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martedì 26 febbraio 2019

Recensione di MARIA ACCANTO di Matteo B. Bianchi






MARIA ACANTO

Matteo B. Bianchi
Ed. Fandango
Pag. 260
Copertina flessibile
Ebook disponibile
€18,00



CONOSCIAMO L'AUTORE


Foto dal web


Matteo B. Bianch, classe 1966, ha al suo attivo i romanzi Generations of love ('99), Fermati tanto così (2002) ed Esperimenti di felicità provvisoria (2006) per Baldini & Castoldi e Apocalisse a domicilio (2010) per Marsilio. 
Nel 2016 Fandango ha pubblicato l'edizione ampliata del suo primo romanzo Generations of love - Extension. 
Nel 2008, sempre per Fandango, insieme a Giorgio Vasta, cura il Dizionario Affettivo della Lingua Italiana. 
Per Radio 2 ha scritto il programma Dispenser ed è fra gli autori di vari programmi televisivi come Quelli che il calcio, X Factor, E poi c'è Cattelan, Victor Vicotoria. Per chi volesse conoscerlo meglio lo può fare ai seguenti indirizzi:
e sul suo sito http://www.matteobb.com/ 


TRAMA


Solitamente lo scenario delle commedie romantiche è la love story, in questo caso pensate contro corrente, perchè la love story non c'è o meglio, non come dovrebbe esserci.
Prendete come protagonista la Beata Vergine e vestitela jeans H&M e sneakers e lasciate che lo stupore vi trasporti. Elisabetta, Betty, è una ragazza di venticinque anni, milanese, semplice, senza grandi aspettative né ambizioni. Vive assieme alla madre a Lambrate, dove lavora a tempo indeterminato come segretaria presso un dentista. In questo caso, si ritiene veramente fortunata, vista la situazione di precariato dei suoi amici: Vero e Luchino. Passa le sue giornate nella rassicurante routine del lavoro, dividendo il tempo libero tra il fidanzato e le serate in compagnia. Una sera, dopo alcuni segnali ai quali non ha dato peso, le appare Maria, proprio la Madonna, nella sua camera. Una visita che la Santa Vergine le ha concesso in esclusiva a carattere privato, una visita di cortesia. Non ha nessuna profezia catastrofica imminente o segreti da rivelarle. Maria ha solo bisogno di un'amica. Una persona  umile, quasi banale, con la quale poter condividere tutto ciò che fanno di solito le amiche nel quotidiano. La Beata Vergine desidera vivere come una ragazza qualunque, quella che non ha mai potuto essere. 
Maria accanto è un romanzo speciale, che parla di un'amicizia speciale.
Lo stile ironico e brillante di Matteo B. Bianchi, ci da uno spunto per riflettere su quali siano le cose veramente importanti, su come i piccoli particolari servano da a rinsaldare e rendere più forti le amicizie e i rapporti umani. In fondo le amicizie, soprattutto quelle divine, alla base, sono fatte di pochi ingredienti: sostegno, condivisione e partecipazione. Con o senza miracolo.


IMPRESSIONI

Durante un periodo di blocco del lettore, in piena sindrome da abbandono dall'ultimo romanzo letto, una mia carissima amica scrittrice, mi consigliò Maria accanto. 
Un po' per la comicità, un po' perchè è una storia fuori dagli schemi e, soprattutto perchè sapeva che avevo bisogno di divertirmi. 
Il romanzo è un concentrato di ironia, comicità, simpatia e divertimento. Betty è una simpatica ragazza comune, senza troppe pretese e grata per ciò che ha: una famiglia, un fidanzato, due amici fidati e soprattutto un lavoro a tempo indeterminato. 
Non è certo una ragazza di fede che passa il tempo pregando, quindi immaginate come possa rimanere sconcertata dalle continue apparizioni della Santa Vergine che vanno al di la di ogni suo percorso religioso sino ad allora intrapreso.

<< "Ma io sono una ragazza qualsiasi!"
Maria scuote le spalle. "Oh, siamo tutte ragazze qualsiasi. Sono le esperienze a renderci speciali."
"Intendo dire , cioè, non è che sia proprio una santa... E neanche tanto religiosa, L'ultima volta che sono andata a messa è stato due Natali fa ..."
"Non sono qui per valutare la tua religiosità"
"Ma allora ..."
"A me basta che tu abbia voglia di passare un po' di tempo con me ogni tanto. Che mi permetti di tornare a trovarti ..../... Vuoi essere mia amica?">>

