giovedì 24 febbraio 2022

Recensione MASSUD Il leone del Panshir di Michael Barry - Ed. Ponte Alle Grazie -

 




MASSUD

Il Leone del Panshir


Autore Michael Barry

Traduzione di Marina Visentin

Ed. Ponte Alle Grazie

Anno di uscita della nuova edizione 2022, gennaio

Formato Brossura

Genere Biografia

Pag. 288

€ 18

Ebook disponibile in tutti gli store digitali


CONOSCIAMO L'AUTORE


Michael Barry, nato a New York nel 1948, è uno storico del Medio Oriente e del mondo islamico. Dal 2004 insegna cultura islamica presso il Dipartimento di studi sul Vicino Oriente dell'Università di Princeton e dal  2009 ricopre la carica di consulente speciale per l'Aga Khan Trust for Culture. La sua conoscenza dell’Afghanistan, dove guidò molte missioni umanitarie, gli è valsa la fama internazionale di esperto di questo Paese. Con Massud ha vinto nel 2002 il prestigioso Prix Femina.



TRAMA


Il 9 settembre 2001, due giorni prima dell'attentato alle Twin Towers, Massud muore, vittima di un attentato suicida. Cala il sipario sulla vita di un personaggio leggendario dell'Afghanistan contemporaneo. Il capo carismatico dell'opposizione ai sovietici prima e ai Talebani poi. Ma chi era veramente questo uomo carismatico e misterioso? Uno dei tanti signori della guerra che hanno fatto leva sulla propria etnia per saccheggiare il paese? Un condottiero convinto della necessità di introdurre la democrazia in Afghanistan? Un capo musulmano più intelligente e subdolo di altri, capace di sfruttare l'entusiasmo degli operatori umanitari e dei giornalisti occidentali per i suoi scopi? Un mistico che non ripudia l'azione, appassionato di poesia e sostenitore di una spiritualità dell'Islam? Per Michael Barry, uno dei più importanti conoscitori della storia afghana, Massud è soprattutto l'unico leader che avesse come scopo l'unità del suo paese. In questo saggio, l'autore ricostruisce un periodo della vita di un personaggio che si è trovato coinvolto nella doppia lotta contro i totalitarismi, lotta che ha combattuto con estremo coraggio e da cui ne è uscito in un certo senso sconfitto, diventando un martire e incarnando così <<l'emblema di un eroismo della libertà, di un genio strategico messo generosamente al servizio di una tenace lotta per l'indipendenza nazionale>>.


IMPRESSIONI

Per questa copia cartacea di MASSUD Il Leone del Panshir, ringrazio di cuore Carolina e Matteo di Ponte Alle Grazie che me l'hanno gentilmente offerta.

Il mio interesse per l'Afghanistan mi ha spinta a conoscere qualcosa in più sull'uomo che ha lottato fine alla fine per liberare il suo paese dai regimi totalitari che lo hanno messo in ginocchio da sempre. 

Ho impiegato tempo ed energie nella lettura, il testo si presenta  molto compatto, un concentrato di storia antica e moderna dell'Afghanistan, spesso difficile da comprendere e accettare.

Vista la complessità dei fatti storici viene quindi naturale, per ogni fatto riportato,  fare ricerche, aprire nuove piste e porte della conoscenza, lasciando sfociare la lettura nell'approfondimento infinito, come una gigantesca matrioska.


<< Lo scacchiere geopolitico mondiale fu l'oggetto costante delle sue attive riflessioni. >>


La ''biografia'' di Massud è un lungo racconto ricco di fatti, aneddoti e approfondimenti psico-politici del fiero paladino che ha combattuto fino alla morte per i suoi ideali democratici, per liberare il suo paese e il suo popolo dalla dittatura sovietica e talebana.


<< Fino al 1992, sono stato dunque piuttosto diffidente nei confronti di Massud. Sospettavo fosse un abile tattico islamista, che nascondeva i suoi disegni per raccogliere appoggi dall'esterno nell'attesa di prendere il potere e di svelare, una volta a Kabul, un programma probabilmente orrendo. >>

Un condottiero che a volte è stato anche messo in dubbio dal suo popolo e dagli occidentali, con l'accusa di fare il doppiogioco a causa le sue idee liberali  a favore di un  paese più occidentalizzato e laico.

