Archivio blog

martedì 19 febbraio 2019

Recensione di BIANCO LETALE di Robert Galbraith








BIANCO LETALE

Ed. Salani 
Pubblicazione 2019
Pag. 784
Euro 24,00 
Copertina rigida, rilegato
Ebook disponibile


CONOSCIAMO L'AUTORE

foto dal web

Credo che, ad oggi, la vera identità di Robert Galbraith sia ben nota a tutti, o per lo meno a tutti i Potterhead. Robert Galbraith altri non è che lo pseudonimo con cui Zia J.Ro, ovvero J.K. Rowling firma i suoi thriller. Il genere crime è sempre stato la sua passione di lettrice, tanto da spingerla a scrivere dei gialli classici ma consolidati nell'ambientazione. La scelta dello pseudonimo nasce dopo la notorietà raggiunta dalla saga Harry Potter. La Rowling desiderava che i suoi romanzi sotto pseudonimo venissero giudicati,apprezzati e inseriti nel mondo del thriller per lo stile e la capacità dell'autore, Robert Galbraith, e non per la sua fama di ''mamma'' del famoso maghetto. 
Inutile dire che il pubblico restò affascinato dalla nuova saga di Cormoran Strike, portando quindi Galbraith al successo e in vetta alle classifiche nazionali ed internazionali. 
I primi tre romanzi della saga Strike sono stati adattati ad una miniserie televisiva della Brontë Film and Television.
Nonostante la vera identità di Galbraith sia ormai nota a tutti, la Rowling continua a scrivere usando lo pseudonimo per tenere distinte le sue opere in giallo dalle altre, di modo che il pubblico sia cosciente di cosa aspettarsi dalla saga di Cormoran Strike.

I titoli della saga completa:

Il richiamo del cuculo 
Il baco da seta
Le vie del male
Bianco letale

TRAMA

"Ho visto uccidere un bambino"

Scosso da una forte agitazione, il giovane Billy, irrompe nell'agenzia investigativa di Strike per denunciare un brutto crimine al quale crede di aver assistito da bambino. Nonostante gli evidenti problemi psichiatrici di Billy, Cormoran Strike rimane turbato dal racconto scarno, privo di particolari che il ragazzo fatica a ricordare, anche se nel suo animo sa che Billy non mente. Ma subito prima di riuscire ad approfondire il racconto con un accurato interrogatorio Billy, in preda alla paura, fugge. 
Per Strike è tempo di agire. Insieme alla sua ex assistente, ora socia, la bionda Robin Ellacot, comincia a seguire una tortuosa pista che si snoda dai sobborghi di una fumosa Londra, nelle stanze segrete del Parlamento, tra i preparativi delle prossime olimpiadi, sino ad una  incantevole ma inquietante tenuta di campagna.
Se le trame dell'indagine si fanno intricate e tediose, la vita  di Strike è tutt'altro che una strada in discesa. Dopo aver raggiunto la fama e notorietà con un'indagine andata a buon fine, il suo lavoro da investigatore comincia a risentirne in quanto, proprio la fama, è d'intralcio all'azione nell'ombra come una volta, prima della notorietà. A risentirne è anche il suo rapporto con Robin. 
Senza ombra di dubbio la donna, grazie alle sue qualità di investigatrice, è indispensabile per l'agenzia, ma la loro relazione personale sta vivendo sull'orlo di un precipizio di sottointesi  e pensieri mai detti... 
La coppia Cormoran Strike e Robin Ellacot, ancora una volta insieme per un'altra delicata indagine nel nuovo epico thriller mozzafiato  di Robert Galbraith. 


IMPRESSIONI

Ringrazio infinitamente #adrianosalanieditore e @matteocolumbo dell'Ufficio Stampa Salani per la copia omaggio di Bianco Letale, arrivatami, quasi a sorpresa il giorno di San Valentino.
Per una Potterhead come me, è stato un regalo speciale, avendo gia letto anche gli altri volumi della saga Strike e stimando la cara Zia J.Ro.
Il prezioso volume, con la sua suggestiva sovracopertina che mi ricorda il colore dell'involucro delle mie caramelle preferite, i toffee liquirizia e menta, aspettava solo di essere aperto e letto. Così, inforcati gli occhiali e appollaiata sulla mia poltrona, cominciai questa nuova avventura. 
Quasi 800 pagine, ma chi ama e segue zia Ro sa quanto siano scorrevoli e avvincenti anche se la trama intricata richiede attenzione. E' facile perdersi e confondersi nell'intricato labirinto di intrecci tra personaggi e luoghi suggestivi.

<<E' tale il desiderio universale di fama che coloro che la conquistano per caso o controvoglia non riceveranno alcuna pietà>>