Dopo il primo stupore e superato qualche dubbio sulla salute mentale di Betty, accentuato dai periodi di pausa delle apparizioni, tra la ragazza e Maria prende vita un legame di amicizia singolare.  
Betty e la sua nuova Santa amica, cominciano a fare tutto quello che fanno le vere amiche. Decidendo di darsi del tu, discutono sui problemi quotidiani, sulla vita, di moda e macke-up, andando insieme per locali e negozi alla ricerca di abiti più consoni per la vita ''terrestre'' di Maria. Ovviamente solo Betty è in grado di vedere la Santa Vergine, all'inizio avvolta nel suo mantello azzurro, poi, dopo ore di ''shopping'' da Zara e H&M, in jeans e scarpe da ginnastica. Una situazione alquanto bizzarra, per Betty, la quale cerca di non sembrare una pazza mentre sta parlando e gesticolando all'aria che la circonda. Il problema verrà risolto con l'uso degli auricolari, insegnando pure alla Vergine a mandarle dei messaggi sul cellulare per annunciare il suo arrivo senza spaventarla ogni volta, presa alla sprovvista dalle apparizioni improvvise.

<<"Perchè invece non mi mandi un messaggio?"
" Di che tipo?" 
"Un sms" Estrae il cellulare dalla tasca e glielo mostra, come per rendere più chiaro il concetto. "Sul telefonino". Maria sbatte le ciglia, osservando perplessa l'apparecchio.
"E tu pensi che possa funzionare?"
"Si, assolutamente. E' la cosa migliore."

Capita, a volte, come tra vecchie amiche, anche di litigare. E se succede, Maria per un po' di tempo latita nelle sue apparizioni. Capita, purtroppo, che un'amica di Betty ha un grave incidente: la diagnosi non è buona. Betty sa che la Santa Vergine è in grado di aiutarla a guarire, ma alla sua richiesta la Beata rifiuta, ribadendole che, essendo in visita privata, non è in grado di fare il miracolo che le chiede. Betty, presa dallo sconforto la caccia in malo modo, restando sola.

<<Ricordi quando ti avevo detto  "ci saranno momenti nei quali rimpiangerai di essere mia amica?" Ti ricordi? Tu avevi risposto "Impossibile".
Ecco, come vedi non è affatto impossibile.
La mia è la vista di un'osservatrice, che guarda, ascolta, impara ma non può e soprattutto non deve, intervenire".

Ad aiutare Betty  nei momenti bui, senza la sua Santa amica, sarà anche Luchino, il suo saggio migliore amico e l'unico ad essere a conoscenza dell'amicizia che lega la ragazza alla Beata Vergine. Luchino è anche l'unico ad aver parlato con Maria tramite Betty, e si sente onorato questa opportunità, anche se deve restare un segreto. E sarà Luchino ad aiutarla il giorno in cui Maria dice a Betty che sta per andarsene e, questa volta, è un addio ... Il tempo passa, Betty cresce spiritualmente, diventa una donna più forte e più saggia, consapevole che, anche se non più ''fisicamente'', la sua amicizia speciale durerà per sempre, la ritroverà nel suo cuore ogni volta che ne avrà bisogno.

Se Betty poteva passare per pazza parlando e gesticolando al nulla, io, sicuramente le avrò fatto buona compagnia ridendo sino alle lacrime durante la lettura delle vicende dell'improbabile coppia Betty-Maria Vergine, con l'aggiunta di un estasiato Luchino, sotto l'ombrellone di un rovente ferragosto in spiaggia (ma i miei vicini ci sono abituati).
Se vogliamo trovare una pecca al romanzo, è quella del mancato approfondimento dei personaggi che ruotano intorno a Betty. L'autore ha fatto comparire la madre e il fidanzato della ragazza per poi relegarli nello sfondo della trama, senza la possibilità di dar loro voce al riguardo della particolare amicizia di Betty. Peccato, avrebbe potuto essere interessante lo sviluppo. Nonostante tutto, il romanzo scorre, si legge da solo e le vicende tragicomiche coinvolgono  il lettore a passare qualche ora in completo svago e col sorriso. Anzi, spesso proprio una bella risata di pancia ...

Ed eccoci all'abbinamento culinario. Vista la Santa importanza della co - protagonista a qualcuno potrebbe venire in mente ''il pane e il vino'' ed il miracolo è compiuto ... Troppo scontato e troppo lontano da una Vergine moderna, che usa il cellulare e i social per comunicare, che veste jeans e scarpe da ginnastica e frequenta i locali in di una Milano giovane e divertente. 
Ci ho pensato su parecchio e, come un'apparizione, ecco un classico dei dessert post pizza: panna cotta con un topping alla fragola.  
Il candore e la dolcezza della panna cotta ben si abbina alla Beata Vergine e la semplicità della fragola, dolci ma con quel retrogusto leggermente acidulo a ricordare  Betty e il suo carattere semplice e frizzante.

Buona lettura Tania C.













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