domenica 27 dicembre 2020

Recensione NATALE SENZA AFFANNO di Beth Kempton - Ed. Corbaccio

 



NATALE SENZA AFFANNO

Beth Kempton

Editore Corbaccio

Anno di pubblicazione 2020

Collana I libri del benessere

Formato Brossura

Pag. 240

Traduzione Gabriella Pandolfo

€ 16,90

ISBN: 8867008110

Ebook disponibile in tutti gli store on line


CONOSCIAMO L'AUTRICE

Beth Kempton - foto dal web -


Beth Kempton ha lavorato molti anni in Giappone dove ha imparato l’arte degli origami, dell’ikebana e della scrittura. Si è dedicata alla ceramica, alla tessitura e alla cerimonia del tè. Le esperienze vissute hanno sviluppato in lei un grande amore e una profonda conoscenza della cultura giapponese, tanto da riportarla nel suo libro Wabi, edito da Corbaccio nel 2019.

Fondatrice e CEO di Do Wath You Want, dal quale fu tratto il libro Fai quello che ami, edito in Italia da Corbaccio, la Kempton tiene corsi e workshop volti ad aiutare migliaia di persone in tutto il mondp.

Il suo blog è stato definito << Best Happiness Blog on the Planet >>.





TRAMA

Riscoprire il vero spirito del Natale

Se dicembre fosse un mese rilassante invece che stressante? Natale senza affanno vi accompagna fuori dal buio invernale, per arrivare alla magia di un Natale genuino, di un periodo fatto di splendide  tradizioni, doni e promesse. Durante la lettura riuscirete ad allontanarvi dal Natale dei centri commerciali, dei lunghi pranzi e dei ricevimenti organizzati quasi per obbligo più che per il piacere di ritrovarsi, dalle affannose corse al regalo dell’ultimo minuto… dalla routine che ha soffocato l’incanto dei Natali della vostra infanzia. Si ritroverà il piacere della lentezza, del cucinare per gli amici e la famiglia, del piacere dello stare insieme senza affannarsi. Mai come in questo periodo è importante prendersi dei momenti tutti per sé, per coccolarsi e riempire le festività non solo di cibo ma anche di ricordi, tradizioni antiche e nuove, progetti per il nuovo anno, speranze per noi e i nostri affetti più cari.

IMPRESSIONI


<< Prendete una sedia e rilassatevi. Dopo tutto è Natale. >>

Questo libro sul Natale, ma non di Natale e adesso vi spiego il perché, mi è stato gentilmente offerto in una comoda versione digitale da Valentina di Edizioni Corbaccio che ringrazio per la gentilezza accordatami. 

È un saggio-romanzo-racconto che amo definire come ''agenda della serenità''. 

Leggere e rileggere un capitolo alla settimana durante l'anno, non solo a Natale, potrebbe essere una panacea per tutti quegli animi in continua corsa frenetica verso il traguardo dell'ansia ''da prestazione'' natalizia.

Quando ero piccola il Natale per me significava 8 dicembre. Una data importante, quella che aspettavo tutto l'anno per poter fare il Presepe e l'albero, addobbare la casa con  tante lucine colorate, aspettare Gesù Bambino ( a casa mia Babbo Natale non passava ) coi doni richiesti dopo aver scritto la letterina con la mia bella calligrafia precisina. 

Un mese impegnativo ma dal dolce profumo di ricciarelli e panforte che si propagava per casa. La mamma e la nonna impegnate a tirare la sfoglia e a preparare il ripieno per i ravioli che poi avrei riempito con le mie manine incerte di bimba che voleva giocare a fare la cuoca, finendo per fare degli improbabili ravioli o troppo obesi o scheletrici. 

Ma era bello, perché tutto era intriso di quella semplicità e  magia che solo i bambini riescono a vedere e vivere con tanta spensieratezza. 

Crescendo il Natale è diventato per me, come credo per molti,  un'imposizione. 

Ho sempre amato addobbare casa, guardare i film a tema e ascoltare le coinvolgenti melodie, ma la magia dei Natali della mia infanzia è stata sostituita dall'ipocrisia del consumismo sconsiderato per fare il regalo più prestigioso o spesso ''riciclato'' perché il regalo va ricambiato per forza, finendo per fare ancora più brutta figura che a presentarsi a mani vuote e dall'imposizione di avere, ogni anno, casa riempita di gente solo perché ''è Natale e bisogna stare insieme''. 

Quasi una gara a chi ha la tavolata più bella e succulenta, il dolce più ricercato e la frutta esotica più rara, l'albero griffato e decorato dall'architetto perché lo impone la moda, perdendo il vero spirito del Natale. 

Lo spirito che ho perso e mai più ritrovato, pur amando l'atmosfera calda che si respira dall'Immacolata fino al 24 dicembre. Per me il Natale è sempre finito il 24, il giorno dopo ha sempre significato  ''solitudine'', tristezza e noia. 

