Archivio blog

martedì 5 febbraio 2019

Recensione de L'ATLANTE INVISIBILE di Alessandro Barbaglia - Febbraio, love is in the air -



L'ATLANTE DELL'INVISIBILE

Alessandro Barbaglia
Ed. Mondadori 2018
Pag 202
Euro 17,00
Ebook disponibile

CONOSCIAMO L'AUTORE




Alessandro Barbaglia nasce nel 1980 e vive a Novara. E' un poeta libraio, con la passione della scrittura. Nel 2017 pubblica per Mondadori La locanda dell'ultima solitudine che approderà tra i finalisti del Premio Bancarella, riscontrando i favori del pubblico. L'Atlante dell'invisibile è il suo secondo romanzo, nato all'improvviso, tra gli appunti annotati nel tovagliolini ''di plastica'' del bar dove fa colazione. 


TRAMA

Quarantadue è la somma degli anni di Dino, Ismaele e Sofia quando nel 1989, una sera sul finir dell'estate , in segno di protesta, rapiscono la luna.
I tre ragazzi vivono a Santa Giustina, un paese di baite di legno abbarbicato ai piedi delle Dolomiti. Il paese sta per essere sommerso dalle acque di un lago artificiale, racchiudendo sul fondale tutti i loro ricordi, le gare con le lumache, i primi baci , il prato del castagno.
Nel 1946 nasce il progetto della diga ma, gli abitanti di Santa Giustina, rinunciando ad allettanti e benefiche offerte per una resa immediata, rifiutano di lasciare il loro amato paese per il ''nuovo''.  Nonostante la resistenza, si avvicina il momento dell'esproprio definitivo. 
Proprio il 19 marzo del 1946, Teresa ed Elio si conoscono in un bar sport gremito per l'occasione della prima cronaca radiofonica della Milano-Sanremo del dopoguerra.
Senza averli mai visti nè incontrati, Elio e Teresa, che vivono, ormai anziani, sempre innamorati l'uno dell'altra e del loro paese vicino a Milano, si pongono le stesse domande dei quattordicenni Ismaele, Dino e Sofia. "Dove vanno a finire le cose infinite? Dove si nascondono l'infanzia, l'amore e il dolore quando all'improvviso svaniscono?"
Mentre Elio cerca risposte costruendo mappamondi dalle geografie inventate e sbagliate, descrivendo la terra magica dove abita l'invisibile e costringendo Teresa a puntigliose e realistiche correzioni, i ragazzini continuano a scorgere l'invisibile tra le pieghe del reale e a conservarlo a modo loro, come fosse un gioco segreto.
In una danza di fantasia, ricordi ed elaborazione del lutto, Teresa incontra per la prima volta i ragazzi diventati ormai adulti. L'incontro avviene nella notte più incredibile delle loro vite: quella in cui, per pochi attimi di eternità, il paese di Santa Giustina riemerge dalle acque che lo avevano sepolto. Insieme al paese emergono il dolore, l'infanzia, l'amore e tutta la meraviglia che si nasconde nell'invisibile ...

IMPRESSIONI

Una delle cose belle di facebook è che permette di allacciare, anche se spesso solo virtualmente, nuove amicizie. Dopo aver conosciuto Alessandro Barbaglia al Premio Bancarella 2017, gli chiesi di entrare a far parte dei suoi contatti facebook. Avevo da poco smesso di fare recensioni ma, talmente mi aveva incantata la sua Locanda dell'ultima solitudine, volli conoscerlo meglio. Seguii giorno dopo giorno sul suo diario il progetto misterioso del nuovo romanzo, sino a che non arrivò la data di pubblicazione. Aspettai pazientemente l'uscita de L'Atlante dell'Invisibile per ritrovare la magia, i colori, la poesia e le emozioni che aveva così ben raccontato nel primo romanzo. Non rimasi delusa. Approfittai di facebook per contattarlo e proporgli, grazie all'aiuto di un'amica libraia, una serata per presentare il suo romanzo a Sarzana, paese vicino alla mia abitazione. Alessandro, col suo carattere allegro e gioioso si è reso disponibilissimo, e non finirò mai di ringraziarlo. E'stato un onore per me conoscerlo di persona e sentirlo raccontare il suo romanzo. Perchè Alessandro, oltre ad essere un libraio poeta e un bravo autore ha anche una mimica suggestiva ed esilarante che cattura il lettore giunto ad ascoltarlo ...

