno di uscita Ottobre 2020

Formato Brossura

Collana Reverse

Pag. 144

€ 15


    CONOSCIAMO L'AUTORE

Alex Bellini - foto da Facebook https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fbellini.alex.1%2Fphotos%2Fd41d8cd9%2F10155744423167980%2F&psig=AOvVaw2cLUnI9N4MGS3T5KEcxohy&ust=1608817353734000&source=images&cd=vfe&ved=0CAMQjB1qFwoTCMj3meqd5O0CFQAAAAAdAAAAABAS

Alex Bellini viene alla luce in Valtellina nel 1978.

Da sempre lo sport, in tutte le sue forme ed accezioni, è la sua ragione di vita.

Nel 1999 fu selezionato per partecipare alle selezioni nazionali del Camel Trophy di Tonga.

Dal 2000 al 2001 corre le prime maratone tra cui la New York City Marathon e la Marathon des Sables, corsa di circa 280 km, in 6 tappe, fatta a piedi in autosufficienza, attraverso il deserto del Sahara marocchino.

Il 2002 lo vede volare fino  in Alaska per partecipare all´Iditarod, la famosissima corsa con i cani da slitta. La  gara la concluderà in 9 giorni dopo aver percorso a piedi 600 km trainandosi una slitta in vetro resina.

Nel 2003 torna in Alaska per partecipare all’edizione dell’Iditarod più lunga, 1400 km corsi per la maggior parte all'interno del fiume Yukon. Bellini concluderà la gara in 27 giorni e con 10 kg di peso corporeo in meno.

Il 18 settembre 2005 parte da Genova, a bordo di Rosa di Atacama II, imbarcazione a remi di 7 metri e mezzo, senza barca d’appoggio. Superando situazioni impossibili da prevedere riesce a raggiungere con la sola forza delle proprie braccia, Fortaleza, nel Nord Est del Brasile dopo 226 giorni e 10.000 km di mare.

Il 21 Febbraio 2008 parte da Lima, in Perù, per attraversare in solitaria l'Oceano Pacifico a remi. Una nuova prova di resistenza fisica e psicologica che Alex concluderà con successo il 13 dicembre 2008, dopo 294 giorni e 18.000 km di mare, entrando nelle acque territoriali dell’Australia e segnando il nuovo record di traversata, con esito positivo, più lunga della storia.

Oggi Alex Bellini pilota di mongolfiere ed è un affermato speaker motivazionale, nonché autore di due straordinari libri: “Mi chiamavano montanaro” e “Il Pacifico a remi”.




TRAMA

Le sfide, le difficoltà, i nodi da sciogliere: il viaggio più bello è quello che facciamo dentro di noi, parola di esploratore.

 “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile, sempre.”

La testimonianza di Alex Bellini – protagonista di mirabolanti imprese avventurose come le traversate dell’Atlantico e del Pacifico a remi – è uno strumento valido per disincagliare le nostre vite.  Ci siamo arenati in una crisi senza precedenti eppure “viviamo tempi interessanti”, bisogna solo accettarne la sfida. Ma in che modo? 

Secondo l’autore la prima cosa da fare è quella di evitare di avere paura della nostra stessa ombra, mettendo in discussione i modelli che la società ci impone e quei comportamenti che ripetiamo come se fossimo degli automi. È vero, l’esplorazione interiore non ha l’aria di un’impresa eroica, tuttavia ognuna delle eccezionali imprese di Alex Bellini è stata possibile grazie ad alcune abilità da lui  definite virtù che nulla hanno a che vedere con la forza o la resistenza fisica ma sono il portato di un viaggio verticale dentro di sé, ammorbidendo le proprie rigidità, ascoltandosi profondamente, coltivando la presenza mentale, senza il timore di mostrare la propria vulnerabilità. Guidati dall’intelligenza e dall’esperienza di un grande viaggiatore possiamo anche noi riscoprire abilità dimenticate e soprattutto attivarle. In un momento storico come quello che stiamo vivendo, nessun’altra sfida è più importante, nessun altro viaggio è più bello.


IMPRESSIONI

<< Un nodo è un legame, un intreccio, un laccio, una difficoltà o un problema che non sappiamo come risolvere. >>

Questo pamphlet mi è stato inviato grazie alla disponibilità di Tommaso di Chiarelettere e lo ringrazio per questo bel dono.

Spesso nella vita attraversiamo momenti che io definisco ''limbo''. Periodi in cui non sappiamo spiegare nemmeno a noi stessi cosa ci rende vulnerabili alle difficoltà, alla tristezza, sprofondando nell'apatia o nell'ansia. Durante questo funesto 2020 credo che nessuno di noi sia stato esente da un momento di sconforto, dalla voglia di ''mollare'' e lasciarsi vegetare nel confortevole bozzolo del nostro divano. Non è sbagliato, ogni tanto, staccare la spina per un po', cercando di accantonare per qualche attimo i dubbi e le paure in bilico sul baratro che sembra essere il futuro in continua evoluzione, ma dopo una breve pausa bisogna reagire per andare avanti e, per reagire, bisogna vincere la paura dell'ignoto che ogni trasformazione comporta. 

Ci vorrà tempo e calma, bisognerà imparare a seguire la strada giusta, che non sempre è la più facile da percorrere, ma sarà quella che ci aiuterà ad uscire dalla nebbia che ogni cambiamento comporta. 