Dopo aver brillantemente risolto il caso ''Squartatore'', seppur usciti un po'malconci, Strike e Robin, sono pronti a proseguire le loro vite. Robin convola a nozze con l'ambiguo e subdolo fidanzato Matthew.
Durante il matrimonio di Robin, Strike la raggiunge per chiederle di tornare a lavorare di nuovo con lui all'Agenzia, dopo il brusco licenziamento, volto a proteggere la donna dai pericoli in cui si caccia a causa della sua impulsività. La donna accetta l'offerta  e accetta pure di sposare Matthew, nonostante i suoi sentimenti, da sempre repressi, per Strike. 
La sfarzosa festa di matrimonio non serve però a mitigare il turbinio di pensieri di Robin, eccitata per aver riavuto il lavoro e pronta a mettere fine al matrimonio subito dopo il viaggio di nozze, per poter finalmente essere libera di esternare ciò che prova all'affascinante Cormoran e dedicarsi completamente alla carriera. Ma ancora una volta è la vita a  decidere per loro, non è quello il momento, non lo è mai, nonostante il matrimonio galleggi tra una crisi e l'altra.
Mentre Robin è felice per aver ripreso il suo lavoro, il matrimonio, basato comunque su fatti taciuti e sentimenti soffocati, comincia a risentirne anche  a causa degli orari improbabili dettati dai casi da seguire, adesso anche sotto copertura. Ad aggiungere carico all'equilibrio precario di Robin, ecco la nuova relazione di Strike che sembra allontanare emotivamente i due investigatori. La situazione diventa più complicata quando Strike, seguendo il suo istinto, decide aprire le indagini sul caso di Billy, un ragazzo piuttosto malconcio che un giorno si presenta nella sua agenzia sostenendo di essere stato testimone di un omicidio durante l'infanzia.

<<Come ti chiami?>> domandò Strike sedendosi dall'altra parte della scrivania.
<<Billy>> rispose l'uomo portando la mano dal naso al petto per tre volte di fila. Alla terza si afferrò la mano con l'altra e la tenne stretta.
<<E hai visto un bambino che veniva strangolato, Billy?>> disse Strike senza scomporsi. <<Dimmi di questo bambino>>...
<<Lui l'ha strangolato, sopra al cavallo>> ...

Gli indizi sono pochi e confusi, Billy ha paura ed è fuggito, ma Strike non demorde, sa che in quel racconto si nasconde una terribile verità. E, con l'aiuto di Robin, la porterà  in luce.
Attraverso i vicoli uggiosi di Londra, frugando tra i più torbidi segreti nascosti tra le mura del Parlamento, seguendo  piste che non porteranno a nulla, coinvolti in nuovi intricati casi delle imminenti olimpiadi che stanno accendendo gli animi della città  e sembrano non essere collegati tra loro, Robin e Cormoran, pagina dopo pagina, conquisteranno il lettore, anche chi si approccia per la prima volta alle vicende della scombinata coppia di investigatori. Unica pecca per chi, come me, sperava finalmente in un risvolto  rosa del legame tra Robin e Cormoran. Anche questa volta dovremo attendere un nuovo capitolo, e la cosa comunque non è disdicevole, anzi aumenta la curiosità e il piacere dell'attesa .
Lo stile inconfondibile dell'autrice, magico e incantatore, soddisfa la mente e  l'occhio del lettore, plasmando sapientemente i profili psicofisici dei suoi personaggi e dei luoghi in cui prendono vita, tanto da percepirne la fisicità, gli odori, i rumori o il clima come se fossero reali.
Chi conosce Rowling/Galbraith sa quanto possano essere dense, intricate ed a volte quasi apparentemente prive di una logica le sue storie. 
Una bella squadra di personaggi, quasi buttati qua e la a caso, che solo alla fine, dopo mille colpi di scena e vicoli ciechi, si incastreranno al giusto posto nella storia ribaltando situazioni che sembravano senza via d'uscita.
Come in tutti i suoi romanzi, tenendo alto il ritmo incalzante della narrazione, la verità viene allo scoperto alla fine, dopo aver dissipato l'intricata matassa delle vicende, avvolta però in un alone di malizia che lascia sottintendere anche all'occhio meno allenato ... 
Tipico della maestria di ribaltare le situazioni che zia J.Ro applica in ogni suo romanzo.
Ancora una volta la Rowling ha fatto centro, a dispetto delle quasi 800 pagine, il romanzo vola veloce sotto gli curiosi e indagatori del lettore, smanioso di arrivare alla fine per unire, finalmente tutti i puntini di un disegno grande e intricato che ha dato non pochi grattacapi alla nostra coppia.  
Per chi si avvicinasse a Robert Galbraith per la prima volta, il mio consiglio è iniziare da Il richiamo del cuculo e proseguire in ordine cronologico. Non è strettamente necessario, ma da un buon aiuto a capire le ordite trame tessute nella stesura di tutti gli altri romanzi della saga.  Lo stile Rowling, all'occhio attento e allenato è inconfondibile, il suo marchio magico è impresso a fuoco, come un Horcrux in ogni pagina, ma non aspettatevi di veder uscire da un nebbioso vicolo londinese Harry Potter con la bacchetta tesa al grido di "Expecto patronum", sarebbe fuori luogo, anche per uno scombinato investigatore come Cormoran Strike. 
Perchè il carismatico e affascinante Cormoran Strike, vicino alla cinquantina, ex militare dell'esercito, fisico da pugile e con un arto artificiale, un po' in sovrappeso e spesso scarmigliato,  va oltre ogni aspettativa di ogni lettore di crime ...

Eccoci arrivati alla fine, all'abbinamento del romanzo ad una pietanza. Questa volta, a dispetto di una trama complicata, mi viene naturale accostare queste pagine ad una mai scontata, succulenta bistecca di manzo alla griglia. Alta, cottura media con una leggera marinatura agro/piccante al sale nero che rimanda alla chimica tra Strike e Robin, il tutto accompagnato da una pinta, come Strike insegna ...

Buona lettura Tania C.





Nessun commento:

Posta un commento

Intervista a FRANÇOIS MORLUPI, autore della saga de I CINQUE DI MONTEVERDE

  Immagine di François Morlupi  su gentile concessione dell'autore DUE CHIACCHIERE CON L'AUTORE François Morlupi,  classe 1983, ital...