domenica 24 novembre 2019

Recensione di NECROPOLI di Giordano Tedoldi - Ed. Chiarelettere -





NECROPOLIS

Giordano Tedoldi
Ed. Chiarelettere
Collana Narrazioni 2019
Pag. 282
Copertina flessibile
€ 16,60
Ebook disponibile



CONOSCIAMO L'AUTORE

Giordano Tedoldi - foto dal web -



Tedoldi, nato a Roma nel 1971, nel  panorama della letteratura italiana è considerato un cattivo. Per Fazi 2006 e Minimun Fax 2016 pubblica Io odio John Updike; per Fazi pubblica alcuni alcuni romanzi, nel 2013 I segnalati, nel 2017 Tunué. In molti hanno scritto di lui.



TRAMA

Il Maresciallo Yarden, costretto, come ogni cittadino, a schierarsi da vivo per la morte dovendo scegliere la propria sepoltura, sembra avere un pensiero fisso. Il pensiero di liberarsi della storia, della verità. Di quelle abitudini che avevano usurpato il regno della Costituzione e delle vecchie leggi scritte. Estinguere le tradizioni ormai morte che soffocano l'esistenza umana. La Necropoli Ovest aveva un motto: "Vivi per la tua morte". La Necropoli Est rispondeva al motto: "Muori per la vita degli altri". Insieme al nipote tredicenne Rama ed al flemmatico segretario Pierre con al seguito il negromante Max, il protagonista di questo spiazzante e sulfureo romanzo, ci conduce nel suo lungo viaggio nell'oltretomba. 
Una full immersion dal vivo, in un regno popolato da filosofi, artisti, scienziati, rivoluzionari e terroristi, militari e poeti, che sembra convincere Yarden del fatto che la decisione migliore che possa prendere sia quella di non decidere. Il libero arbitrio, divenuto ormai parodia di se stesso e strumento di manipolazione di massa, deve essere boicottato, con la consapevolezza che il suo non scegliere potrebbe mettere in crisi il sistema. Ma a quale scopo? Forse, nell'essenza del dualismo forzato e del superamento, Yarden è riuscito a captare tutto ciò che gli altri non sono riusciti a vedere o che ogni giorno vedono si troppo chiaramente.
Una storia incomparabile, da percorrere come un viaggio in un mondo simile al nostro. Un apologo politico sul senso degli estremi e degli opposti, scritto con stile  tagliente e sfrenato. Una voce unica.


IMPRESSIONI

Necropolis è uscito ad aprile 2019 riscuotendo i favori dei lettori. Io l'ho scoperto un po' più tardi, non essendo un'amante del fantasy e della distopia. Ma c'era un qualcosa che mi incuriosiva e affascinava nella sua copertina ipnotica. Un volto tra fiori intagliati, quasi fossero stencil, sui toni del grigio e nero. Lugubre, potreste pensare, invece no, il caleidoscopio di immagini emana una luce nebulosa che da pace agli occhi e accende la curiosità. Lessi velocemente la trama e chiesi subito a Chiarelettere di poterne avere una copia. Valeria Frigau e Tommaso Gobbi, sempre disponibili, mi hanno gentilmente offerto una copia omaggio, insieme ad un bigliettino di buona lettura che mi ha fatto veramente piacere. Mi scuso per il ritardo di questa recensione causato da alcuni problemi familiari, per fortuna risolti.
Nonostante continuassi ad essere un po' prevenuta sul genere del romanzo, man mano che i capitoli scorrevano via, mi sono ritrovata a percorrere gli stessi sentieri di Yarden, quasi come Dante accompagnato da Virgilio nei gironi dell'Inferno e Purgatorio. E più le pagine scorrevano, più lo stile intrigane, misterioso e ipnotizzante di Tedoldi mi affascinava. A dire che è stata una lettura semplice potrei fuorviarvi, almeno per me. Posso dirvi invece che è stata spunto di riflessioni, spesso amare, sul mondo che influenza le nostre scelte di  vita. 

Perciò era tanto più urgente scegliere: perché non sapevamo nulla di preciso e, a differenza dei secoli scorsi, avevamo perso la speranza di saperlo.

Il romanzo è un tripudio di allegorie, di simboli metaforici che accompagnano il lettore nelle neoplastiche società delle Necropoli del Maresciallo Yarden, alla ricerca di un luogo dove essere seppellito dopo la sua morte, spronandolo alla riflessione non solo sulla propria esistenza, sui ricordi che sembravano sepolti, ma anche sul logorio acido che corrode sempre di più l'anima della  società.

Le Necropoli sono due modi diversi per non essere solo mortali: attraverso la deposizione in un idolo di conservazione e isolante rammemorazione, e attraverso la compressione e decompressione digitale delle informazioni.

In un imprecisato luogo della terra, in un altrettanto imprecisato futuro, la società, ancora nel pieno della vita, viene obbligata a decidere sul postmortem. Ci troviamo in un non-luogo chiamato Campo Terzo, ed è qui che le persone vengono poste davanti ad un bivio: la scelta della loro sepoltura. Due sono le  Necropoli alle quali possono accedere, quella Ovest, che affonda le proprie radici nella terra, viscerale, intricata e buia, e quella Est, più eterea,  freddamente impersonale, tecnologicamente avanzata.
Il Maresciallo Yarden, in compagnia del nipote Rama, del negromante Max e di un androide di nome Pierre, decidono di visitare le due Necropoli per cercare di dare una risposta alle loro molte domande. Le risposte cominciano ad arrivare quando, una volta entrati nel cuore delle  Necropoli, si ritroveranno a confronto con strani personaggi, defunti da tempo, ma tornati alla vita con lo scopo di far luce sui loro quesiti.
Senza colpi di scena ne azioni rocambolesche, in un alternarsi di tenebra e luce, il Maresciallo Yarden, Rama e Max arriveranno a scegliere? Sarà la scelta giusta e soprattutto spontanea? Oppure sarà frutto del gioco di un burattinaio che tira i fili di una farsa oscura? Come nei migliori gialli, che confondono e rimescolano le carte in tavola facendo crollare ogni certezza, lascio a voi la decriptazione del messaggio che Tedoldi ha astutamente messo in luce confondendolo tra i pensieri dei personaggi incontrati. 
Non è una lettura facile, vi avverto, vi richiederà impegno e ingegno, ma è una bella sfida per un week end grigio e freddo o per chi volesse cimentarsi con la labirintica filosofia di un mondo misterioso e sconosciuto.
Il mio consiglio è quello di leggerlo con la mente aperta, senza porsi troppe domande, le risposte, anche quelle a domande che mai avreste pensato di porvi, arriveranno da sole, portando luce nell'oscurità delle Necropoli dell'anima. La promessa di Tedoldi, quella di lasciare il lettore esterrefatto, è stata pienamente mantenuta, non lasciatevi quindi scappare l'opportunità di conoscere questo autore irriverente e criptico, non ve ne pentirete. Per chi già lo conoscesse, sarà un piacere scoprire nuove sfumature della distopia. 
Ringraziando ancora Chiarelettere per questa opportunità, auguro a tutti una buona lettura.

Tania C.








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