Le belle giornate di febbraio invitano ad uscire di casa alla scoperta di luoghi storici incastonati alle pendici delle Alpi Apuane.
Anche oggi la Valigia ha messo lo zaino in spalla ed è tornata in Toscana, in un minuscolo Presepe che diede i natali ad uno dei maggiori Poeti italiani: Giosuè Carducci, croce e delizia di molti studenti con Davanti San Guido e San Martino.
Avendo la fortuna di abitale nella vicina Liguria, con breve tragitto di poco più di mezz'ora, lasciatami alle spalle Pietrasanta con le mura medievali e le sue sculture del Botero, sono approdata in una piccola valle dove il tempo sembra essersi fermato.
Valdicastello Carducci si snoda lungo un bellissimo ruscello dalle acque aranciate. Non per l'inquinamento ma a causa delle miniere di ferro presenti sulle montagne che abbracciano la valle.
Poche case, magistralmente riportate al loro splendore antico, una piccola ma imponente Pieve e, proprio sulla sponda del ruscelletto, una costruzione antica in sasso con un bel giardino curato e di antica fattura: la casa del Carducci.
A piano terra, con pavimenti e travi risalenti all'epoca della nascita del Poeta, ricavata da una parte di sottoscala, si trovano da una parte un camino con una panca in muratura, la cucina, e dall'altra una stanzina dove vengono proiettate diapositive riguardanti la vita del Poeta.
Ho adorato da subito il set da scrittura con penna e inchiostro e per un attimo mi sembrava di vedere il Poeta chino a comporre i suoi versi.
Al piano superiore, un meraviglioso studio, con tutti gli oggetti appartenuti al Poeta e la piccola camera da letto con tanto di libreria a custodire preziosi testi d'epoca.
Al terzo ed ultimo piano , il bagno. Un po' inquietante, ad essere sincera.
All'esterno è presente un piccolo giardino con ulivi e altre piante ornamentali, targhe e busti dedicati al Poeta.
Giosuè Carducci
Giosuè Carducci nacque a Valdicastello di Pietrasanta il 27 luglio 1835 da Michele e Ildegonda Celli.
Il padre, chirurgo, lavorò come dipendente nella società mineraria francese Boissat prima, poi come medico interno a Pietrasanta, Seravezza e Pontestazzemese.
Durante l'autunno del 1938, insieme alla famiglia, si stabilì nella condotta di Bolgheri, per poi spostarsi in altri centri toscani.
Giosuè riuscì ad entrare alla Scuola Normale di Pisa dove, nel 1855 si laureò in filologia e filosofia diventando insegnante.
Nel 1859prese in moglie Elvira Menicucci che gli diede cinque figli.
Nel 1860 il Ministro della Pubblica Istruzione lo chiamò a salire in cattedra come insegnante di eloquenza italiana all'Università di Bologna, dove esercitò per più di quarant'anni.
Il 1890 fu l'anno in cui fu investito della carica di senatore.
Nel 1906 fu onorato del Nobel per la Letteratura.
Morì il 16 febbraio 1907 a Bologna, dove riposano le esequie.
Il Poeta fece ritorno in Versilia tre volte, nel 1977 su mandato del Ministero della Pubblica Istruzione per ispezionare il liceo di Massa. Passò poi da Seravezza per salutare l'amico sacerdote Francesco Donati e infine da Pietrasanta, dove ritrovò il caloroso abbraccio dei parenti. Il Poeta ricordò quella giornata in due lettere, una per la moglie Elvira, l'altra per l'amica Carolina Cristofori Piva, nella quale si può leggere:
''Quel che mi piace è Pietrasanta: bellissima cittadina, con una piazza unica, una cattedrale da gran città, e, a sfondo, le Alpi Apuane. E che paese all'intorno! Che monti, che verde, che ombre, che fiumi, che ruscelli risonanti freschi sotto i castagni e gli olivi e gli aranci e le cave de' marmi da tutte le parti fra il verde!''
Il 1 marzo 1890 fece ritorno a Valdicastello insieme all'amica Annie Vivanti, per rivedere la sua casa natìa.
Il 29 marzo fece un'ultima fugace visita a Pietrasanta.
VALDICASTELLO CARDUCCI
foto personale
Il 23 febbraio 1907 il Consiglio Comunale di Pietrasanta dispose di onorare solennemente il Poeta.
Il 7 aprile 1907, alla presenza di alte autorità governative e personalità di cultura nazionale, si tenne la commemorazione.
Il 17 marzo 1907 la Casa che diede i natali al Poeta venne dichiarata monumento nazionale e qualche anno dopo, nel 1912, fu acquistata dal Comune grazie al ricavato di una pubblica sottoscrizone.
La casa-museo è formata da una parte di fabbricato sulle sponde di un torrente e contiene cimeli, arredi e pannelli appartenuti al Carducci.
Nel 1937, il Comune di Pietrasanta chiese e ottenne che a Valdicastello venisse assegnato il nome di Val Carducci, con rinnovo nel 1949, mentre nel 1950 il Presidente della Repubblica Einaudi autorizzò il cambio di nome del Paesino in Valdicastello Carducci.
In onore del Poeta, dal 1950, fu istituito il Premio Nazionale di Poesia ''Giosuè Carducci''.
La Casa-Museo, in inverno è visitabile senza appuntamento e soprattutto gratuitamente, il sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00.
Un bel gesto da parte del Comune di Pietrasanta, che mi sento in dovere di ringraziare per questa opportunità.
Per info vi lascio qui sotto i contatti augurandovi buon viaggio e tante belle letture.
Indirizzo
Casa Natale Di Giosuè Carducci a Pietrasanta
Via Valdicastello
55045 Pietrasanta
0584795500
Fax.: 0584795588
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