<<Le cose infinite non finiscono, continuano invisibili.>>

Stava tutto racchiuso tra quelle nuove pagine, tra sogno è realtà, tra il reale e l'invisibile. Barbaglia racconta con uno stile soave e poetico la storia (vera) di un paesino della Val di Non che sta per essere sommerso dalle acque di una diga. 
Tra gli abitanti ci sono cinque persone che non accettano di perdere il loro paese ai piedi delle Dolomiti.  Due di loro, giovani e innamorati,  nel dopoguerra iniziano una nuova vita matrimoniale, Elio, un costruttore di improbabili mappamondi e Teresa, moglie innamorata e dedita a correggere le fantasie geografiche dei mappamondi di Elio. Ismaele Sofia e Dino sono tre amici, accomunati ad Elio e Teresa dall'amore e dal destino che sta per sommergere il loro paese. 

<<L'amore è una magia. E'per questo che sparisce>>

Come Elio cerca l'invisibile nella strampalata geografia dei suoi mappamondi, i tre amici sono convinti che l'invisibile sia una di quelle cose che non finisce mai ma si nasconde e decidono quindi di intrappolarlo in un quaderno che chiameranno L'Atlante dell'invisibile, insieme alla luna che hanno rapito in una notte di fine estate. 
Come per Elio e Teresa, anche tra i ragazzini nasce l'amore, raccontato tra le pagine dell'Atlante dell'invisibile. Un amore profondo e intenso, quello di Ismaele, intuitivo e brillante ma che da un po' di tempo ha deciso di non parlare più e di Dino verso la loro amica Sofia.

<< ''Ci sto'' aveva detto allora. E si erano baciati. E quella regola si era fatta patto. E quel patto si era fatto bacio. E quel bacio aveva sempre funzionato.>>

Quasi come in una fiaba dai toni poetici e pacati, Alessandro Barbaglia, nel suo invisibile, da vita all'amore puro e tenero che solo chi è in grado di vedere l'invisibile può provare. 

<< Del mio mondo solo la luna non ci è finita sotto. E che io mi sarei aggrappato a lei, alla luna, ancora non lo sapevo ...>>

Da raccontare, sull'Atlante dell'invisibile, ce ne sarebbe per una notte intera, ma sarebbe come svelare i segreti dell'invisibile, e l'invisibile non va svelato, va cercato dentro di noi, oltre i nostri confini fisici ed emozionali. Alessandro ci ha dato solo degli indizi coi suoi personaggi colorati e improbabili. Io li ho colti e fatti sconfinare oltre il mio invisibile, ora sta a voi leggendo questa magica fiaba ...




Ed eccoci arrivati al momento culinario... come si può abbinare l'invisibile ad un cibo? E' molto più facile di quanto si pensi, perchè sta tutto dentro di noi, nelle nostre emozioni, quelle più segrete che non possiamo rivelare a nessuno ma racchiudiamo in un luogo come l'Atlante... E cosa c'è di meglio di un tiramisù, dolce, soave e delicato al palato, ma dal retrogusto deciso del caffè e dell'invisibile liquore che lo rendono irresistibile, quasi a crearne dipendenza, come le pagine de l'Atlante dell'invisibile.




Buona lettura Tania C.


Nessun commento:

Posta un commento

Intervista a FRANÇOIS MORLUPI, autore della saga de I CINQUE DI MONTEVERDE

  Immagine di François Morlupi  su gentile concessione dell'autore DUE CHIACCHIERE CON L'AUTORE François Morlupi,  classe 1983, ital...