Younis Tawfik
Ed. Bompiani 2002
pag. 137
euro 12,00
Copertina flessibile
CONOSCIAMO L'AUTORE
foto dal web
Younis Tawfik è un autore iracheno, naturalizzato italiano, nato nel 1957 a Mosul (Ninive - Iraq -). Conseguì la laurea in Lettere presso l'Università di Torino, dove iniziò a collaborare con le maggiori testate giornalistiche quali Il Messaggero, La Stampa e Il Mattino. Divenne docente di lingua e letteratura araba presso l'Università di Genova, e Presidente del Centro Culturale Italo-Arabo ''Dar Al Hikma'' a Torino.
La Straniera, pubblicato nel 1999 da Bompiani, è il suo romanzo d'esordio, seguito da La Città di Iram, Il Profugo, da La Sposa ripudiata e La Ragazza di Piazza Tahrir nel 2012.
Ricevette, oltre al Grinzane Cavour, numerosi riconoscimenti come il Premio Internazionale Ostia, il Premio Rhegium Julii, il Premio Fenice-Europa, il Premio Giovanni Comisso e il Premio Via Po come opera esordiente. Nel 2002 la Città di Torino gli assegnò il Premio Bogianen, riconosciuto ogni anno, ad una personalità di nascita o adozione piemontese.
TRAMA
Isabella, ma si narra che fu chiamata anche Bella o Jamila, è una donna italiana che sta rischiando di annegare nel vortice doloroso di un amore perduto.
Persa nelle dolci carezze del vento marino della sera, non riesce a dare risposte alle mille domande che le affollano la mente. Ma sarà proprio dietro alle onde increspate dal vento che, "come un immenso libro antico" si apre agli occhi del lettore, Isabella troverà alcune risposte ai suoi interrogativi, proseguendo in un lungo percorso che la porterà oltre quel mare, in Marocco.
Sarà durante un lungo viaggio attraverso il Marocco che la donna riuscirà, finalmente a dare una risposta ai suoi perchè , a ritrovare se stessa e il senso della vita.
La città di Iram è il luogo immaginario della conoscenza e della saggezza; un luogo pronto ad accogliere e a spalancare le sue porte a chiunque sappia ascoltare l'altro da sé.
IMPRESSIONI
Chi mi conosce, anche solo un pochino, sa quanto io ami il Marocco. Un amore che mi ha spinto a riempirmi il cuore e gli occhi di quella immensa terra per dieci volte. Dieci viaggi. Viaggi nati dalla voglia di conoscere una terra che mi ha affascinato sin da bambina. Viaggi in cui ritrovare me stessa dopo periodi difficili. Viaggi in cui sentirmi a casa, protetta da tramonti infuocati e dal vento che profuma di menta.
Divorando in poco più di un'ora questo romanzo, che potrei definire poesia pura, ho rivisto in me Isabella. Una donna che ha vacillato per un istante, ma ha saputo reagire e ritrovare se stessa tra le proprie ceneri.
"Avrei voluto avere una vita serena, un amore e una famiglia. Avrei voluto vedere il mondo con gli occhi del sorriso"
Isabella è una giovane donna che custodisce il sogno di formare una bella famiglia col fidanzato. Ma il destino ha altri piani in serbo per lei. Un giorno, quasi di passaggio, il fidanzato Carlo la informa che, a causa delle conseguenze di un tradimento estivo con la migliore amica della donna, si vede costretto a lasciarla.
I sogni e le aspettative della donna si infrangono come vetro sul pavimento, lasciandola in uno stato di totale apatia. Una sera, mentre sta guardando il mare increspato dal vento, persa tra mille perchè senza risposta, Isabella, decide che è arrivato il momento di reagire, di partire per cercare quelle risposte che non trovano luce nella nebbia dei suoi pensieri.
"Quante volte avevo sognato di perdermi in un mondo diverso dal mio, di immergermi nel suo calore e di impossessarmi del suo profumo. Un mondo capace di emozionarmi. Era arrivato il momento di concedermi, anche al rischio. Volevo essere rapita dal caldo vento del deserto, assorbita dalla luce misteriosa del mattino e avvolta dal manto della sabbia ardente"
E' arrivato il momento, per Isabella, di partire verso il Marocco. Prima tappa nella città del vento e dei sogni: Essaouira. La città, a picco sull'Oceano, con le sue case bianche e le persiane azzurre, ispirazione per pittori e artisti dall'aria un po' hippie, fa da sfondo alla nascita di una nuova consapevolezza per la donna. Tra le sue spiagge dorate incontra un pittore marocchino al quale chiederà di farle un ritratto. L'uomo accetta, a patto che Isabella non metta limiti al tempo di conclusione del ritratto.
"Marrakech cattura lo sguardo e muta lo spirito, tu puoi smarrire la via, ma la città non ti perde mai."
Marrakech - Il mio Marocco - foto personale
Così, tra un te alla menta, una passeggiata per i vicoli delle città marocchine e le dune del Sahara, prende vita tra i due, un legame che va oltre il rapporto pittore-modella. Un sentimento profondo, un confronto tra due mondi e due culture così differenti, sfocia in un'attrazione molto più che fisica che segnerà per sempre la rinascita fisica e spirituale di Isabella.
Dune di Merzouga, Erfoud - Il mio Marocco - foto personale
"Tu sei straniera in questa terra, ma se impari ad amarla condurrà i tuoi passi e i suoi elementi saranno tuoi alleati"
L'autore ha saputo, con uno stile dolce, semplice e poetico, trasmettere l'amore in tutte le sue forme. L'Amore, con la A maiuscola, quello tra due persone, quello verso se stessi, che ci spinge ad andare avanti nonostante tutto, quello grande e infinito verso un luogo, uno stato, lo stato dell'anima ...
Tawfik, con la magia che ha nascosto tra le pagine del suo romanzo, mi ha aperto il cuore e l'anima, non solo verso una terra che gia conoscevo e amavo, ma verso tutto il bello che non si rivela subito agli occhi, che va cercato tra la gente, tra i vicoli stretti della medina o in un caldo bicchiere di te alla menta.
Un te alla menta nella valle dell'Ourika - Il mio marocco - foto personale
Il romanzo mi rimanda ad un succoso frutto, il melograno. Bello rosso, dalla scorza un po' dura e difficile da sbucciare, ma che rivela al suo interno succosi chicchi di dolcezza. Dolci come l'Amore che sta intorno a noi ...
"La pace era dentro di me. Avevo appreso che si poteva amare senza interessi e senza progetti. Avevo amato l'amore, avevo imparato ad amare la vita, in ogni sua forma."
Buona lettura Tania C.
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