Ogni viaggio comincia da un piccolo passo che ci porterà fin dove vorremo arrivare solo se saremo disposti ad ascoltarci e ad eliminare gli ostacoli che impediscono la serenità del nostro animo.

Dopo aver compiuto lunghi viaggi, soprattutto in solitaria e senza appoggi esterni, l'autore quest'anno, a causa dello stop forzato per la situazione sanitaria che ben conosciamo, ha deciso di percorrere un nuovo lungo viaggio: quello introspettivo.

È stato il suo ''viaggio'' più bello, quello  che lo ha aiutato a ritrovare se stesso ed aiuterà noi a riflettere su quello che veramente è importante  durante il viaggio della vita.

In ogni sua impresa Bellini ha dovuto contare non solo sulla sua forza fisica, ma in particolar modo sulla presa di coscienza di sé, sciogliendo tutti quei nodi che ostacolavano la sua scalata verso il cambiamento, superando la paura dell'ignoto.

Per compiere questa sua fantastica impresa non serviranno attrezzature tecnologiche né abiti in materiale tecnico, basterà il nostro abbigliamento comodo e un angolo confortevole dal quale ''partire'' con la lettura di questo pamphlet.

Durante il viaggio Alex Bellini ci insegnerà come sciogliere quei ''nodi, quei macigni sul petto'', che spesso non ci fanno dormire la notte, allontanandoci dal traguardo dei nostri sogni e delle nostre certezze pur facendoci sentire al sicuro e protetti nel caldo bozzolo della loro staticità. 

Le novità, il futuro, ci attraggono, tutti vorremmo guardare e andare avanti con fiducia, ma spesso la paura dell'ignoto prende il sopravvento avvolgendoci nelle sue spire di finta tranquillità che ci annodano ad un presente di insicurezza che non ci condurrà da nessuna parte.  

Questi, per l'autore sono i nodi da sciogliere e sono sei:

Il nodo della rinuncia (o del lasciar andare)

Il nodo del silenzio

Il nodo dell’attenzione e della presenza mentale

L’esperienza

Il nodo dell’ascolto

L’esperienza 

Il nodo della pazienza

Il nodo della vulnerabilità

Per ogni nodo Bellini ci racconterà un aneddoto o un'esperienza vissuti durante le sue imprese, rievocando anche imprese di altri grandi viaggiatori-esploratori. 

Per ogni nodo affrontato, l'invito dell'autore, è quello di prenderci una pausa per riflettere su ciò che ci blocca e disturba, aiutandoci con dei piccoli esercizi volti proprio allo scopo di seguirci passo passo nel percorso di riflessione.

Nodo dopo nodo si arriverà alla fine di questo viaggio verticale nel profondo dell'anima e, vi assicuro, alla fine del viaggio vi sentirete più leggeri e aperti alla positività di un nuovo futuro.

 << La pazienza è la virtù che ci consente di resistere in vista di un obiettivo a lungo termine: insieme alla perseveranza ci permette di trovare il coraggio di lottare per mantenere il nostro proposito e non soccombere davanti agli ostacoli, non farci sopraffare dalla stanchezza o dallo sconforto. >>

Di tutti i nodi trattati, quello che reputo il più importante e che mi è stato più utile di tutti è  quello della ''pazienza''.  Se continuassimo a percorrere la nostra vita nell'impazienza e nella demoralizzazione, sicuramente non raggiungeremo facilmente i nostri obiettivi. Fermarsi a riflettere, a respirare lentamente, imparare a conoscere i nostri limiti e superare la paura ''del buio'', è la strada che ci porterà a fare delle scelte più accurate e con serenità. 

Nel mondo di oggi, dove i ritmi sono scanditi dalla fretta e dal "tutto subito", è facile lasciarsi prendere la mano della scorciatoia di nascondere la testa sotto la sabbia per tagliare corto su una situazione scottante o su un problema che prevede una soluzione a lungo termine. Come se non ci fosse più il tempo per chiarirsi, per capire. Come se ignorare il problema lo facesse sparire. 

L'autore definisce la pazienza come un atto di gentilezza, non solo verso gli altri ma, soprattutto, verso noi stessi.

Leggendo mi sono convinta che la pazienza è anche il primo nodo da dover sciogliere. Prendere tempo per se stessi, essere gentili verso se stessi, è l'unico modo per superare lo scoglio dello sconforto e dell'ansia che ci prende quando vorremmo risolvere i nostri problemi bypassando le conseguenze delle situazioni difficili o drastiche. La pazienza ci aiuterà a capire ciò che veramente conta e ci preparerà a lasciar andare tutto quello che è superfluo e che ci blocca il cammino, in modo da sciogliere il nodo della rinuncia e proseguire verso il nostro viaggio più bello.

E voi da quale nodo preferite cominciare il vostro viaggio?

Se volete farvi un regalo utile e piacevole vi consiglio calorosamente questo libretto di autoaiuto, sono sicura che alla fine della lettura vi sentirete veramente arrivati alla meta che stavate inseguendo.

Un bel regalo da fare e da farvi per questo Natale così ''annodato''.

Buona lettura e un caloroso Buon Natale,

Tania C.






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