Mangiare, bere, ascoltare futili discorsi di chi crede che l'amore si manifesti solo declamando lo squallore della busta generosa o di un regalo a 24 k, mi hanno fatto passare la voglia e il piacere dello stare insieme, di ritrovarsi davanti all'albero a guardare Una poltrona per due e spacchettare piccoli doni, ma pensati e fatti col cuore e anche con le proprie mani.

<< Che questo libro possa essere una lanterna che vi accompagni attraverso il buio dell'inverno e vi riporti al vero spirito delle feste. Spero vi porti tanta gioia. >>

Con questo libro la Kempton ha cercato di ricreare quella magica atmosfera che respiravamo da piccoli, invitandoci a lasciarci alle spalle l'ansia e la frenesia consumistica per dare spazio al calore degli affetti sinceri, al piacere di scegliere col cuore il regalo per i nostri affetti, al tepore della calma di una mattina di festa, alla gioia di una buona colazione a letto perché è Natale e tutto è possibile, soprattutto la tranquillità.

Partendo dal fatto che  non esiste un unico modo per fare il Natale, così come non esiste un'unica forma di famiglia, l'autrice ci accompagnerà nella realtà dei festeggiamenti del Natale di altre culture, soprattutto dell'emisfero boreale, esplorando tradizioni e ricordi di più generazioni per arrivare al punto in comune che, in qualsiasi modo lo si viva, nei nostri cuori il Natale ha un potere magico. 

L'importante è viverlo con leggerezza e spontaneità , senza lasciarsi sopraffare da tradizioni imposte che nulla hanno più a che fare con lo spirito natalizio. Sarà bello anche riscoprire il piacere dell'inverno, che non è solo buio e grigio.

L'invito che ci fa la Kempton è quello di ritagliare tutto il tempo che ci serve per riflettere su ciò che realmente desideriamo dal Natale per noi e per i nostri cari, in modo da non arrivare a fine anno con l'anima arruffata e stanca ma con le idee chiare e tante nuove prospettive per il nuovo anno che sta per arrivare.

Dopo un anno duro e difficile, che non ha concesso sconti a nessuno, questo libro è probabilmente quello che serve per rimetterci in carreggiata, per farci capire che è arrivato il momento di prenderci una pausa, lasciare andare le vecchie convinzioni che ci bloccano e immergerci nella tranquillità dei piccoli gesti quotidiani insieme alla nostra famiglia e ai nostri amici. 

Il piacere di preparare una buona colazione per i nostri mariti, di prendere un tè con un'amica o di fare una passeggiata nella natura sono  li che ci aspettano per diventare i nostri momenti magici. 

E sarà Natale tutti i giorni. 

Ho letto questo libro a fine novembre, appena mi è stato inviato ed avevo in programma di recensirlo per l'Immacolata o subito dopo. Purtroppo, anticipando l'invito al rilassamento dell'autrice, un intervento alla mano mi ha obbligato a fermarmi per qualche tempo. Ne ho approfittato dunque per riflettere su ciò che avevo appena letto e sul significato che il Natale aveva preso per me nel tempo.

Mi è servito molto seguire il consiglio nascosto tra le pagine: ''rilassati, respira e rallenta''. Piano piano la magia dell'atmosfera di un tranquillo Natale in famiglia  è tornata, accentuata anche dalla situazione sanitaria che purtroppo stiamo vivendo. Il piacere di stare raggomitolata davanti al camino a leggere con una tisana fumante mentre fuori piove, il calore dei miei genitori vicino, il muso umido di Brigadiere sulle mie ginocchia, le coccole del mio compagno, hanno assunto un sapore più intenso. Sapore di casa e di quell'abbraccio avvolgente che credevo perduto per sempre.

Il libro si divide in tre parti.

La prima parte, l'attesa durante la quale verremo esorcizzati dalla frenesia del consumismo per convertirci al tepore della nostra casa.

La seconda parte, la celebrazione, durante la quale riscopriremo con occhi meravigliati l'atmosfera natalizia, del significato di donare e convivialità.

La terza parte, la manifestazione, durante la quale impareremo a pianificare in maniera innovativa il nuovo anno, allo scopo di renderlo appagante sotto ogni aspetto.

L'autrice consiglia di leggere Natale senza affanno tutto insieme, lentamente, ma solo prima di Natale, assaporando ogni racconto che ci guiderà come un faro durante tutto il periodo festivo. Se invece lo abbiamo trovato come dono sotto l'albero, si raccomanda di passare subito alla terza parte, in modo da arrivare serenamente al prossimo Natale, in cui si potranno leggere le altre due parti. 

Un altro consiglio è quello di  non riporre mai il libro perché potrebbe tornare utile in ogni momento di spossatezza o di sconforto.

Sperando che questo libro possa essere utile a voi come lo è stato per me, approfitto dell'occasione per augurarvi buone feste e buona lettura.

Tania C.




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