Barry, dopo un'iniziale diffidenza nei riguardi di Massud, sfociata poi in salda amicizia, ci presenta in modo chiaro e completo un quadro complesso di storia e geopolitica dal punto di vista, forse un po' coinvolto ma sempre molto obiettivo, di chi conosce approfonditamente anche l’Afghanistan grazie alle sue esperienze in prima linea con le numerose missioni umanitarie vissute tra le ostili montagne afghane.

Durante la prima occupazione talebana dell’Afghanistan, qualche giorno prima dell’attentato  alle Torri Gemelle negli Stati Uniti, i fondamentalisti islamici tesero un agguato, con  brutale esito, alla vita di chi non aveva mai voluto scendere a compromessi con loro, combattendoli su ogni fronte.


<< Il suo viso è famoso in tutto il mondo: barba rada, naso aquilino, sguardo tagliente come una lama, fissato per sempre nel momento della sua morte violenta a quarantotto anni... >>


Ahmad Sahah Massud, leader afghano dal grande carisma, mussulmano praticante ma moderato, studioso della filosofia, abile giocatore di scacchi e votato alla causa della libertà.

Un uomo umile ma fiero, colto, ma soprattutto un brillante stratega militare fin da giovanissimo.

Nato nel Panshir nel 1953, da una famiglia tagika, la sua formazione culturale segue gli spostamenti del padre, ufficiale della polizia afghana poi promosso a capo della polizia di Herat.

Non aveva ancora trent'anni, negli anni '70, che la sua resistenza e le sue battaglie contro l'invasione russa erano  già leggenda, ma la fama crebbe con la guerriglia contro i talebani negli anni successivi al totalitarismo sovietico.

Il suo sogno di un Afghanistan finalmente libero da ogni regime dittatoriale stava per avverarsi, quando i talebani terrorizzarono il popolo e devastarono il paese per poi togliere definitivamente di scena, nel 2001, Massud, l'uomo che aveva osato contrastarli.

È il 9 settembre 2001 e due falsi giornalisti di una tv marocchina si presentarono al Leone del Panshir, all’epoca eletto Generale  Ministro della Difesa, per intervistarlo. L’intervista si rivelò una trappola, infatti dentro alla macchina da presa era nascosta una bomba che ucciderà sul colpo il Generale e uno dei due terroristi, mentre il secondo perirà sotto il fuoco delle guardie del corpo di Massud.

La rivendicazione dell’attacco venne attribuita da una parte ad Al Qaeda, dall’altra a una cellula facente parte di un’organizzazione con sede a Bruxelles.

Il mondo verrà a conoscenza della morte di Massud solo due giorni dopo l’attentato, in concomitanza con la strage dell’11 settembre.

Nonostante la resistenza del Panshir, guidata dal figlio Ahmad, dopo l'assassinio del padre ''Shir-e Panjshir'', il Leone del Panshir - Massud, nulla impedì ai talebani di tornare al potere con un nuovo governo dittatoriale lo scorso agosto.

Ripercorrendo minuziosamente il periodo storico dagli anni '70 ai giorni nostri, Barry mette in luce la figura di un Condottiero nostalgico e riservato, risoluto e grande stimatore della cultura occidentale che ha pagato troppo caro il sogno di vivere, finalmente, in una terra democratica e libera.

Sicuramente non è una biografia da leggere sotto l'ombrellone per svagare la mente, ma credo che questo testo debba essere letto e studiato in modo da capire chi era e cosa è diventato oggi l'Afghanistan.

Consigliato a chi ama la storia, le strategie e le riflessioni di uno dei più importanti personaggi storici moderni divenuto leggenda agli inizi del secolo. 

Con un pizzico di impegno e buona volontà riuscirete a catapultarvi nella resistenza di Massud, che sarà felice di accompagnarvi nel suo lungo percorso verso la libertà.

Buona lettura,


Tania C.





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